Centro vaccinale Hub di Ferrara: il 31 ottobre ultimo giorno di supporto da parte del personale dell’Aeronautica Militare
Dopo otto mesi, il personale dell’Aeronautica Militare impiegato all’interno del Hub allestito dall’Azienda USL presso FerraraFiere ha terminato, il 31 ottobre, il proprio servizio di supporto alle attività collegate alla campagna di contrasto al Covid-19.
La collaborazione, unica in Italia in ambito locale, auspicata a suo tempo dall’AUSL e accolta senza indugio dal Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico, ha preso il via durante una delle fasi più intense della lotta alla pandemia: i primi militari hanno infatti varcato le porte dell’ hub vaccinale lo scorso 8 marzo.
Da allora hanno accompagnato, 7 giorni su 7, la popolazione lungo tutto il percorso all’interno del Centro, simbolo esso stesso della proficua collaborazione inter-istituzionale che ne ha caratterizzato la costituzione e l’entrata in servizio.
Le attività ausiliarie fornite, preziose per il corretto svolgimento delle molteplici operazioni necessarie a vaccinare un così grande numero di cittadini, hanno riguardato l’accoglienza dei vaccinandi e degli accompagnatori, la gestione del flusso e lo smistamento, l’accettazione e l’ausilio alla compilazione della modulistica, il rilascio delle certificazioni di avvenuta vaccinazione.
Alcuni numeri possono meglio descrivere l’impegno del Comando Operazioni Aerospaziali a fianco dell’AUSL di Ferrara e della collettività nella lotta al Covid-19: circa 2300 turni di servizio (mattutini e pomeridiani/serali) pari ad oltre 16.000 ore di impiego, svolti da 137 militari appartenenti a tutti i Ruoli (18 Ufficiali, 105 Sottufficiali di cui 74 Marescialli e 31 Sergenti, 14 Graduati e Militari di Truppa) e dai più diversificati profili professionali, sia tecnico-operativi che logistici.
In perfetta sintonia con le diverse “anime” del personale sanitario, i militari hanno collaborato in maniera costante e proficua, al solo fine di rendere un utile e concreto servizio alla popolazione estense, in un territorio che ospita oltre 1100 “famiglie militari” dell’Arma Azzurra.
Durante i 237 giorni di “servizio”, il personale del COA si è occupato in via esclusiva del flusso dei vaccinandi delle linee “AstraZeneca”, “Moderna” e “Johnson & Johnson”, permettendo alla cittadinanza di ricevere un totale di oltre mezzo milione di dosi, fornendo supporto a partire da settembre anche alla gestione degli accessi liberi divenuti man mano sempre più frequenti e fondamentali per ottenere la massima estensione della copertura vaccinale tra la popolazione.
“Da parte nostra tanta gratitudine all’Aeronautica Militare, e la medesima gratitudine vorrei porgerla, cogliendo questa occasione, anche a tutti coloro che hanno aiutato la nostra azienda in questa importante opera di immunizzazione della popolazione – dichiara la direttrice generale dell’Azienda USL, dottoressa Monica Calamai - Il connubio tra operatori sanitari e operatori dell’Aeronautica, entrambe categorie molto stimate dalla popolazione, ha contribuito a dare, a coloro che venivano a vaccinarsi, un maggior senso di sicurezza”.