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Convegno Sanità 4.0: automazione e banche dati

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pubblicato il 16/05/2017 15:09, ultima modifica 16/05/2017 15:09
Un convegno per affrontare un tema di estrema attualità: la tecnologia a supporto della sanità.

Sabato 13 maggio 2017 si è tenuto a Ferrara alla sala della Musica di via Boccaleone l’incontro, promosso dalla Direzione Sanitaria dell’Azienda USL di Ferrara, e che ha visto gli interventi di esperti di primo piano dei settori interessati, in particolare  medico ed informatico, che ha colto l’interesse di un ricco pubblico costituito da addetti ai lavori,  ma  anche di cittadini interessati all’uso  tecnologia nelle sue varie forme come strumento  per migliorare le condizioni di salute dei pazienti con patologie.

La rivoluzione 4.0 inizia infatti a farsi strada e sta diventando una condizione indispensabile sia per i pazienti seguiti al domicilio sul territorio locale, sia per gli ospedali  ferraresi. A  partire dalla cartella sanitaria elettronica, all’impianto dei defibrillatori per il monitoraggio remoto, fino ad arrivare all’uso di robot e strumentazioni sempre più sofisticate che permettono sia l’assistenza ma anche la possibilità di intercettare precocemente i segnali premonitori di patologie e di eventuali complicanze.  

Sul banco dei relatori: Mauro Marabini, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Ferrara, Andrea Toniutti, Direttore Servizio ICT, Giampiero Pirini Direttore del Dipartimento Interaziendale Ingegneria Clinica, Pier Paolo Mazzucchelli Medico di Medicina Generale del Distretto Ovest Ausl Ferrara, Gabriele Guardigli Clinica Cardiologica, Biagio Sassone, Direttore Cardiologie Ausl Ferrara, Silvano Nola, Direttore Presidi Ospedalieri  Ausl di Ferrara,  Paolo Zamboni, Direttore della Sezione di Medicina e Chirurgia Traslazionale, UNIFE

 Diversi quindi i temi che sono stati al centro della discussione del convegno dal titolo “Sanità 4.0 -Automazione e Banche dati”.

Un esempio, di tecnologia di ultima generazione è l’introduzione di robot in ambito sanitario che può contribuire a trasformare radicalmente la diagnostica, con apparecchiature che possono dialogare in rete, mettendo in comune competenze ed eccellenze. Di particolare rilievo a tal proposito le testimonianze del Prof. Paolo Zamboni sulle sue esperienze con la telemedicina, partendo dalle attività quotidiane di ambulatorio/sala operatoria fino al monitoraggio del drenaggio venoso in condizioni di microgravità, come avvenuto grazie al coinvolgimento nelle missioni spaziali di Samantha Cristoforetti.

La telemedicina diviene una tecnologia fondamentale anche a domicilio,  in particolare per  quei pazienti affetti da patologie croniche come scompenso cardiaco, patologie ostruttive delle vie respiratorie, diabete. In questi casi, grazie ad un monoitoraggio continuo di alcuni parametri rilevanti (dalla pressione arteriosa alla glicemia, dalle variazioni dei volumi polmonari al peso corporeo) ed alla trasmissione dei dati ad una centrale operativa dove verranno letti ed interpretati, sarà possibile realizzare interventi precoci in caso di scompensi, evitando in molti casi l’ospedalizzazione (vissuta sempre come un trauma) e le complicanze a lungo termine.

Tra gli interventi la presentazione da parte del cardiologo Sassone  del monitoraggio già ampliamente diffuso in campo cardiologico:  quello  dei pacemaker e dei defibrillatori cardiaci impiantabili (ICD),  dispositivi  che possono essere gestiti da remoto, sia per la verifica del funzionamento elettrico, sia per la gestione di eventuali “allarmi”, come l’insorgenza di fibrillazione atriale o di altre tachiaritmie, senza che il paziente debba recarsi  fisicamente in ospedale.

Un tema importante approfondito nel corso della mattinata sarà inoltre quello della cartella clinica informatizzata, cioè l’insieme dei processi del percorso  ospedaliero supportati dalle tecnologie informatiche.

L’ingresso dell’informatizzazione nella pratica assistenziale quotidiana appare quindi per certi aspetti indispensabile ed inevitabile, ma il suo governo ed una maggiore comprensione delle potenziali criticità divengono competenze fondamentali per il professionista sanitario del futuro.

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