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L'azienda e il territorio

pubblicato il 22/02/2006 10:03, ultima modifica 30/03/2010 16:26


 

La provincia di Ferrara è caratterizzata da un popolamento disperso, con pochi insediamenti urbani a forte concentrazione di popolazione e assenza di centri di medie dimensioni. Quattro Comuni, con più di 20.000 abitanti (Ferrara, Cento, Comacchio e Argenta), raccolgono il 60% degli abitanti della Provincia. La distanza notevole fra i quattro centri e la carenza di infrastrutture rendono difficili i collegamenti.

La scarsità di collegamenti stradali, di linee ferroviarie e di trasporto pubblico rispetto alla dispersione della popolazione sul territorio limita un'equa accessibilità alle strutture sanitarie, con riflessi sulla qualità di vita delle persone, sull'appropriatezza dell'assistenza da loro ricevuta e sul grado di performance complessiva del sistema sanitario, costretto ad erogare prestazioni in aree periferiche, con bassi volumi produttivi.

 

IL CONTESTO DEMOGRAFICO

La situazione demografica ferrarese mostra tre elementi da mettere in rilievo in un documento di programmazione sanitaria:

1. aumentano gli anziani soli (con la necessità di aiuto esterno per gli anziani con problemi di autonomia);

2. aumentano le famiglie composte solo da anziani (anziani che si prendono cura di anziani: diminuisce la capacità delle famiglie di prendersi cura dei propri membri);

3. aumenta la frammentazione dei nuclei famigliari (diminuisce la possibilità di aiuto reciproco).

La popolazione della provincia ha una struttura per età particolarmente anziana con un'incidenza di persone con età over 65 decisamente elevata (25%), e la più modesta concentrazione del Paese di under 15 (appena il 10%).

La composizione per sesso, inoltre, presenta un marcato squilibrio in favore delle donne (52%), più accentuato nel capoluogo, e che influenza il rapporto di mascolinità più basso registrato nel Distretto Centro Nord.

In aumento il numero dei grandi anziani, ossia con età superiore a 75 anni. Come noto, è a partire da questa età che inizia ad aumentare vertiginosamente il numero di

persone che presentano un aggravamento delle patologie croniche o invalidanti, con una forte limitazione di autonomia e necessità di assistenza.

 

GLI STRANIERI

Ferrara occupa l'ultima posizione nel Nord-Est in quanto a presenza di cittadini stranieri sul totale della popolazione, eppure partecipa ormai all'intensa dinamica migratoria regionale: gli immigrati si confermano un elemento strutturale della realtà ferrarese.

Infatti, come riporta il Dossier statistico 2004 della Caritas, Ferrara ha registrato

negli anni 2001 e 2002 uno tra i più alti rapporti tra domande di regolarizzazione e permessi di soggiorno.

La presenza straniera è difficile da quantificare con esattezza, in quanto si compone di vari elementi: immigrati regolari con permesso di soggiorno e iscritti all'anagrafe, stranieri che lavorano con visto turistico, stranieri presenti clandestinamente. Un'idea del numero globale di stranieri si ottiene sommando agli stranieri residenti gli stranieri temporaneamente presenti che figurano in un apposito elenco dell'Azienda USL.

Nel 2004 gli stranieri temporaneamente presenti sono stati 1.579. Conseguentemente, nel 2004 a Ferrara sono stati presenti almeno 12.153 stranieri. Da notare che una parte degli stranieri residenti non è iscritta al Servizio Sanitario regionale: solo 6.485, pari al 57,4%, sono iscritti all'anagrafe sanitaria.

Gli stranieri in età 0-19 anni iscritti alle anagrafi comunali sono 2.362; secondo i dati in possesso della Questura risultano iscritti sui permessi di soggiorno dei genitori

3.907 persone. Gli alunni stranieri inseriti nelle scuole ferraresi ammontano, secondo il C.S.A. (ex Provveditorato agli Studi), a 1733 persone.

 

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