Continua "Tieni in forma il tuo cuore" con clinica mobile a Ferrara
Il ‘primo paziente’ della clinica mobile è l’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini che, insieme all’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti, si sottopone all’analisi per la valutazione, attraverso l’algoritmo computerizzato della carta del rischio, del proprio livello di rischio cardiovascolare che consente di stimare la probabilità di avere nei prossimi anni una grave malattia cardiovascolare e di modificare, quindi, in ottica preventiva, lo stile di vita.
Nella clinica mobile, nei due gazebo messi a disposizione dalla Regione, e in altri allestiti dai volontari ferraresi, una equipe di professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell’Azienda USL di Ferrara effettua il controllo dell’assetto lipidico e glucidico, con un semplice prelievo di una goccia di sangue capillare, la rilevazione dei principali parametri vitali, come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) e lo screening della fibrillazione atriale asintomatica.
C’è anche il counseling finale da parte del cardiologo: i soggetti più a rischio verranno invitati a contattare il proprio medico di medicina generale e, in caso di riscontro di patologia, viene garantita una visita presso la cardiologia di riferimento del territorio. Ad animare l’evento, momenti di sensibilizzazione sulle buone pratiche necessarie a uno stile di vita corretto.
L’entrata in funzione della clinica mobile è stata anticipata dal convegno scientifico “Prevenzione cardiovascolare: una sfida per molti attori”, tenutosi venerdì 3 settembre nella sala Imbarcadero del Castello Estense, richiamando alcuni dei più autorevoli professionisti in ambito medico e cardiologico al fine di rafforzare il coordinamento tra i diversi ‘addetti ai lavori’ del sistema.
L’iniziativa è stata illustrata in conferenza stampa, in mattinata al Ridotto del teatro Comunale, dagli assessori Donini e Coletti, dalla commissaria straordinaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Paola Bardasi, dalla direttrice dell’Azienda USL Monica Calamai e da Gabriele Guardigli, direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’ospedale Sant’Anna di Cona.
“Abbiamo scelto di portare le cliniche mobili nelle piazze di tutte le principali città perché vogliamo il massimo coinvolgimento per combattere le malattie cardiovascolari e sensibilizzare i cittadini sui corretti stili di vita” annuncia l’assessore Raffaele Donini che rivela: “Il Covid ci ha costretto a un atteggiamento di difesa, oggi possiamo permetterci di giocare in attacco sulla prevenzione perché siamo tra le Regioni che sta vaccinando di più, ma portare la prevenzione in piazza è solo il primo passo di un percorso che durerà negli anni”.
“È un piacere per Ferrara ospitare la prima tappa del tour che sensibilizzerà i cittadini della Regione sulla prevenzione, che rimane sempre la carta vincente a tutela della propria salute – interviene l’assessora Cristina Coletti -. Un grazie a tutti i medici che oggi sottoporranno gratuitamente i cittadini a tre controlli fondamentali per conoscere lo stato del proprio cuore. L'auspicio è che, grazie a giornate come queste, per tanti ferraresi la partecipazione agli screening e il mantenimento di un corretto stile di vita diventino abitudini”.
“Ferrara città della prevenzione è un progetto che ha una storia importante – conferma la dottoressa Paola Bardasi – e ora, grazie a questa semplice modalità che porta lo screening in piazza, è arrivato il momento di misurare se la cultura della prevenzione attuata in questi anni ha dato risultati efficaci sulla salute dei pazienti. L’impegno sempre più forte rimane la prevenzione, sia in ospedale che sul territorio, senza barriere”.
“Abbiamo creduto fin da subito in questa iniziativa on the road – specifica la dg AUSL Monica Calamai – perché rappresenta appieno una delle finalità della medicina territoriale, ovvero portare la prevenzione più vicina alla comunità. Un valore aggiunto anche e soprattutto alla luce dei dati sull’incidenza delle malattie cardiovascolari sul territorio ferrarese. Per voler bene al cuore, cerchiamo di usare la testa e fare gioco di squadra”.
“La forte integrazione tra territorio-ospedale è la tappa di partenza per rafforzare questa collaborazione” sottolinea Gabriele Guardigli che spiega: “All’insorgenza delle malattie cardiovascolari contribuiscono diversi fattori di rischio, alcuni non modificabili, come età, sesso e familiarità, e altri modificabili attraverso cambiamenti dello stile di vita o l’assunzione di farmaci: ipertensione arteriosa, fumo, alti livelli di colesterolo nel sangue, obesità, diabete e sedentarietà”.
Controllando tutti o parte di questi fattori si può ridurre sensibilmente il rischio di avere una malattia cardiovascolare. A Ferrara la maggioranza della popolazione di 18-69 anni ha almeno uno di questi potenziali fattore di rischio.
ALCUNI DATI
Nonostante i progressi medici e scientifici, le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte in Italia, così come in Emilia-Romagna e a Ferrara (quota decessi al 34% nel 2017). A livello locale, seppure con alcune oscillazioni, si assiste a una tendenza alla diminuzione: il tasso di mortalità passa da un valore pari a 394,0 nel 2009 a un valore di 330,8 nel 2017.
La causa principale di mortalità, pari al 27%, è per le malattie cerebrovascolari, seguita da altre malattie del sistema cardiovascolare (22%), malattie ischemiche del cuore escluso infarto (21%), malattie ipertensive (15%) e infarto (11%).
*comunicato stampa congiunto AUSL-OSPFE