Il Rapporto “Transparency Italia” sulla percezione della corruzione*

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pubblicato il 27/06/2021 00:00, ultima modifica 27/06/2021 22:33
Livello di corruzione percepita nel settore pubblico: in una classifica di 180 Paesi e Territori l'Italia mantiene la stessa posizione e si attesta al 52esimo posto. * informazione prelevata dal sito ANAC

In data 28/01/2021 alla Camera dei Deputati è stato presentato da “Transparency Italia” l’Indice di percezione della corruzione 2020 in una diretta streaming a cui ha partecipato anche il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia.
Con l’edizione 2020, “Transparency International” ha stilato una classifica di 180 Paesi e Territori sulla scorta del livello di corruzione percepita nel settore pubblico.

Il rapporto classifica l’Italia al 52esimo posto.

Nonostante le sfide ed i rischi corruttivi legati alla accresciuta spesa pubblica per il Covid – ha dichiarato il Presidente dell’Anac, Busia - l’Italia ha mantenuto la stessa posizione nell’indice di percezione della corruzione in termini di punteggio assoluto e nella sua posizione in Europa, anche grazie ad alcuni interventi normativi recenti e ad iniziative che hanno visto Anac protagonista. Dobbiamo guardare a questo dato con l’ottimismo della volontà, necessario a ripartire per guadagnare migliori posizioni in tale classifica. Per fare ciò è necessario – come giustamente raccomanda il rapporto di Transparency International - accrescere il livello di trasparenza sulla spesa pubblica ed in particolare sui contratti pubblici.
In questo è assolutamente centrale il ruolo di ANAC, che il rapporto chiede di rafforzare insieme alle istituzioni di controllo di altri Paesi: grazie al potenziamento della nostra Banca dati nazionale dei contratti pubblici, che rappresenta un modello a livello globale, possiamo rendere trasparente l’utilizzo che verrà fatto dei fondi Next Generation EU, consentendo alle istituzioni e a tutti i cittadini di verificare puntualmente come saranno utilizzati questi fondi, evitando che siano non solo sottratti alla collettività, ma anche sprecati invece che destinati a vantaggio delle prossime generazioni.

La trasparenza che passa attraverso la digitalizzazione delle procedure di affidamento – conclude il Presidente dell’Autorità - è insieme una garanzia di prevenzione della corruzione, trasparenza, semplificazione e celerità: dobbiamo dunque investire con decisione in questa direzione, evitando di sciupare tale irripetibile occasione”.

 

Rapporto Trasparency 2021

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