Save lifes: clean your hands. 5 maggio 2014. Oms: iniziativa e nuove linee guida sull’igiene delle mani nei luoghi di cura
Studi recenti hanno dimostrato come la quota prevenibile di Infezioni correlate all'assistenza si stimi intorno al 65-70% per le batteriemie correlate a catetere vascolare e infezioni urinarie correlate a cateterismo vescicale, e il 55% dei casi a VAP e Infezioni del sito chirurgico. L’igiene delle mani risulta fondamentale prima di ogni manovra assistenziale.
Anche quest'anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in occasione della Giornata mondiale sull'igiene delle mani, promuove e sostiene l'impegno nei confronti della campagna “SAVE LIVES: Clean Your Hands”.
L'Area Rischio Infettivo dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale aderisce dal 2007 alla campagna OMS e anche quest’anno promuove nelle Aziende sanitarie interventi per migliorare l'igiene delle mani.
L'OMS ha espressamente indicato la frizione alcolica come pratica da preferire, in quanto può essere effettuata nelle immediate vicinanze del paziente e compensa le eventuali carenze strutturali e di tempo-lavoro. DURATA PROCEDURA: 20-30 secondi.
È importate ricordare che: l'igiene delle mani deve essere ripetuta anche nel corso dell'assistenza a uno stesso paziente (prima del contatto, prima di una manovra asettica, dopo l'esposizione ad un liquido biologico, dopo il contatto, dopo il contatto con ciò che sta attorno al paziente...)
E ora…DIAMO I NUMERI!
Capita che un barista, utilizzi non il proprio bagno, ma quello riservato ai clienti. Prima di lui il WC è stato utilizzato da una persona che dopo aver fatto un bisogno è uscito, azionando la maniglia della porta, senza lavarsi le mani. Il barista si lava accuratamente le mani ed esce spingendo la maniglia della porta toccata precedentemente dell'avventore “Sudicio”. Sena saperlo, il barista trasferirà sui suoi tramezzini (che andrà a preparare...) una notevole carica batterica.
Una decina di batteri diventano 80 in un'ora, 640 in due ore, 5120 in tre ore, 40.960 in quattro ore e sono capaci, quindi, di provocare nella migliore delle ipotesi, un bel mal di pancia!!!
La contaminazione appena descritta, viene definita tecnicamente “contaminazione crociata”.
AREA RISCHIO INFETTIVO AZIENDALE
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