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Il “point of care testing” (POCT) in PS riduce tempi di gestione, disagi e migliora la qualità percepita di servizi e prestazioni

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pubblicato il 15/04/2015 13:25, ultima modifica 15/04/2015 13:28
Le precisazioni del Direttore del Dipartimento Assistenza Ospedaliera e del Laboratorio Unico Provinciale a seguito degli articoli di stampa riguardanti la gestione delle analisi in urgenza mediante il sistema di “point of care testing” (POCT) attivato lo scorso 13 aprile 2015 all’Ospedale Santissima Annunziata di Cento

Una moderna Medicina di Laboratorio, per rispondere ai cambiamenti e rendere più efficace l’erogazione dei propri servizi, è chiamata ad utilizzare ogni tipo di tecnologia disponibile. Il POCT (Point of Care Testing) rappresenta una delle potenziali risposte al cambiamento delle modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria. Nel POCT l’analisi è eseguita vicino al punto di cura del paziente e non essendo necessario il trasferimento in laboratorio del campione (che non richiede trattamento), il risultato è disponibile in un intervallo di tempo molto breve, accelerando le decisioni cliniche e gli eventuali tempi di attesa per il risultato degli esami, con evidenti benefici per il paziente.

Il metodo è utilizzato nelle realtà sanitarie avanzate, ed in altri ospedali della Regione. In letteratura sono riportati notevoli vantaggi nell’utilizzo del sistema POCT: dai tempi di risposta più brevi all’utilizzo ottimale delle risorse di personale; dalla riduzione della movimentazione di campioni e referti a decisioni mediche più rapide. Con il POCT è possibile, infatti, ridurre notevolmente il tempo di risposta (TAT) che intercorre tra l’esecuzione del prelievo e la ricezione del referto.

L’attività diagnostica in POCT, eseguita in particolare direttamente in Pronto Soccorso riduce i tempi di gestione dei pazienti, i disagi logistici relativi all’affollamento delle aree di osservazione di attesa e quindi migliora la qualità percepita dei servizi e delle prestazioni. Diverse valutazioni in Letteratura, mostrano, inoltre come un utilizzo appropriato del POCT comporti un miglioramento dei percorsi di assistenza e di rischio clinico, grazie al più stretto monitoraggio terapeutico.
L’attivazione del sistema POCT negli Ospedali dell’Azienda USL di Ferrara rientra nel più ampio processo di implementazione dell’organizzazione del Laboratorio Unico Provinciale, che ha avuto inizio nel 2009.

Nel corso di questi anni sono state portate a termine le procedure per l’acquisizione delle strumentazioni necessarie per il sistema POCT e sono stati svolti numerosi incontri con gli operatori, con le istituzioni e con i gruppi e portatori di interesse, per dare informazione e condividere la futura organizzazione delle attività di laboratorio, che ora si viene a perfezionare.
In particolare, nei mesi antecedenti all’attivazione del sistema POCT presso l’Ospedale di Cento si sono svolti incontri informativi “ad hoc” con il personale del Pronto Soccorso, i loro rappresentanti e tutti i reparti di degenza. Il Personale di PS è stato addestrato all’utilizzo del POCT da parte di specialisti delle strumentazioni, e sono state condivise e rese note con chiarezza le catene di responsabilità nell’utilizzo del POCT.

Insieme, la scelta di utilizzare il sistema POCT all’interno del Pronto Soccorso è stata attentamente valutata considerando sia i carichi di lavoro del personale infermieristico e medico nelle ore notturne e nei giorni festivi e pre-festivi, sia il numero delle possibili urgenze di laboratorio che potrebbero essere richieste dalle aree di degenza dell’Ospedale, tenuto conto anche dell’esperienza in altri ospedali della Regione e fin dal 2011 nell’ospedale di Argenta. Il laboratorio ed il Dipartimento Assistenza Ospedaliera hanno inoltre predisposto uno stretto monitoraggio dell’attività del POCT al fine di valutare possibili criticità clinico-organizzative-strutturali nel suo utilizzo ed attuare eventuali adeguamenti. La numerosità delle richieste di esami nelle ore notturne da parte delle aree di degenza è sempre stata molto limitata.

Le necessarie innovazioni organizzative e l’attivazione dei POCT presso l’Ospedale di Cento, anche in previsione del nuovo Pronto Soccorso i cui lavori sono già in corso, sono coerenti con le funzioni e il livello assistenziale, sempre più adeguato ai bisogni dei pazienti e sempre più sicuro per gli operatori.

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