2 aprile: Giornata internazionale della consapevolezza dell’Autismo. Adattamento e autonomia: gli obiettivi dei servizio AuslFe. I gruppi per i genitori affinché imparino a gestire le difficoltà del bambino
Il servizio AUSLFE Spoke autismo da tempo opera su tutto il Ferrarese per migliorare le condizioni del bambino con disturbi dello spettro autistico affinché sia più autonomo e ‘adattabile’ all’ambiente in cui vive, dalla famiglia alla scuola e anche nelle relazioni sociali in generale.
L’integrazione sociale è una delle ‘mission’ della Giornata internazionale della consapevolezza dell’Autismo che ricorre il 2 aprile ed è stata sancita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare le comunità degli Stati membri a questo tipo di problema.
A Ferrara il gruppo Spoke autismo si basa su diverse attività ed è coordinato dalla neuropsichiatra e referente dello spoke Ausl dr Francesca Masina.
Il punto di forza è l’organizzazione in tutto il territorio provinciale di Gruppi informativi rivolti sopratutto ai genitori per la gestione del paziente con disturbi dello spettro autistico e la sua integrazione sociale. Attività che sono in linea con quanto previsto, dal 2008, dalla regione Emilia-Romagna con il servizio sociale e sanitario che prevede la presa in cura delle persone con autismo “Programma integrato di assistenza” (Pria). Un programma che, ha annunciato in questi giorni l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, “farà un salto di qualità, nel periodo 2022-2026, per rispondere in modo sempre più efficace e puntuale alla crescente domanda di cure e assistenza, in parallelo con l’aumento generalizzato delle diagnosi di autismo che si va registrando anche in Emilia-Romagna negli anni più recenti”.
Lo Spoke autismo di Ferrara organizza Gruppi informativi a tema generale sull’autismo e poi di natura più specifica affinché genitori, insegnanti, educatori, mondo del volontariato di settore siano sempre più informati su cosa vuol dire avere a che fare con bambino con disturbi dello spettro autistico e su come aiutarlo “adattandolo nell’ambiente” spiega la referente Francesca Masina.
“Si tratta di gruppi informativi molto pratici – aggiunge – che servono per capire, ad esempio i motivi dei comportamenti dei bambini e perché in certe situazioni reagiscono in determinati modi. Servono anche per fornire indicazioni su cosa è più indicato fare o non fare”
Il servizio AUSLFE, dicevamo, provvede poi ad organizzare Gruppi informativi più specifici come quello tenuto il giorno prima della Giornata internazionale sulla consapevolezza dell’autismo. Venerdì 1 aprile, nella Cittadella San Rocco, nell’Aula Leoniceno, dalle 9,30 alle 12,30, si è svolto il Gruppo informativo sul tema della ‘sensorialità’ del bambino autistico. “I sensi sono un tema centrale per imparare a gestire il bambino autistico” spiega ancora la neuropsichiatra Masina “perché in un paziente con questi disturbi diventano fondamentali per fare in modo che venga gestito e dunque lo si aiuti ad adattarlo all’ambiente in cui si trova a mano a mano che presenta delle difficoltà dovute a una caratteristica biologica che provoca in lui un difficile mantenimento dell’equilibrio sensoriale”.
La medicina in questo campo ha fatto dei passi in avanti e oggi la diagnosi di sindrome dello spettro autistico è sempre più precoce e questo permette maggiori margini di miglioramento dell’apprendimento per chi ha il disturbo.
“Grazie alla preparazione dei pediatri ma anche alla sensibilità sempre più crescente dei genitori oggi abbiamo a che fare con bambini dodici mesi”.
L’equipe dello Spoke autismo AUSLFE inoltre opera spesso con le scuole. “Puntiamo a divulgare il concetto della ricchezza del diverso: il bambino autistico non deve fare paura ma anzi la sua diversità può diventare una risorsa”.
Il servizio AUSLFE oggi ha in carico 300 pazienti e opera con un’equipe costituita da un neuropsichiatra, 1 figura di psicologo esperto di autismo, un logopedista, 3 tecnici di riabilitazione psichiatrica, 1 educatore professionale e un fisioterapista.
Al servizio si accede o con impegnativa del pediatra tramite cup o la segreteria del servizio (0532.235052).
Una volta che il bambino accede al servizio viene messo in campo una valutazione a scopo diagnostico per arrivare alla restituzione ai genitori di un progetto riabilitativo che coinvolge vari ambiti della vita del bambino (domicilio, scuola, sport…).
La referente chiude il suo intervento con una frase di Alan Turing lo scienziato che inventò il decodificatore di Enigma, il codice dei messaggi criptati tedeschi nella Seconda Guerra mondiale, consentendo di salvare tante vite umane: “A volte sono le persone che nessuno immaginava potessero fare certe cose quelle che fanno cose che nessuno può immaginare”