Zanzare comuni, zanzare tigre e pappataci: la campagna informativa per contrastarne la diffusione
Contrastare la diffusione di zanzare comuni, tigre e pappataci. Al tempo stesso, informare e sensibilizzare sulla necessità di proteggersi dalle loro punture. La Regione Emilia-Romagna lancia in questi giorni la campagna informativa per dare ai cittadini alcune semplici indicazioni per impedire la proliferazione di questi insetti che, in quanto “vettori”, possono trasmettere malattie virali anche gravi. “Conoscili, proteggiti, previeni” è il messaggio della campagna che ha per slogan “Zanzara tigre e altri insetti: pericoli pubblici”: dépliant, locandine, video e una specifica campagna sul web sono gli strumenti scelti per favorire la partecipazione di tutti.
I trattamenti e gli interventi di disinfestazione dei Comuni sul suolo pubblico, anche se molto accurati, riguardano infatti solo una percentuale del territorio; è quindi importante il contributo dei singoli cittadini che possono adottare semplici misure per ridurre il più possibile la diffusione di questi insetti nelle aree private. Bisogna dunque evitare i ristagni d’acqua, usare i larvicidi per contrastare la proliferazione di zanzare tigre e zanzare comuni, tenere i giardini puliti e l’erba sempre sfalciata per evitare la diffusione dei pappataci. Anche la protezione individuale dalle punture è importante: all’aperto, in zone ricche di vegetazione, è buona abitudine vestirsi sempre con abiti di colore chiaro, indossare pantaloni lunghi, maglie a maniche lunghe e non utilizzare profumi. Per proteggersi dalle punture è consigliabile usare repellenti sulla pelle e sugli abiti (con cautela nei bambini e nelle donne incinte).
In tutta l’Emilia-Romagna sono in distribuzione 5.000 locandine e 110.000 dépliant, proposti in tre versioni: “Proteggiti dalle punture”, “Previeni la proliferazione”, “Consigli per chi viaggia” (indicato per chi si sposta all’estero, per lavoro o in vacanza).
I materiali sono disponibili negli ambulatori vaccinali dei Dipartimenti di sanità pubblica, negli Spazi donne immigrate e loro bambini dei Consultori familiari e, in generale, nelle sedi dei Servizi delle Aziende sanitarie.
Un video con alcune indicazioni da seguire nei propri balconi, cortili, giardini e orti sarà diffuso nei prossimi giorni nelle sale d’attesa delle Aziende sanitarie e sul web, su Saluter e nel sito www.zanzaratigreonline.it, dove è possibile scaricare tutti i materiali e approfondire i temi della campagna.
Sul web, in particolare, la Regione lancia una campagna informativa specifica attraverso il motore di ricerca Google e il canale Youtube. Su Google vengono proposti banner grafici (anche animati) con i messaggi informativi, su Youtube il video con le indicazioni per contrastare la proliferazione degli insetti viene visualizzato in apertura di tutti i filmati caricati.
I materiali informativi
La pagina di Saluter dedicata alla campagna
Zanzare comuni, zanzare tigre e pappataci possono trasmettere malattie
Zanzare comuni, zanzare tigre e pappataci sono insetti vettori, significa che possono trasmettere malattie. La zanzara comune può trasmettere il virus West Nile: nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica o provoca sintomi leggeri. I quadri clinici più gravi (malattia neuroinvasiva di West Nile) si presentano raramente e comprendono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici (meningiti o encefaliti).
La zanzara tigre può trasmettere la Chikungunya (nel 2007 si verificò nella nostra regione il primo caso europeo di focolaio autoctono) o la Dengue. La febbre Chikungunya è una malattia dal decorso normalmente benigno, ma a volte temporaneamente invalidante a causa dei dolori articolari molto intensi, che possono persistere anche per settimane.
I virus della Dengue provocano infezioni asintomatiche nella metà dei casi. Quando è presente la malattia, i sintomi sono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e alle articolazioni, eruzioni cutanee e piccole emorragie. Le forme più gravi della malattia (meno del 5% dei casi) possono avere anche esito fatale.
I pappataci, se infetti, possono provocare due tipi di malattie: una forma di meningite su base virale con evoluzione benigna e la Leishmaniosi. La Leishmaniosi umana, molto rara ma in aumento, può essere cutanea e in questo caso la persona guarisce nel 100% dei casi; la forma viscerale invece può provocare conseguenze anche gravi.
La Leishmaniosi colpisce anche il cane in una forma grave, che non guarisce mai completamente e che spesso porta alla morte dell’animale.
Fonte: Regione Emilia-Romagna