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La prevenzione comincia dalla salute del nuotatore

pubblicato il 09/06/2010 14:20, ultima modifica 12/02/2019 09:08
E’ oramai consolidato che l’esercizio fisico, a tutte le età, costituisce una determinante fondamentale del benessere psico-fisico delle persone, rappresentando il primo cardine della prevenzione di patologie della più svariata tipologia. Nuotare, in particolare, oltre a mantenere il corpo in forma, aiuta a prevenire malattie del metabolismo, pressione alta, osteoporosi nelle donne e altre importanti malattie e disfunzioni prodotte da una vita troppo sedentaria. Il nuoto, praticato fin dalla più giovane età, favorisce lo sviluppo armonico del fisico. La piscina è un sistema delicato, al cui equilibrio contribuiscono sia il gestore nel renderla efficiente, pulita, sicura, sia il nuotatore che, garantendo un comportamento idoneo rendono possibile l’attività in presenza di un’alta qualità delle acque.

Cos’è una piscina

 Un complesso attrezzato per la balneazione che comporti la presenza di uno o più bacini artificiali utilizzati per attività ricreative, formative, sportive e terapeutiche esercitate nell’acqua contenuta nei bacini stessi.

E' però indispensabile sapere che attraverso l’acqua e l’umidità microbi e malattie si possono diffondere, perciò all’interno di un impianto natatorio coperto le possibilità che ciò avvenga sono elevate; diventa perciò indispensabile mostrare particolare attenzione all’ambiente, alle strutture ed alla gestione delle stesse. La complessità e il maggior numero delle discipline: nuoto, master, idrobike, idrogim, sub ecc.. proporzionalmente amplifica i rischi sanitari che potrebbero manifestarsi, perciò è indispensabile che ogni avventore assuma la coscienza di considerare se stesso come primo inquinatore dell’acqua, se non adotta comportamenti e rispetta i regolamenti di gestione.

Tipi di piscine presenti sul territorio

  • Piscine, di proprietà pubblica o privata, con accesso di pubblico indifferenziato a pagamento.

  • Piscine ad uso collettivo inserite in strutture adibite ad altre attività principali ed accessibili ai soli ospiti, clienti, soci (in pubblici esercizi; in attività ricettive turistiche e agrituristiche come alberghi, camping, villaggi turistici, ecc; in collettività come collegi, convitti, scuole, comunità, case di riposo, ecc; in palestre, centri estetici e simili; in circoli, associazioni.

  • Impianti finalizzati al gioco acquatico.

  • Strutture complesse comprendenti piscine rientranti in uno o più dei precedenti gruppi.

  • Piscine in condomini con più di 4 unità abitative.

  • Piscine in condomini fino a 4 unità abitative.

In base al loro utilizzo le piscine possono essere classificate

  • vasche per nuotatori e di addestramento al nuoto e alle attività agonistiche, nel rispetto delle norme della FIN e della FINA.

  • vasche per tuffi e attività subacquee e attività agonistiche, nel rispetto delle norme della FIN e della FINA per i tuffi.

  • vasche ricreative per il gioco e la balneazione.

  • vasche per bambini con profondità uguale o inferiore a cm 60.

  • vasche polifunzionali che consentono contemporaneamente attività e usi diversi o sono convertibili.

  • vasche ricreative attrezzate con accessori quali acqua scivoli, sistemi di formazione di onde, fondi mobili, ecc.

  • vasche per usi riabilitativi sotto controllo sanitario specialistico (regolamentate da norme specifiche).

  • vasche per usi curativi e termali sotto controllo sanitario specialistico (regolamentate da norme specifiche).

 

Figure tecniche indispensabili per la gestione di una piscina

Il responsabile della piscina

Il Responsabile degli impianti tecnologici

L’assistente bagnanti

 Logicamente anche una sola figure può assolvere a tutti i compiti.

Ma chi sono gli utenti della piscina

Frequentatori

Bagnanti

 

Le principali vie di esposizione per gli utenti

Ingestione di acqua

Inalazione

Contatto e assorbimento

    

 I potenziali rischi, che possono influire sullo stato di salute dei frequentatori e bagnanti

Sono da considerarsi potenziali rischi per la salute e come tali, devono essere tenuti in considerazione senza creare allarmismi o cattivi intendimenti:

AGENTI FISICI

AGENTI MICROBIOLOGICI

AGENTI CHIMICI

ANNEGAMENTI MICRORGANISMI DI ORIGINE OROFECALE DISINFETTANTI A BASE DI CLORO
QUASI ANNEGAMENTO MICRORGANISMI DI ORIGINE NON FECALE SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
LESIONI SPINALI O TRAUMI DA SCIVOLAMENTI FUNGHI E MICETI ACCUMULO DI RESIDUI CHIMICI


Un adeguato comportamento in piscina

Previene quasi la totalità dei rischi ai quali il frequentatore o il nuotatore può essere sottoposto

L'uso della cuffia

Ciabatte pulite e piedi sani

Fai sempre la doccia prima di entrare in vasca

 

L'uso della cuffia

Se usi la cuffia proteggi meglio te stesso e gli altri.
I nostri capelli intasano i filtri degl'impianti di depurazione e arricchiscono l'acqua della piscina di sostanze organiche e chimiche che richiamano parassiti e microrganismi, rendendo difficoltosa la depurazione delle acque.

Ciabatte pulite e piedi sani

Prima di entrare nell'area di bordo vasca, sciacqua bene le ciabatte attraversando la vaschetta lavapiedi, garantirai  di non apportare sostanze inquinanti. Camminare nelle docce e negli spogliatoi con l’ausilio di ciabatte, è un ottima precauzione per proteggere i piedi da parassiti e infezioni.

Fai sempre la doccia prima di entrare in vasca

E' un segno di rispetto per te e per gli altri, la doccia serve ad asportare sporco, sudore, frammenti di pelle, peli, batteri, residui di creme, che potrebbero finire nella stessa vasca in cui tu e gli altri nuotate, obbligando inoltre all'utilizzo di maggiori quantità di sostanze disinfettanti, influenzando gli equilibri chimici sui quali si regge la depurazione delle acque di piscina.
Basta una doccia di pochi secondi per dimezzare la quantità d’inquinanti che naturalmente sono presenti sulla nostra pelle.

Come funziona un sistema di depurazione di una piscina

L’acqua viene prelevata direttamente dall’acquedotto e attraverso una serie di condutture arriva dopo essere stata riscaldata in vasca. Attorno al bordo vasca possono esistere delle canalette o delle griglie attraverso le quali viene raccolta l’acqua che verrà avviata alla depurazione. Negl’impianti più recenti esistono sistemi automatizzati che provvedono a disinfettare l’acqua in funzione delle necessità aumentando o diminuendo la percentuale di cloro, disponibile in diversi formulati  come gli ipocloriti (di sodio o di calcio) o  i clorocomposti organici (sali di sodio dell’acido o cloroisocianurico o acido tricloroisocianurico).
Il controllo del cloro attivo libero è senz’altro fra i più importanti per la gestione della vasca.
I disinfettanti a base di cloro esplicano la loro azione sulla base della capacità di liberare in acqua lo ione ipoclorito, che, in funzione del pH, forma l’acido ipocloroso indissociato (HClO) che agisce da vero disinfettante riuscendo a penetrare la membrana batterica e bloccando i sistemi enzimatici dei batteri.

Riferimenti normativi

Nel lontano 1972 il Ministero della Sanità sviluppò la prima normativa specifica sulle piscine con la circolare n. 128, seguita nel 1992 dal primo atto d’intesa Stato Regioni che poi venne abrogato. Finalmente il 16/01/2003 venne realizzato il secondo Accordo Stato-Regioni che indica modalità organizzative e di gestione alle quali ogni impianto natatorio dovrebbe adeguarsi: tale atto, seppur di notevole importanza scientifica, non ha valore di legge. Nel 2005 la regione Emilia Romagna ha promulgato la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1092 del 18/07/2005 ”Aspetti igienico sanitari per la costruzione, manutenzione e vigilanza delle piscine ad uso natatorio” introducendo anche altri importanti principi legate alla classificazione degli impianti, alle dotazioni del personale, all’autocontrollo. Circa un anno dopo l’UNI  Ente Nazionale di Unificazione ha emanato la norma UNI 10637 relativa ai “requisiti degli impianti di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità dell’acqua di piscina”.

• Accordo Stato-Regioni 16/01/2003  “aspetti igienico sanitari per la costruzione, manutenzione e la vigilanza delle piscine www.epicentro.iss.it/focus/piscine/Disciplina_Interregionale_Piscine.pdf
• Deliberazione Giunta Regionale n. 1092 del18/07/2005  ”Aspetti igienico sanitari per la costruzione, manutenzione e vigilanza delle piscine ad uso natatorio” 
• UNI 10637 Maggio 2006 relativa ai “requisiti degl’impianti di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità dell’acqua di piscina” www.latuapiscina.it/Leggi-e-Regolamenti/piscine-private-e-norma-uni-10637.html
• Regolamenti Comunali di Igiene

Cosa sta facendo il Dipartimento di Sanità Pubblica

Questo Dipartimento, attraverso una decina di Tecnici della Prevenzione distribuiti sui tre distretti Aziendali: Sud-Est, Centro-Nord e Ovest, effettua circa trecento controlli l’anno, durante i quali vengono raccolti campioni di acqua per analisi chimiche, microbiologiche, controllo ambientale  e vengono analizzati i piani di autocontrollo di gestione delle strutture; le risultanze dei controlli, qualora non soddisfacenti, vengono segnalate sia ai gestori, per l’immediata messa a norma, sia ai Comuni, per gli aspetti di competenza.

Per informazioni, quesiti, dubbi…..

Contattate la seguente casella di posta elettronica: m.mingozzi@ausl.fe.it

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