Emergenza urgenza e integrazione pre e intra ospedaliera: Il modello ferrarese riconosciuto a livello nazionale
Proprio per il venticinquesimo anno dalla nascita del sistema di emergenza urgenza, questa settimana, si sono ritrovati a confronto a livello nazionale, relatori chiamati dalla Federazione Italiana di Medicina d’emergenza e urgenza e delle Catastrofi. All’evento “Il sistema di emergenza urgenza sanitario: 25 anni dopo”, che si è tenuto a Roma al Senato della Repubblica e, per la provincia di Ferrara, ha avuto l’occasione di relazionare Adelina Ricciardelli, responsabile di Pronto Soccorso dell’Azienda USL di Ferrara.
Per l’occasione, l’esperienza ferrarese è stata infatti segnalata come modello da seguire per la forte integrazione che si è sviluppata nel corso di questi anni tra emergenza pre - ospedaliera ed emergenza intra – ospedaliera.
Ricciardelli, ripercorrendo le diverse trasformazioni che si sono susseguite nel corso di questi anni sul territorio ferrarese, ha infatti presentato le specificità dell’attuale sistema di Emergenza urgenza attualmente operativo per rispondere ai bisogni di assistenza della popolazione ferrarese.
Come ha voluto sottolineare Ricciardelli - l’essere stati segnalati a livello nazionale come modello da perseguire è un riconoscimento importante per tutti i professionisti che nel corso di questi anni hanno lavorato e continuano a svolgere la propria attività nel settore dell’emergenza urgenza della provincia di Ferrara.
Il sistema di emergenza e urgenza rappresenta sicuramente un importante settore della Sanità che ha migliorato la qualità dell’assistenza pre-ospedaliera e ospedaliera per le patologie “tempo dipendenti” e per quelle ad “elevato rischio di evoluzione negativa” e più di ogni altro ambito, ha il carattere dell’universalità e della sussidiarietà per le categorie più vulnerabili come anziani, poveri e migranti.
Il nuovo modello, ha richiesto una forte capacità da parte delle Regioni e delle Aziende, di condurre ad un unico sistema l’insieme delle prestazioni che pur erogate da servizi diversi devono garantire l’integrazione della fase di soccorso e del trasporto con l’idonea ospedalizzazione del paziente secondo l’assioma il paziente giusto all’ospedale giusto. In questo caso, la Regione Emilia Romagna e le due Aziende Sanitarie di Ferrara, sin dall’inizio hanno fortemente sostenuto un modello integrato del sistema di emergenza sanitario, mentre in molte regioni il sistema è ancora frammentato e disarticolato tra le varie componenti.