Alzheimer, fragilità e sfide al tempo del Covid
Non prima però di aver fatto il punto sull'andamento dei contagi e sulla campagna vaccinale con Emanuele Ciotti, direttore sanitario Ausl Ferrara.
Continua a calare l'incidenza in provincia di Ferrara con 35 casi su 100mila abitanti (settimana scorsa erano 48 per 100mila), 122 i casi in una settimana contro i 169 della settimana scorsa.
“Cala anche la pressione sugli ospedali - ha sottolineato Ciotti -su 566 casi attivi 528 sono in isolamento a domicilio, 39 sono ricoverati e di questi 8 sono in terapia intensiva”.
Continua intanto ad aumentare la percentuale di ferraresi vaccinati. “Abbiamo raggiunto l'obiettivo del generale Figliuolo dell'80% della popolazione vaccinata con entrambe le dosi - ha spiegato ancora Ciotti - e siamo vicini al 90% di copertura con le prime dosi. In particolare - ha proseguito il direttore sanitario Ausl - c'è stato un significativo balzo in avanti per la fascia 12/19 anni dove il 77,8% del target ha già ricevuto la prima dose”.
Da ieri sono iniziate anche le somministrazioni delle dosi “addizionali” agli estremamente vulnerabili immunodepressi o trapiantati. In provincia di Ferrara si tratta di circa 2490 persone, 287 delle quali già prenotate per questa settimana.
E uno sforzo importante è stato richiesto in questo ultimo anno e mezzo a tutti gli operatori e ai caregiver che stanno accanto alle persone malate di Alzheimer.
“Il sistema diagnostico ha subito uno stop importante a causa del Covid - ha spiegato Franco Romagnoni, direttore attività socio sanitarie Ausl Ferrara - con una capacità diagnostica inferiore rispetto allo storico del 40%. Questo - ha aggiunto Romagnoni - non perchè ci fossero meno casi ma perchè l'accesso ai servizi era più difficoltoso”.
La diagnosi era il tema principale della Giornata mondiale dell'Alzheimer, una malattia, ha spiegato Daniela Gragnaniello dir. medico – U.O. Neurologia Aosp Ferrara, caratterizzata da una progressiva perdita di neuroni al livello cerebrale che inizialmente interessa le strutture deputate al funzionamento di meccanismi mnesici e cognitivi. I primi sintomi - ha proseguito la neurologa - sono difficoltà di memoria, difficoltà a rievocare situazioni recenti, dimenticanza costante di piccole informazioni che nel corso della giornata normalmente si acquisiscono”.
Spesso i primi ad accorgersene sono i famigliari. Ad accompagnarli e supportarli, come messo in evidenza da Cristina Tulipani, psicologa CDCD Bondeno e Cento, sono le psicologhe dei centri per i disturbi cognitivi e demenze. “Affianchiamo i medici nel capire la diagnosi e prendiamo in carico l'intera famiglia, li aiutiamo - ha aggiunto - nella comprensione di quello che sta succedendo. Non è facile accettare la diagnosi - ha concluso la psicologa - vanno supportati con un percorso di conoscenza della malattia”.
L'Alzheimer è una patologia crescente.Tra il 2010 e il 2050 è prevista una triplicazione della popolazione affetta da demenza, in Italia le persone che già ne sono affette sono 1 milioni di cui 600mila da Alzheimer.
A fornire una fotografia dell'incidenza nel territorio estense è stato il dottor Franco Romagnoni: la maggior parte dei casi tra si registra nella fascia di età tra gli 80 e 90 anni. In regione, Ferrara è al terzo posto come prevalenza, 18,9 casi per 1000 abitanti, mentre è al primo posto come incidenza, ovvero ogni anno circa 1800 persone hanno una diagnosi di Alzheimer. Quasi l'80% ha almeno due patologie, circa il 43% ha almeno un ricovero durante l'anno, circa il 53% ha un accesso al pronto soccorso, sono forti consumatori di farmaci e servizi domiciliari, sono molto spesso delle Cra dove sono il 76% con diagnosi di demenza.
La puntata è visibile sul canale Youtube Ausl a questo link https://youtu.be/HWdDfCXwJJQ e sulle pagina Facebook di Ausl Ferrara e comuni di Ferrara, Cento, Argenta, Codigoro, Copparo, Bondeno.
Materiale video scaricabile e a disposizione delle redazioni a questo link https://we.tl/t-p4Mgo8jocC