La “rivoluzione silenziosa” della Medicina di Genere passa dalla formazione
Ferrara, 28 Ottobre 2016. Forte della partecipazione alle passate edizioni di oltre cinquecento professionisti della sanità, ha preso il via la quarta edizione del Corso di Formazione a Distanza sulla Medicina di Genere per i professionisti di tutte le aziende sanitarie, anche private accreditate, della Regione Emilia Romagna.
Il Corso di dodici ore, accreditato dal Servizio Formazione e Aggiornamento delle Aziende USL e Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, permette di conseguire diciotto crediti ECM ed è riservato a professionisti sanitari, dipendenti e convenzionati, delle aziende sanitarie territoriali, ospedaliere, degli IRRCS e degli enti convenzionati operanti nel settore socio-sanitario, della Regione Emilia-Romagna. L’iscrizione, gratuita e obbligatoria, è aperta sino al 31 Dicembre 2016, per iscriversi occorre accedere al sito http://formazione.ausl.fe.it.
La medicina di genere sta sedimentando sempre più evidenze che dimostrano quanto sia appropriato, utile, economico, etico ed equo orientare la diagnosi e la cura in ottica di genere.
Le prime applicazioni dell’orientamento al genere stanno producendo interessanti effetti: una revisione dei disegni di ricerca di base e clinica; un ripensamento della semeiotica, della diagnosi e della cura; una personalizzazione farmacologica; la valutazione di confronto uomo-donna dei vari aspetti, compreso l’adattamento alla malattia cronica, ma anche interessanti sviluppi nel management sanitario con attenzione all’appropriatezza e valutazione di qualità.
Per arrivare all’applicazione sistematica della Medicina di Genere, occorre promuovere, quindi, un cambio culturale grazie alla formazione e aggiornamento professionale
Oltre alla FAD “Medicina di Genere”, seminari e Convegni sulle Medical Humanities e sul fattore genere in salute e malattia, l’Azienda USL di Ferrara, ha dato il via, ad Argenta, al progetto “Ospedale attento al Genere” volto a mettere in pratica gli aspetti della cura.
Non è quindi un caso, se il modello pilota della Medicina di Genere presentato da Ausl Ferrara al 7° Congresso della Società Internazionale di Medicina di Genere, a Berlino, nel settembre 2015 è stato definito un “progetto originale e strategico per la diffusione della Medicina di Genere”.
Il “modello” Ferrara prevede azioni dirette agli operatori sanitari in servizio per costruire una comunità scientifica e professionale competente sulla Medicina di Genere, con persone che diventino innovatori pronti a promuovere questo nuovo orientamento in medicina e a essere snodo di reti di professionisti da sensibilizzare.
Gli strumenti del modello sono corsi di formazione in presenza e a distanza; workshop per reti cliniche (cardiologia di genere, diabetologia di genere, etc.), utili a favorire la condivisione delle evidenze scientifiche più aggiornate e, appunto, la sperimentazione di un modello di ospedale orientato al genere.
Approfondimenti sulle attività per la diffusione e pratica della Medicina di Genere da parte dell’AUSL di Ferrara sono disponibili al link: http://www.ausl.fe.it/dedicato-a-1/medicina-di-genere/medicina-di-genere