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Nasce la Rete regionale dei Centri di senologia dell'Emilia-Romagna.

pubblicato il 20/03/2018 11:18, ultima modifica 20/03/2018 11:18
Saranno 12 su tutto il territorio e lavoreranno con standard di qualità e modalità organizzative uniformi. L'assessore Venturi: "Qualifichiamo ulteriormente il servizio di assistenza alle donne lungo l'intero percorso, dalla prevenzione alla cura". Approvata dalla Giunta regionale la delibera che istituisce la Rete. Ogni provincia avrà un Centro di riferimento, saranno due a Modena e tre per l'area Metropolitana di Bologna. L'Emilia-Romagna si conferma ai vertici in Italia sulla prevenzione: il programma di screening mammografico coinvolge 500mila donne ogni anno, il 100% di quelle "bersaglio", con un'adesione del 75%

Bologna - Nasce la Rete regionale dei Centri di Senologia dell’Emilia-Romagna: potrà contare su 12 strutture di riferimento in tutto il territorio, che lavoreranno con standard di qualità, modalità organizzative e di funzionamento uniformi.

A istituirla, una delibera della Giunta regionale approvata nei giorni scorsi che individua la strutturazione territoriale della Rete; definisce il modello organizzativo a cui tutti i Centri dovranno fare riferimento, per garantire la massima efficienza operativa e la sinergia dei risultati; stabilisce la costituzione di un coordinamento permanente che avrà anche il compito di monitorare i risultati raggiunti, a conclusione del percorso riorganizzativo in capo alle Aziende sanitarie.

“Abbiamo lavorato con un preciso obiettivo, che oggi ci porta alla nascita della Rete regionale- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-: qualificare ulteriormente il servizio di assistenza alle donne lungo l’intero percorso diagnostico e terapeutico, dagli esami di prevenzione al trattamento, ai successivi controlli, attraverso una valutazione multidisciplinare e multiprofessionale dei singoli casi. E rendere ancora più efficiente il sistema di relazioni tra i professionisti e le strutture dedicate alla diagnosi e alla cura delle donne con tumore al seno. Parliamo di servizi che già collocano l’Emilia-Romagna ai vertici in Italia, ma che con l’istituzione di questa Rete aumenteranno ancora l’asticella della qualità”.

Obiettivi e criteri di qualità della Rete dei Centri di senologia
Il Centro di senologia è la struttura nevralgica operante all’interno del percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale del tumore alla mammella, capace di garantire un modello di assistenza altamente specializzato.

Il documento approvato dalla Giunta regionale definisce i requisiti di qualità che il Centro deve avere per appartenere alla Rete regionale e per assicurare un’adeguata esperienza specialistica, tra cui l’associazione positiva fra volume di attività chirurgica per centro e per operatore e i migliori esiti della chirurgia per tumore maligno della mammella, livelli di competenza clinica di tutti i professionisti, la presa in carico della donna attraverso la valutazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra il Centro e il territorio (medicina generale), l’omogeneità dei protocolli clinici.

Il documento specifica inoltre l’assetto organizzativo del Centro, definendo i ruoli decisionali e le responsabilità, nonché tempi, procedure e percorsi da seguire nelle varie fasi dell’assistenza, dalla diagnosi alla terapia al follow up.

I Centri di senologia sul territorio
Questa la strutturazione sul territorio. Provincia di Piacenza: Centro di Senologia Ospedale di Piacenza; Parma: Centro di Senologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma; Reggio Emilia: Centro di Senologia Arcispedale Santa Maria Nuova-Irccs di Reggio Emilia; Modena: Centro di Senologia Ospedale di Carpi; Centro di Senologia Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena; Area Metropolitana di Bologna: Centro di Senologia Ospedale Bellaria; Centro di Senologia Azienda Ospedaliera-Universitaria di Bologna; Centro di Senologia Ospedale di Imola; provincia di Ferrara: Centro di Senologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara; Ravenna: Centro di Senologia Ospedale di Ravenna; Forlì-Cesena: Centro di Senologia Ospedale di Forlì (integrazione con Irccs-Irst di Meldola); Rimini: Centro di Senologia Ospedale Sant’Arcangelo di Romagna.

Diagnosi precoce del tumore al seno: come funziona in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna il carcinoma della mammella è responsabile del 29% dell’incidenza dei tumori maligni nel sesso femminile e del 15% della relativa mortalità, con oltre 4.500 nuovi casi all’anno. 

Dal 1996 è attivo il programma di screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella per la fascia di età dai 50 ai 69 anni e dal 2010 è stato esteso alle fasce 45-49 e 70-74 anni. Ogni anno vengono invitate circa 500.000 donne (copertura del 100% della popolazione bersaglio), con un’adesione del 75% a cui si aggiunge un ulteriore 10% che effettua la mammografia al di fuori del programma.

Dal 2012, è attivo un percorso regionale per l’individuazione e la sorveglianza delle donne a rischio ereditario di tumore alla mammella/ovaio. Dal 2005, inoltre, è stato avviato un processo di riorganizzazione dell’offerta chirurgica per tumore della mammella che ha comportato una progressiva concentrazione della casistica: nel 2017 il 94% degli interventi sono stati effettuati in ospedali pubblici e quasi completamente ad alto volume di casi trattati.

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