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Il modello dell'Abitare supportato: un'esperienza innovativa tra i servizi di Salute Mentale dell'Azienda USL e Acer Ferrara

pubblicato il 10/07/2017 13:07, ultima modifica 10/07/2017 13:07
Il modello di “supported housing” cioè l’abitare supportato è finalmente possibile anche per gli utenti seguiti dal servizio di Salute Mentale dell’Azienda USL di Ferrara

Grazie ad un protocollo d’intesa tra  L’Azienda USL e l’Ente Pubblico Economico Acer Ferrara che gestisce il patrimonio abitativo dei Comuni della provincia, si è avviato un progetto sperimentale per dare la possibilità a utenti seguiti dal Salute Mentale,  che possono presentare competenze e condizioni adeguate, per vivere in autonomia in un appartamento. La disponibilità di alloggi dati in dotazione da Acer permette di avere a disposizione un supporto abitativo per quegli utenti che possono recuperare una condizione di vita quotidiana.   

Il progetto “Abitare supportato”, rientra in una radicale revisione del modello organizzativo e metodologico dei servizi di salute mentale dell’azienda USL  già avviato da qualche tempo dopo una attenta analisi anche delle funzioni delle strutture residenziali e semiresidenziali, pubbliche e private.

In questo caso, come ha evidenziato Paola Carozza, direttrice del dipartimento di salute mentale dell’Azienda USL di Ferrara - gli appartamenti supportati rappresentano l’equivalente di un normale appartamento condominiale per molte persone con problemi di salute mentale e permettono di acquisire ed esercitare le necessarie abilità della vita quotidiana e di convivenza. Sono inoltre  Setting per favorire il bisogno di strutturare, in termini di normalità, le giornata tramite l’acquisizione di un ruolo lavorativo, educativo e/o l’organizzazione del tempo libero e per consolidare esperienze di successo relazionali .

In questo modo si favoriscono  i processi di guarigione attraverso l’espletamento di ruoli sociali e rappresenta lo strumento principale per l’ultima fase del processo di riabilitazione psichiatrica, ossia quella dell’applicazione negli ambienti reali della comunità  delle abilità apprese nei programmi riabilitativi e cioè generalizzazione delle abilità.

Grande soddisfazione per il  protocollo di intesa stilato con Acer anche da parte della direzione aziendale. La Convenzione con Acer, - come ricorda il direttore Amministrativo dell’Azienda USL, Stefano Carlini, consente infatti al Dipartimento di Salute Mentale aziendale di perseguire gli obiettivi regionali di tutela della salute orientati a creare e mantenere connessioni e legami virtuosi tra sistemi di cura e sistemi di comunità, nel pieno rispetto dei princìpi di legittimità ( art. 41 della legge regionale 8/8/2001 n. 24 ) e di economicità, considerato che l’Accordo non prevede alcun onere a carico della stessa Azienda sanitaria e che i canoni praticati da Acer risultano convenzionalmente  ridotti rispetto ai valori di mercato.

Il protocollo con Acer, rispecchia in pieno tali principi in quanto gli ambienti supportati sono collocati all’interno della  comunità (scuole, posti di lavoro, abitazioni normali) e i ruoli che vi si svolgono devono essere rispondenti alle regole sociali correnti. In questo modo viene data la possibilità di far acquisizione una maggiore responsabilità e autonomia  dei propri utenti e la loro integrazione nel tessuto sociale, attivando una reciproca collaborazione affinché vi sia un costante accompagnamento e controllo nel perseguimento di tale obiettivo.

 Inoltre, gli utenti sono accolti non per pietà o per paternalismo, ma per il ruolo che hanno deciso di svolgervi e che è a loro richiesto. Sono erogati supporti flessibili e  continui  nell’ambiente reale per periodi non inferiori a 18 mesi da parte di un’équipe dedicata del Servizio di Salute Mentale di Ferrara e il  monitoraggio del funzionamento sociale dell’utente ha un ruolo centrale. Inoltre con il modello dell’abitare supportato gli utenti sono incoraggiati a frequentare i gruppi di supporto  per la risoluzione delle problematiche incontrate, la collocazione nell’appartamento si attua in tempi relativamente brevi e gli interventi di supporto e di insegnamento delle abilità di vita quotidiana  sono attuati direttamente nel contesto abitativo .

Per Acer, Ente Pubblico Economico che gestisce il patrimonio abitativo dei Comuni della provincia - non è la prima esperienza nel sostenere  persone che possono trovarsi in difficolt -  come ricorda Michele Brandolini,  Dirigente del settore Finanziario di Acer. Da diverso tempo Acer Ferrara sta sperimentando il Servizio di Agenzia Casa, quale strumento parallelo ed integrativo rispetto al sistema delle assegnazioni di alloggi popolari, messo a disposizione degli stessi Enti locali e dei Servizi socio sanitari, a favore di utenti-nuclei in difficoltà a reperire in autonomia una casa. In particolare, tale servizio si espleta nell’intermediazione pubblica tra la domanda e l'offerta di abitazioni, acquisendo la disponibilità di alloggi pubblici e privati da destinare alla locazione a canone calmierato, che non potrà superare quello calcolato ai sensi dell’art. 2, comma 3 della Legge n. 431/1998 (canone concordato).

In questo ambito si inserisce il progetto sperimentale recentemente concordato tra Acer Ferrara e il Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale – Dipendenze patologiche (DAISM-DP) dell’Azienda Usl di Ferrara.

Attraverso questa sperimentazione, Acer persegue una delle sue finalità istituzionali,  ossia il soddisfacimento delle esigenze abitative delle famiglie meno abbienti e di particolari categorie sociali, come previsto dall’art. 2 della L.R. n. 24/2001.

 

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