Carta da pacchi si ricicla sul web

pubblicato il 24/11/2009 13:00, ultima modifica 27/01/2012 12:01
Carta da pacchi è il giornalino del SerT scritto a più mani, da utenti e operatori.
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Carta da pacchi tra ieri e oggi

 

Ieri Carta da pacchi era un fogliettone del colore della carta per fare i pacchi postali, di quel marrone un po’ stropicciato, della carta appallottolata e poi riaperta, riciclata.

Oggi Carta da pacchi non sarà più di carta, oggi è nella comunicazione via web lo spazio dove ancora si può pubblicare libera-mente.

Così Carta da pacchi esce in formato elettronico, liberamente consultabile da internet, liberamente scaricabile da internet, liberamente contattabile via internet, liberamente interattivo via internet.

 

Il primo numero di Carta da pacchi è uscito nel 2004, sull’idea di entrare nel circuito dei giornali auto-prodotti da chi vive sulla propria pelle i pre-giudizi, le discriminazioni e l'emarginazione, come per Piazzagrande (il giornale di strada dei senzatetto di Bologna) e  i vari giornali dei carcerati.

Sarà possibile consultare i primi numeri del giornalino nella rubrica "In soffitta".

In primo piano:

HIV e AIDS tra ieri e oggi

Negli anni ’80 ci raccontarono che se non ti drogavi e non eri  omosessuale, potevi dormire sonni tranquilli, naturalmente dovevi guardarti dai viziosi, dai tossici, già emarginati dalla società.

Loro, tutto sommato, se l’erano cercata, e con un po’ di attenzione ti potevi chiamare fuori.

           Logo1°dicembre

 Oggi lo scenario è cambiato: le persone sieropositive non sono più legate al mondo della tossicodipendenza e dell'omosessualità. La trasmissione dell'infezione avviene soprattutto per via sessuale.

Si osserva un aumento dell’età mediana al momento della diagnosi di infezione, nonché un cambiamento nelle modalità di trasmissione più frequenti: la proporzione dei fruitori di droghe iniettive è diminuita dal 69,0% nel 1985 al 8,6% nel 2007, mentre i casi attribuibili a trasmissione sessuale (eterosessuale e omo/bisessuale) nello stesso periodo sono aumentati dal 13,3% al 73,7%.

L'effetto di ottimismo, generato dai successi della terapia antiretrovirale, ha determinato un aumento di comportamenti a rischio.

L'abbassamento della percezione del rischio caratterizza l'attuale fase dell'epidemia nel nostro Paese. Circa una persona su due, fra i nuovi casi di AIDS, scopre di essere sieropositiva al momento della diagnosi di malattia conclamata o poco prima. Ciò sta a significare che, per un periodo medio di circa 10 anni, gran parte dei sieropositivi restano "inconsapevoli" del proprio stato di potenziale contagiosità, con importanti conseguenze sulla possibile diffusione dell'infezione e mancata assunzione di adeguate terapie. I cosiddetti "inconsapevoli" sono soprattutto contatti eterosessuali e omosessuali maschi, nonché gli stranieri, che rappresentano ormai dal 20 al 30% delle nuove diagnosi di infezione da HIV in Italia.

Per concludere, le caratteristiche dell'epidemia nel nostro Paese si stanno modificando. I successi ottenuti dalla terapia antiretrovirale sono innegabili, ma ciò non sta a significare che l'epidemia nel suo complesso sia ormai sotto controllo.

liberamente tratto da www.ministerodellasalute.it


Testimonianze:

tratte dal film "Come va lento il fiume"

  di Luisa Garofani e Nuccio Ambrosino, 2001

 

 

 

Le nostre rubriche:

In bacheca

(appuntamenti, orari, novità,…)

1° dicembre 2009: una giornata mondiale contro l'AIDS

1° dicembre 2009: una serata mondiale contro l'AIDS

 

In sala d’attesa!

(pensieri liberi, aspettative, ansie, preoccupazioni, desideri, … , tutto ciò che i lettori desiderano pubblicare)

Alla vostra salute!

(un po' di notizie su salute/poca salute/non salute...ed oltre)

In piazza

(in compagnia delle vignette di Br1)

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S-postati dalla redazione

(uno spazio dedicato alle informazioni, alle notizie, e - perche' no? - alla disinformazione, che la redazione ricicla dal web)

Da lanuovaferrara.it:

"Vivo così con l'HIV" (14 novembre 2009)

"Con l'HIV, senza tetto né famiglia" (24 novembre 2009)

"Troppe discriminazioni per i malati" (24 novembre 2009)

 Abbiamo ricercato sul web tutti i film che parlano del virus

Al cinema: quando va di scena l'AIDS

In soffitta

(i numeri di carta, il materiale edito a stampa o video,  pubblicato da agenzie varie in area dipendenze, ...)

 

In con-tatto con la red@zione:

Per inviare materiale e per ogni contatto con la redazione puoi scrivere a: cartadapacchi@ausl.fe.it.

Ma chi c'è in red@zione?

Un po'  ... di Alice, ... di Bruno, ... di Donata, ... di Erika, ... di Luisa, ... di Paolo, ...

 ...e un po' anche di te, se lo vorrai.

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