Cartella clinica informatizzata in ospedale e telemedicina sul territorio
Già da alcuni anni l’AUSL Ferrara è impegnata ad implementare soluzioni informatiche per la semplificazione dei processi aziendali e la gestione dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali in ambito intraospedaliero e territoriale.
In questo contesto, dopo la prima fase di utilizzo della cartella informatizzata nelle degenze e dei servizi ospedalieri aziendali, lunedì 10 aprile è stato presentato l'avvio della seconda fase progettuale. L’obiettivo è quello di accompagnare i professionisti in questo momento di cambiamento organizzativo che metterà a disposizione degli operatori un sistema di gestione informatizzata della cartella clinica, oggi cartacea ed altamente eterogenea nei contenuti (richieste, consulenze, referti…).
L'incontro è stato organizzato dal team di progetto aziendale composto da Luca Chiarini – ICT, Silvano Nola – Dipartimento Assistenza Ospedaliera, Duo Daria – Referente ICT, Claudio Coppo – Direzione Medica Ospedaliera, Cristiano Pelati – Direzione Infermieristica Ospedaliera, Marika Colombi – Direzione Infermieristica Dipartimento Medico e Chirurgico, al quale è affiancato un gruppo di supporto multidisciplinare ed una rete aziendale di referenti medici ed infermieri. La presentazione ha riguardato nello specifico la possibilità di gestire nella cartella informatizzata del paziente anche le richieste ed i referti di radiologia e laboratorio analisi.
Qualche giorno prima, venerdi 7 aprile, una delegazione aziendale composta dal direttore sanitario Mauro Marabini, dal direttore del dipartimento cure primarie Sandro Guerra, da Giampiero Pirini e Andrea Toniutti responsabili ingegneria clinica e ICT delle aziende sanitarie ferraresi, ha fatto visita all’ospedale San Raffaele di Milano per conoscere il funzionamento del sistema informativo in grado di gestire una nuova modalità di presa in carico pazienti affetti da malattie croniche a domicilio.
Con l’ausilio della piattaforma digitale il medico può tenere controllato lo stato di salute dei pazienti direttamente dal proprio studio, grazie al reclutamento nel progetto di pazienti “esperti” in grado di svolgere correttamente in maniera autonoma il monitoraggio di alcuni parametri (pressione arteriosa, glicemia, ossigenazione...) con un’assistenza sanitaria gestita da remoto attiva 24 ore su 24 ed un sistema di alert che consenta una presa in carico in tempo reale in caso di necessità.
Dopo un’attenta valutazione del paziente in base al grado di evoluzione della patologia, infatti, il medico che l’ha in cura seleziona il kit di dispositivi elettromedicali che saranno utilizzati dal paziente stesso a casa sua dopo adeguata formazione per il corretto utilizzo; definisce un piano di telemonitoraggio personalizzato e la periodicità delle misurazioni dei parametri vitali, quali pressione arteriosa, frequenza cardiaca, glicemia, peso corporeo, saturazione di ossigeno, temperatura corporea ed elettrocardiogramma monoderivazione. Il medico può ricevere così in tempo reale i dati clinici del proprio assistito, chiedere un consulto specialistico se necessario e intervenire tempestivamente se si verifica un’emergenza.
Un sistema interessante per una realtà come quella ferrarese, che ha sviluppato negli anni un’esperienza consolidata dei pazienti cronici attraverso la definizione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA), e che utilizza sempre più il modello della medicina d’iniziativa - andando a cercare il paziente a domicilio e non aspettando che venga spontaneamente in ambulatorio - per assicurare una presa in carico integrata delle persone più fragili, in maniera semplice, veloce, certa e completa.