Pronto soccorso: dal 1° maggio le nuove esenzioni dal ticket
Da domenica 1 maggio sono scattate le nuove esenzioni ticket per il pronto soccorso. A partire da questa data, infatti, entra in vigore la delibera di Giunta regionale 389/2011, approvata alla fine di marzo, che ha aumentato le prestazioni di pronto soccorso che NON prevedono compartecipazione alla spesa da parte delle persone assistite.
QUESTE LE NUOVE CONDIZIONI PATOLOGICHE CHE DANNO DIRITTO ALL'ESENZIONE
Colica renale, crisi di asma, dolore toracico, aritmie cardiache, glaucoma acuto, corpo estraneo oculare, sanguinamento dal naso, corpo estraneo nell’orecchio, complicanze di intervento chirurgico che determinano il ricorso al pronto soccorso entro 3 giorni dalla dimissione ospedaliera, problemi e sintomi correlati alla gravidanza.
Le nuove esenzioni contenute nel provvedimento sono state individuate da un gruppo di lavoro regionale (Comitato regionale emergenza-urgenza - Creu) istituito per migliorare le strategie di accesso ai servizi di emergenza sanitaria territoriale e di pronto soccorso e, al contempo, per monitorare l’applicazione della precedente delibera 1035/2009 che indicava le prestazioni di pronto soccorso appropriate, quindi non soggette al pagamento del ticket.
“Sulla base della esperienza maturata e delle valutazioni che hanno registrato qualche difformità di comportamento tra i diversi territori – spiega assessore regionale alle politiche per la salute, Carlo Lusenti - abbiamo ritenuto di aggiungere ulteriori condizioni di esenzione dal pagamento del ticket per pazienti che presentano quadri patologici, come una colica renale, una crisi d’asma, un dolore toracico, che sono da affrontare urgentemente in pronto soccorso e che non possono essere demandati a una richiesta di visita specialistica urgente da parte del medico curante o di altro specialista del Servizio sanitario regionale”.
“Il nostro obiettivo", ha aggiunto, "è sempre quello di assicurare con certezza, gratuitamente, in modo omogeneo e trasparente in tutta la regione, gli interventi assistenziali che effettivamente abbisognano di essere affrontati in pronto soccorso; al tempo stesso, l’altro obiettivo continua ad essere quello di favorire un corretto uso dei servizi di pronto soccorso per non intasarli con accessi inappropriati”.
Ricordiamo, infine, che i codici colore assegnati al momento dell’accesso al pronto soccorso definiscono solo le priorità di accesso e non sono un criterio per definire la eventuale compartecipazione alla spesa.