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L’Informatizzazione in Sanità: lo stato dell’arte a Ferrara

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pubblicato il 29/04/2016 15:23, ultima modifica 29/04/2016 15:23
Un percorso - quello dell’ICT in ambito sanitario - che procede ad un ritmo di crescita formidabile, presentato lo scorso 28 aprile a Ferrara nella prestigiosa Sala degli Arazzi ad addetti ai lavori e cittadini

“Abbiamo assistito negli ultimi tempi ad un incremento esponenziale dell'utilizzo dei servizi sanitari on line. L’esempio eclatante ce lo hanno offerto le oltre 1000 persone che a fine 2015 hanno privilegiato il  percorso on line per scegliere il proprio medico di medicina generale”  ha sottolineato Mauro Marabini, direttore sanitario dell’ AUSL di Ferrara e moderatore della giornata. Un incontro, quello di ieri, che vuole divenire appuntamento fisso a cadenza annuale per confrontarsi sul grado di penetrazione delle nuove tecnologie nelle attività delle aziende sanitarie ferraresi.

L’utilizzo delle nuove tecnologie significa anzitutto l’utilizzo di nuovi modelli di elaborazione dei dati, negli ultimi anni si è particolarmente diffuso il Cloud Computing che prevede la fornitura tramite Internet di risorse hardware e software in maniera dinamica e scalabile sulla base delle necessità degli utenti e delle loro applicazioni. La ricaduta sulla sanità elettronica è evidente: innovazione dei servizi clinici offerti ai pazienti e dei servizi di gestione delle strutture sanitarie tramite il governo del patrimonio informativo e il suo utilizzo a servizio dell'utenza.
L’introduzione di una nuova era informatica appare ancora più evidente con i nuovi sistemi di “cognitive computing”, intelligenze artificiali come “Watson”, il primo sistema disponibile nel mercato, in grado di analizzare elevati volumi di dati, di comprendere domande complesse poste in linguaggio naturale e di proporre risposte basate sulle evidenze. Nel prossimo futuro il nuovo sistema contribuirà a migliorare la capacità di innovazione di medici, ricercatori e assicuratori, facendo emergere elementi di conoscenza dall’enorme quantità di dati sanitari personali creati e condivisi ogni giorno.

A fianco di applicazioni tecnologiche ed utilizzi così innovativi, ci sono anche attività già consolidate come l’assistenza sanitaria a distanza, conosciuta come telemedicina:. Il ricorso alla telemedicina a Ferrara è ormai una prassi di lavoro tradizionale, basti pensare al sistema computerizzato di gestione delle immagini radiologiche in provincia (RIS-PACS) che permette di visualizzare immagini paziente indipendentemente da dove queste siano state acquisite (sempre in conformità ai livelli di consenso espressi) e offre la possibilità del teleconsulto.
Allo stesso modo sono pratiche consolidate la spirometria a distanza, il monitoraggio remoto di defibrillatori e pacemaker, ed ultimamente anche la telerefertazione di ecg realizzati in alcune farmacie.
L’utilizzo sempre più diffuso delle nuove tecnologie consente all’interno delle aziende Sanitarie, la creazione di un vero e proprio “patrimonio informativo digitale”, dati ed indicatori che - attraverso "Ferrara Open Sanità" progetto innovativo di Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria - saranno messi a disposizione della comunità, pubblicati in forma aperta, liberamente accessibili e riutilizzabili.
Chiaramente il ricorso alle nuove tecnologie ha alcune delle sue ricadute più evidenti nel rapporto con l’utenza: permette ai cittadini di superare la necessità di ricorrere fisicamente ad uno sportello per eseguire le operazioni di prenotazione, cancellazione, pagamento, ritiro referti e scelta/cambio del medico curante.
Oggi più che mai è sbagliato pensare che la prestazione offerta allo sportello sia migliore di quella fornita grazie alle nuove tecnologie. Non solo la qualità del servizio è la medesima, ma gli utenti che scelgono i percorsi on line godono di risposte più veloci e perdono meno tempo.
E’ già in uso in tutti gli ambulatorio in tutti gli ambulatori di medicina generale e pediatri di libera scelta la ricetta dematerializzata e più dell’80% dei medici specialisti (246) sono in rete.

L'informatizzazione sanitaria sta trasformando l'attività medica in modi neanche immaginabili fino a qualche anno fa: bene lo racconta Andrea Zamboni, medico di medicina generale “la messa a regime della ricetta dematerializzata offre ai medici l’opportunità di diminuire la burocrazia mettendo a disposizione un tempo maggiore per la clinica e la comunicazione con le persone”. La visita in ambulatorio per il semplice ritiro di ricette (soprattutto per patologie croniche) è una pratica sempre più abbandonata e così i professionisti possono dedicare il proprio tempo agli assistiti, creando così nuovi momenti di dialogo tra medico e paziente.

L’utilizzo massiccio di ricette dematerializzate per i farmaci (la percentuale si attesta tra il 70-80%) per FederFarma Ferrara oltre a semplificare la prescrizione fornisce in tempo reale una reportistica approfondita sui farmaci venduti, flussi di dati trasmessi direttamente a Regione e Ministero della Salute in un clic. Sono proprio le farmacie ad essere lo sportello preferito dai ferraresi: 600 mila le prenotazione effettuate nel 2015 su 1 milione e 100 complessive.

Un percorso - quello dell’ICT in ambito sanitario - che procede ad un ritmo di crescita formidabile che per essere dominato va conosciuto e analizzato attraverso momenti di confronto periodici tra tutti gli interlocutori, che tra l’altro costituisce l’occasione per approfondire l'evoluzione dei principi dell'accessibilità totale e della trasparenza.

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