L’Ospedale del Delta all’attenzione dei media
Ferrara, 24 Giugno 2011. CATHEDRAL SU RAI 3 EMILIA ROMAGNA
Martedì 28 Giugno a partire dalle ore 8.30 sarà messo in onda -sul canale 123 del digitale terrestre di RAI 3 Emilia Romagna- il servizio televisivo realizzato in occasione della presentazione della ricerca Cathedral dell’Ospedale del Delta. http://www.ausl.fe.it/home-page/news/allegati-news/2011/nuove-tecniche-per-la-cura-dei-tumori
CARDIOLOGIA, PRONTO SOCCORSO E RADIOLOGIA PER IL DOLORE TORACICO
Per mandare a casa, subito e con sicurezza, i pazienti che si presentano al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Delta di Lagosanto (Ferrara), per un forte dolore al petto, escludendo una malattia aterosclerotica delle coronarie del cuore, dal Febbraio 2011 per la durata di un anno, è iniziato lo studio sperimentale CATHEDRAL (Coronary Angiography computed TomograpHy in Emergency DepaRtment: expAnded criteria for ruLing-out myocardial infarction), promosso dalla Cardiologia, diretta da Giovanni Franco Percoco, dal Pronto Soccorso, responsabile Carlo Zanotti, e dal Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica, direttore Giorgio Benea.
Il dolore toracico rappresenta circa il 5% degli accessi al Pronto Soccorso. Un terzo viene ricoverato per almeno 4 giorni, senza un reale problema cardiologico, mentre, in base alle migliori casistiche, il 2% dei pazienti viene dimesso dal Pronto Soccorso, senza l’accertamento di un infarto, ma con un considerevole aumento del rischio di eventi avversi; da qui la necessità di strumenti di diagnosi accurata e sensibile per evitare ricoveri inappropriati e dimissioni a rischio. (Fonte http://www.anmco.it )
Lo studio Cathedral nasce dalla stretta collaborazione, avviata dal 2009 tra il Pronto Soccorso e la Cardiologia - oggi migliorata con il coinvolgimento della Radiologia- che hanno elaborato un modello decisionale con ottimi risultati sia per i pazienti dimessi in modo incongruo, relativamente agli eventi avversi a 6 mesi (solamente l’1%), sia per quelli ricoverati in modo inappropriato (percentuale standard del 10%).
CHEMIOEMBOLIZZAZIONE EPATICA SU RADIO LATTE E MIELE
Mercoledì 29 Giugno, tre minuti della trasmissione “Tutti a Posto” alle ore 11,20 -in onda a diffusione nazionale sulle frequenze di Radio Lattemiele- sono dedicati all’intervista di Mariasandra Aicardi, ideatrice della trasmissione, a Giorgio Benea, direttore del Dipartimento Diagnostica per Immagini di Ausl Ferrara sull’intervento di “chemioembolizzazione epatica per la cura dei tumori” recentemente premiato quale “miglior lavoro clinico 2011” tra i 180 presentati alla World Conference on Interventional Oncology di New York. www.tuttiaposto.it
TECNICA TERAPEUTICA INNOVATIVA
La chemiombolizzazione delle metastasi del fegato da tumore del colon è una procedura che viene effettuata in regime di ricovero (3 giorni), in anestesia locale o sedazione profonda.
La tecnica d’intervento prevede l’accesso da un’arteria periferica, di norma quella del femore, il cateterismo dell’arteria epatica e la successiva infusione di microsfere che rilasciano in modo graduale il farmaco chemioterapico.
I vantaggi sono rappresentati dall’alta concentrazione del farmaco solo là dove occorre che questo faccia effetto, evitandone la dispersione in circolo, con una significativa riduzione degli effetti collaterali.
Al tempo stesso, si provoca il blocco del circolo arterioso del tumore, con conseguente carenza di ossigeno che amplifica l’effetto di tossicità per le cellule tumorali del farmaco.
Il risultato è la morte delle cellule tumorali.
Il parenchima epatico sano è protetto in quanto le sue cellule sono in grado di neutralizzare il farmaco chemioterapico utilizzato e non risentono dell’embolizzazione arteriosa perché irrorate di sangue dalla vena porta che fornisce loro ossigeno e materiale nutritizio.
Nell’esperienza della Radiologia del Delta questo trattamento si è rilevato efficace nel controllo delle metastasi epatiche dovute da un tumore del colon.