Screening colon-retto: al via la campagna di sensibilizzazione
Gli screening rappresentano l’intervento tipico di sanità pubblica e la provincia di Ferrara ha un ruolo preminente in questo sistema, in una regione che vanta una storia decennale in materia di prevenzione e dove le farmacie – per la loro presenza capillare sul territorio - rappresentano partner importante, come punti periferici di raccolta.
“L’organizzazione degli screening a Ferrara – afferma il direttore sanitario Mauro Marabini - si caratterizza per una fortissima unitarietà, dalla responsabilità al coordinamento, all’attività laboratoristica ed all’anatomia patologica, andando così a rappresentare una garanzia della quale la comunità ferrarese dovrebbe essere orgogliosa”.
Nella provincia di Ferrara sono 450 i nuovi casi ogni anno di tumore al colon retto e grazie all’attività di prevenzione dal 2007 sono stati individuati 560 lesioni benigne allo stato iniziale, 1520 tumori in fase iniziale e 360 tumori maligni. “Bisogna fare propaganda – sottolinea Giorgio Zoli, responsabile scientifico del Programma screening colon retto – perché la gente comprenda che dal tumore si può guarire, che si può prevenire”.
Lo screening colon retto si rivolge alla popolazione tra i 50 ed i 69 anni, ha una scadenza biennale e sono 1000 le lettere di invito inviate ogni settimana alla cittadinanza. L'Igiene Pubblica, attraverso i Programmi per la Promozione della Salute, ha ideato e realizzato una locandina per aumentare la conoscenza dello screening del colon-retto nella popolazione di Ferrara e provincia, che verrà esposta nelle farmacie, negli ambulatori dei medici di famiglia, nei luoghi aperti al pubblico dell'AUSL (Centri di Prenotazione Visite e altri) oltre che in luoghi pubblici in tutti i comuni della provincia.
“Si tratta di una campagna per prevenire tumori e fare diagnosi precoce: significa guarire le persone, aumentare la loro prospettiva di vita ed anche la qualità di vita. L’obiettivo – conferma Vincenzo Matarese, responsabile secondo livello del Programma screening colon-retto - è quello di far sentire la popolazione tutelata, questo anche attraverso colloqui personalizzati con specialisti del settore ed il lavoro d’equipe multiprofessionale di tutti gli specialisti coinvolti nel percorso diagnostico-terapeutico. Promuoviamo il passaggio da una popolazione spaventata ad una popolazione responsabilizzata”.
Oggi a Ferrara e provincia gli esami che tanto spaventavano la popolazione - come la colonscopia - vengono eseguiti sotto sedazione (sedo-analgesia) e tutte le endoscopie sono centri all’avanguardia dove il personale sanitario segue i pazienti dal pre-esame fino alla fase del risveglio.
Aldo de Togni, responsabile screening oncologici Azienda USL di Ferrara, ci tiene a sottolineare lo scopo del progetto presentato oggi (29.08.2014 n.d.r.) alla stampa: “Stiamo tentando di aumentare l’adesione, ad oggi accettabile - circa il 50% - ma sicuramente migliorabile. Vogliamo far comprendere alla popolazione che dal tumore si può guarire e che vale la pena aderire allo screening”.
I contenuti della locandina sono pochi ma chiari e pensati per attrarre l'attenzione del pubblico, Marcello Darbo ideatore del materiale comunicativo, nel suo intervento, ha evidenziato come nella campagna di conoscenza dello screening “Non si parla di tumori, di malattia, ma di programma per il controllo della salute. Un’opportunità, quindi per la popolazione per “continuare a volersi bene”. Vogliamo catturare l’attenzione dei cittadini, nella convinzione che migliorare la comunicazione sia un fatto etico: se funziona può salvare la vita delle persone”.
Un nuovo intervento, un nuovo modo di parlare ai ferraresi, sforzandosi di usare un linguaggio più accattivante che garantisca efficacia allo screening e un’adesione sempre maggiore.