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Intervento all'ospedale di Argenta per affrontare i disagi causati dalla rottura di una conduttura

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pubblicato il 25/01/2012 15:05, ultima modifica 25/01/2012 15:07

Ospedale di ArgentaNella mattinata martedì 24 gennaio si è verificata la rottura di una grossa condotta dell’acqua che ha coinvolto la Medicina dell’Ospedale di Argenta.
La rottura è avvenuta nel piano soprastante la sezione uomini del reparto - nell’area di cantiere della vecchia chirurgia, dove sono in corso lavori di ristrutturazione - ed ha  provocato infiltrazioni ed allagamenti in alcune camere di degenza sottostanti.
Immediatamente il personale tecnico e sanitario della struttura è intervenuto per interrompere il flusso dell’acqua, portare in sicurezza i pazienti ricoverati e bonificare gli ambienti. Grazie ad una collaborazione stretta ed efficace è stato possibile contenere i danni alla struttura e di limitare i disagi ai ricoverati. 

Gli interventi attuati nella prima fase di emergenza hanno riguardato la messa in sicurezza dei pazienti. I degenti sono stati trasferiti nei locali della Chirurgia e della Lungodegenza, si è poi intervenuto sugli ambienti con l’aspirazione dell’acqua, l’allontanamento di apparecchiature elettromedicali e già nel pomeriggio di ieri (24/01/2012 n.d.r.) sono state ripristinate le condizioni per riportare in reparto alcuni  pazienti evacuati. Rimangono in Chirurgia quattro pazienti in attesa delle azioni di bonifica nelle due delle stanze di degenza della Medicina maggiormente interessate dall’allagamento, che dovrebbero tornare completamente operative già tra qualche giorno.

“La prontezza dell’intervento di tutto il personale del Mazzolani-Vandini – ci tiene a sottolineare Dina Benini, medico della direzione sanitaria di presidio - ha permesso il controllo efficace dell’emergenza e la sua risoluzione delle criticità senza danni per i ricoverati, si esprime a nome dell’Azienda un ringraziamento ai dipendenti, al servizio tecnico ed al personale COPMA che hanno contribuito alla gestione e risoluzione dell’emergenza.”

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