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Il Pronto Soccorso Sociale: un risultato di integrazione tra Ausl, Comuni e Privato Sociale nel Distretto Sud-Est

pubblicato il 05/07/2010 10:52, ultima modifica 05/07/2010 10:52

Negli ultimi anni si sono riscontrati forti cambiamenti nei bisogni presentati dall’ utenza che afferisce ai vari enti e servizi del Distretto Sud-Est, legati sia all’ aumento del gruppo di persone che presenta disagi sociali, sia all’aggravarsi di disagi già esistenti. Si è riscontrato il bisogno di dare risposte ad una casistica del disagio sociale che va dalla tossicodipendenza cronica al deterioramento di ogni abilità sociale e relazionale, alla situazione di emergenza abitativa.
L’utenza, così definita, coincide con la popolazione tossicodipendente “da strada” che impiega pressocchè totalmente il proprio tempo nella routine tossicomanica e con utenti che esprimono un grave deterioramento sul piano sociale come la perdita di mezzi di sussistenza, perdita di alloggio, “perdita” dei diritti di cittadinanza, perdita della rete di supporto amicale e familiare.
Da tutto ciò nasce la necessità di individuare la struttura che possa offrire le caratteristiche di una rapida accoglienza, ma anche le condizioni per svolgere una corretta osservazione e valutazione dei bisogni dei pazienti. In questo contesto il valore del Pronto Soccorso Sociale è quello di una tregua alla quotidianità della strada e dell’ isolamento, con l’opportunità di uno spazio di riflessione non condizionato dalle dinamiche del disagio espresso.
I destinatari del Pronto Soccorso Sociale sono:
- cittadini maschi adulti (18-64 anni);
- cittadini tossicodipendenti o altre patologie correlate;
- cittadini con grave disagio sociale;
- cittadini anche non conosciuti da alcun Servizio pubblico in situazione di degrado sociale;
- senza fissa dimora o provenienti da altra Regione, privi di rete familiare, il cui onere è a carico del Comune di residenza o ove risale l’ ultima residenza;
- utenti multiproblematici, pazienti con “dimissioni difficili” da Ospedali;
- ex detenuti.
Non è previsto l’accesso diretto da parte dell’ utente.
Il primo ingresso è sempre filtrato da parte degli operatori dell’ équipe multiprofessionale del Pronto Soccorso Sociale.
La durata dell’intervento (ricovero) è fissata in 30 giorni. Sono possibili durate superiori (fino a 3 mesi) in presenza di un progetto definito e condiviso dai vari Enti e nell’ attesa di attuare progetti – percorsi alternativi.
Il Pronto Soccorso Sociale è ricavato nel contesto della struttura della Comunità Terapeutica “Il Ponte” (via Zappelli 3, Migliaro – Ferrara).
Totale posti letto n° 5.
Questo progetto è stato approvato e finanziato all’ interno del Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale del Distretto Sud-Est (11 Comuni, Codigoro Comune capofila).
Referente dell’ intervento Dr.ssa Filomena Catera Responsabile U.O. Ser.T. Distretto Sud-Est. Tel. 0533/729738     Email: f.catera@ausl.fe.it
Quanto descritto è la concretizzazione della collaborazione tra i Servizi del territorio del Distretto Sud-Est. E’ il risultato di anni di lavoro tra i Servizi e i Comuni che hanno costruito una rete reale e funzionale di interventi per il benessere dei cittadini e il funzionamento del territorio.

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