L'Ausl Ferrara per "Health as a right: vocational course in the organization of health and social services"
Ferrara, 20 Giugno 2011. Questa mattina, nella sede di Via Cassoli dell'Azienda USL di Ferrara, la delegazione di professionisti della sanità provenite Malawi, Libano, Namibia, iscritta al Corso di Alta Formazione Health as a right: vocational course in the organization of health and social services (for staff coming from foreign countries) per l’anno accademico 2010/2011, ha incontrato Paolo Saltari, Direttore Generale di Ausl Ferrara, accompagnata da Maria Cristina Falcaro, responsabile e coordinatrice del Corso di Alta Formazione “Health as a right” - e da Irene Viola, responsabile dell’Ufficio Africa e Mediterraneo di CESTAS, l’Organizzazione di Cooperazione Internazionale ed Ente di Formazione, che cura l’iniziativa.
“Sicuramente un confronto utile non solo per chi come voi è in visita, ma anche per noi stessi, dirigenti della nostra azienda, che potremo conoscere le esperienze d’altri paesi con problemi certamente diversi, ma che hanno in comune lo stesso principio: migliorare lo stato di salute delle popolazioni”, queste, le parole che il Direttore Generale Saltari ha rivolto agli ospiti nel primo incontro della giornata.
“La salute come diritto” è, infatti, il titolo del progetto che per tre giornate di studio ha trasformato l'Azienda USL di Ferrara ed i suoi servizi in un laboratorio di studio per questi 17 professionisti, tra medici, infermieri, amministrativi e ostetriche, provenienti dal Malawi, Libano, Namibia.
Il programma prevede visite guidate ai servizi territoriali, come le medicine di gruppo seguite dai medici di famiglia, i servizi di prevenzione del Dipartimento di Sanità Pubblica, Salute Donna, Salute Infanzia e Ospedale del Delta di Lagosanto per l'organizzazione ospedaliera.
Il corso universitario ha l'obiettivo di far conoscere il sistema sanitario nazionale e quello della Regione Emilia Romagna, con visite guidate e intensi momenti di confronto con i professionisti delle aziende territoriali, dell'organizzazione dei servizi sanitari e di quelli ospedalieri
Il Libano e il Malawi, in particolare, hanno diversi progetti in corso con l'Italia, tra cui il miglioramento della condizione e dei livelli di salute della donna, l'aumento delle conoscenze e capacità delle ostetriche e degli infermieri per la prevenzione dell'AIDS. Questo è quanto, infatti, hanno riportato le professioniste del Malawi e del Libano nel corso del meeting, parlando dei buoni risultati, frutto della collaborazione proprio in Emilia Romagna: “Il percorso formativo ormai iniziato sei anni fa con l'Italia, ha migliorato notevolmente le capacità sia a livello ambulatoriale che domiciliare – quindi un buon impatto sui coordinatori ma anche a livello di programmazione gestionale”