15 Marzo: Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata alla lotta ai disturbi del comportamento alimentare
Il Centro interaziendale per i Disturbi del Comportamento Alimentari di Ferrara – Azienda USL e Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara - aderisce alla XI Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla attivando diverse sinergie per la promozione e la sensibilizzazione a questo tema.
Tra le attività di prevenzione, la partecipazione di tutta l’equipe del centro DCA di Ferrara ad un incontro a Codigoro aperto agli studenti delle scuole medie superiori, promosso dall’Assessorato all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Codigoro.
L'incontro sui disturbi alimentari dal titolo "Il Cibo ed il Corpo" si terrà giovedì 17 marzo dalle ore 10 presso il Teatro Arena in piazza Giacomo Matteotti, 58. Interverrà, tra gli altri, il prof. Stefano Caracciolo, psichiatra e responsabile del Centro DCA dell'Università di Ferrara e AUSL, con una relazione su "Il Cibo ed il Corpo - Psicopatologia del diturbo alimentare".
Secondo quanto riportato dalla Regione Emilia-Romagna, l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia ha avuto un forte impatto negativo sull’incidenza nella popolazione dei disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia e la bulimia, con numeri di casi in consistente crescita.
A causa dell’emergenza sanitaria molte persone che già soffrivano di questi disturbi hanno visto peggiorare la sintomatologia, mentre per molte altre l’isolamento forzato negli spazi domestici nei lunghi periodi di lockdown ha contribuito all’insorgenza di un disturbo.
Qualche numero dà l’idea della situazione che si è venuta a determinare in Emilia-Romagna: solo nei primi sei mesi del 2021 sono stati 1.570 i pazienti assistiti per disturbi alimentari in Emilia-Romagna, un numero non troppo lontano dalle 1.872 persone prese in carico lungo tutto il 2020 e dalle 1.886 dell’intero 2019.
Un’emergenza alla quale il servizio sanitario regionale ha saputo far fronte con una efficace riorganizzazione della rete dei servizi. La lotta ai disturbi del comportamento alimentare, infatti, è un tema su cui la sanità regionale è impegnata da tempo per rispondere alla crescente domanda di assistenza medica grazie ad équipe interdisciplinari (psicologici, psicoterapeuti, nutrizionisti e neuropsichiatri infantili, ecc.) presenti in ogni provincia e un lavoro di rete con i centri di cura specializzati, le associazioni di volontariato e le famiglie.