Installazione del Catetere Venoso Centrale Inserito Perifericamente (PICC): attivi nella nostra provincia 5 PICC TEAM
Si è recentemente concluso il I° Corso Teorico Pratico per il Posizionamento di Cateteri PICC e Midline rivolto al personale sanitario della Azienda USL. Il corso era articolato in una fase teorica della durata di otto ore ed una formazione sul campo di 40 ore nel corso delle quali, affiancato da un tutor, ciascun partecipante acquisiva le competenze pratiche per l'uso dell' ecografo ed eseguiva un minimo di 20 posizionamenti come primo operatore.
Dei 17 infermieri partecipanti al Corso, 15 hanno completato con esito positivo il percorso di formazione ed addestramento ottenendo la certificazione dell’acquisizione delle competenze tecniche specifiche per il posizionamento di cateteri PICC e Midline.
Il Catetere Venoso Centrale Inserito Perifericamente (PICC) rappresenta oggi uno dei dispositivi più sicuri ed affidabili per la somministrazione endovenosa a lungo termine di farmaci e nutrienti, soprattutto per le cure a domicilio ed in tutti gli ambiti extra ospedalieri. Per soddisfare la crescente richiesta di disponibilità di questi dispositivi nelle strutture assistenziali territoriali ed a domicilio è stato necessario individuare nuove figure professionali di "posizionatori" alternative al medico anestesista, tradizionale gestore in esclusiva degli accessi vascolari centrali, in grado di operare anche al di fuori dei blocchi operatori.
Nasce così, sull'esempio dei Paesi anglosassoni, il PICC team: un gruppo di infermieri formati e specificamente addestrati che, su prescrizione medica, provvedono, in autonomia, al posizionamento del dispositivo vascolare. 5 i PICC team attivi nella nostra provincia: Argenta, Cento, Copparo, Ferrara e Lagosanto, in grado di soddisfare le crescente esigenze ospedaliere e del territorio.
Già di recente il team multiprofessionale presente alla Casa della Salute “Terre e Fiumi” di Copparo ha effettuato il primo impianto di un catetere venoso al letto del paziente presso il suo domicilio. L’impianto è stato effettuato senza particolari problemi con piena soddisfazione del team e del personale infermieristico della casa protetta e del medico curante che aveva posto l’indicazione. La procedura viene adottata per quei pazienti allettati le cui condizioni cliniche rendono gravoso - se non addirittura pericoloso - il trasporto in ambulanza presso la struttura sede del team, lasciando l’ambulanza alla disponibilità del 118.