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Fascicolo Sanitario Elettronico e Rete SOLE: per saperne di più

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pubblicato il 22/05/2015 14:15, ultima modifica 22/05/2015 14:17
I due sistemi diversi e integrati che semplificano la presa in carico del paziente in un’ottica di continuita’ assistenziale

Il Fascicolo Sanitario Elettonico (FSE) è uno strumento ad uso personale. Ogni cittadino può attivarlo in modo da archiviare e consultare i propri documenti sanitari in un ambiente “virtuale” in cui può accedere solo lui.

Il Fascicolo contiene:
•    dati anagrafici
•    prescrizioni di visite e farmaci
•    referti di visite ed esami erogate da strutture pubbliche della Regione Emilia-Romagna
•    referti di pronto soccorso
•    lettere di dimissioni da ospedali pubblici della Regione Emilia-Romagna

Uno volta entrati nel proprio Fascicolo si può:
•    Prenotare le visite specialistiche (intese come prime visite), prestazioni di radiologia e prestazioni di laboratorio analisi prescritte dal Medico con modalità Sole
•    Ritirare i referti di laboratorio che hanno lo stesso valore giuridico del ritiro del referto stampato presso le strutture sanitarie. Per fare il ritiro referti on line, lo si deve comunicare  al momento della prenotazione
•    Effettuare un cambio di appuntamento o disdire una prenotazione.
•    Pagare una prestazione sanitaria.
•    Effettuare il cambio o la revoca del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

Nell’ambito della rete SOLE, lo specialista, nel corso della visita può consultare – previo consenso - i documenti sanitari del paziente, quali: referti, lettere di dimissioni e verbali di pronto soccorso, in una forma puntuale ed aggiornata.

Pertanto, è bene precisare, che i medici non accedono al Fascicolo Sanitario Elettronico del paziente, ma possono consultarne i documenti sanitari accedendo alla rete SOLE, in cui saranno disponibili solo le informazioni relative ai pazienti che hanno preventivamente consentito tale consultazione e comunque solo limitatamente al momento dell’esecuzione della visita, nel rispetto del principio della pertinenza e non eccedenza.

In tal senso le aziende Sanitarie e la Regione Emilia-Romagna sensibilizzano i propri assistiti, attraverso un’opportuna campagna di comunicazione, rispetto all’importanza di aver rilasciato tale consenso al medico che lo ha preso in carico.

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