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Avviata la redazione del piano strategico dell’Azienda USL di Ferrara 2017 - 2019

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pubblicato il 27/02/2017 14:00, ultima modifica 28/02/2017 15:29
Vagnini: “L’Azienda USL di Ferrara deve fare un salto di qualità”

Piano strategico 6Prosegue in Azienda USL il lavoro per il riordino della sanità provinciale, dopo il passaggio in conferenza socio sanitaria lo scorso 30 gennaio. “L’Azienda deve fare un salto di qualità - spiega Claudio Vagnini, Direttore Generale Azienda USL di Ferrara - in questi mesi ci siamo fatti l’idea di cosa non va: conosciamo le caratteristiche della nostra popolazione, in prevalenza anziana e con disturbi cronici quindi siamo alla fase di definizione di come superare le criticità ed affrontare la sfida che ci aspetta”.

La presentazione ai sindaci del documento di riordino ospedaliero a fine gennaio è stato un passaggio fondamentale di un percorso che porterà - prima dell’estate - al nuovo piano strategico aziendale. Un documento operativo con il quale l’Azienda dichiara gli impegni che si assume al proprio interno e nei confronti dei suoi stakeholders, formalizzando le proprie scelte strategiche. Un programma di lavoro coerente e integrato di azioni tese ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi dichiarati.

Affinché la strategia resista nel tempo è indispensabile ricercare continuamente e garantire coerenza tra comportamenti e scelte verso l’ambiente esterno e l’organizzazione interna - prosegue Vagnini - proprio per questo nelle scorse settimane abbiamo coinvolto l’alta dirigenza in un’analisi approfondita di obiettivi, criticità ed interventi di medio corto raggio necessari e oggi (venerdì 24.02.2017 ndr) abbiamo convocato un tavolo di lavoro per la discussione dell’orientamento da assumere, al quale hanno partecipato anche Asp, l’Azienda di servizi alla Persona di Ferrara e un rappresentante degli specialisti ambulatoriali”. L’AUSL alza così l’asticella rispetto agli impegni da assumere “i professionisti hanno sottolineato la necessità di una definizione chiara ed univoca di ruoli nell’integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale. Una collaborazione tra centro di riferimento e sedi periferiche che sia inclusivo e non esclusivo. Solo così sarà altamente rispondente alle necessità degli utenti”.

Piano strategico 4L’alto gradimento dell’incontro è stato evidenziato dai professionisti presenti all’incontro di direzione: “Siamo molto motivati affinchè questa Azienda lavori al meglio, siamo abituati a parlarci, confrontarci - soprattutto tra clinici - ed abbiamo bisogno di definire gli obiettivi in modo congiunto.

Gli aspetti emersi sui quali concentrare il lavoro sono il miglioramento della fluidità dei passaggi, anche tra sociale e sanitario, l’adozione di percorsi pre - definiti e pre - ordinati per la gestione dei pazienti cronici, l’analisi dei dati epidemiologici locali al fine di indirizzare gli interventi di prevenzione, il ruolo delle strutture intermedie presenti nella nostra provincia e la sperimentazione di una centrale unica di dimissioni che dialoghi costantemente con ospedali e servizi territoriali composta da un team multi professionale in grado di garantire efficienza al sistema.

Prende sempre più piede, in questo cambio culturale ed organizzativo, la visione diversa del ruolo del distretto “che arriverà a completamento - aggiunge Vagnini - con la nomina dei nuovi direttori dei distretti ovest e sud est”.

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