La Casa della Salute di Portomaggiore Ostellato
"Qui i professionisti prendono per mano i cittadini. In una casa ci sta una famiglia non tanti piccoli servizi, la Casa della Salute è il luogo di rappesentazione dei bisogni da parte dei cittadini" - queste le parole del Direttore Generale AUSL Ferrara Paolo Saltari che si uniscono alle parole del neo presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presente all'inaugurazione, secondo il quale "Questo intervento è espressione ed esempio di servizi di qualità vicini ai cittadini. Stiamo andando verso una maggiore integrazione tra ospedali e territorio e tra Aziende Usl e Aziende Ospedaliere".
"Un momento qualificante - afferma il sindaco di Portomaggiore Nicola Minarelli in rappresentanza dei Comuni di di Portomaggiore e Ostellato - perche da diversi anni non si interveniva in questa struttura e ce n'era bisogno. Ora bisogna proseguire nell'ottica di miglioramento. L'evento di oggi non è immagine ma sostanza, a patto che tutti gli attori facciano la loro parte: oggi saniamo una ferita particolarmente discusso su questo territorio, chiudiamo quel capitolo e stabiliamo un nuovo punto di partenza".
Alla cerimonia erano presenti inoltre il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, Gabriele Rinaldi ed il sindaco di Ostellato, Andrea Marchi.
La Casa della Salute di Portomaggiore Ostellato è tra le prime e più grandi strutture di questo genere realizzate nella regione Emilia-Romagna. Proprio perché tra le prime realizzate, è stata anche laboratorio regionale per la produzione di le linee guida di indirizzo utili a tutte le aziende sanitarie territoriali che hanno aperto le diverse tipologie di Case della Salute sul territorio regionale.
La Casa della Salute diventa per il cittadino il luogo in cui può trovare una rete integrata di servizi con relazioni cliniche e organizzative strutturate. La sua presa in carico si realizza attraverso percorsi organizzati in cui è lo specialista a curare l'iter diagnostico o terapeutico del paziente, fino alla sua conclusione.
A Portomaggiore sono attivi diversi Percorsi Ambulatoriali Facilitati (PAF) con gradi di complessità differenti. Questi vengono avviati dallo specialista su indicazione del medico di medicina generale e vedono l’intervento continuo dell’infermiere care manager che rappresenta per gli utenti il punto di riferimento all’interno dell’intero percorso assistenziale.
Le relazioni organizzative sono presidiate dall’infermiere care manager che svolge questo ruolo nel Punto di Accoglienza (PDA). L’infermiere del PDA rappresenta un’innovazione rispetto a ruolo, funzioni e quindi responsabilità dell’infermiere che opera nella specialistica ambulatoriale. È un professionista che diventa parte attiva, con interventi specifici individuali (educativi, di counseling e di monitoraggio dell’assistito) e di organizzazione (programmazione accessi) in partnership con il paziente, il MMG e lo specialista per approfondimenti diagnostici terapeutici in regime ambulatoriale con il fine ultimo di evitare ridondanze, inefficienze procedurali e la frammentazione nella presa in carico.
Il modello organizzativo adottato anche per la Casa della Salute di Portomaggiore Ostellato ha permesso di migliorare l’accessibilità e la fruibilità del percorso di diagnosi e di cura a seguito di prima visita dallo specialista; assicurare tempestività di accesso alle cure per i cittadini presi in carico, garantendo fluidità e semplificazione nel percorso ambulatoriale del paziente fino al rinvio al MMG; orientare in maniera più semplice e corretta i pazienti nel percorso di diagnosi e cura del paziente.
I servizi operativi all’interno della Casa della Salute
AREA PUBBLICA
Accettazione-accoglienza, CUP, Punto Unico di Accoglienza, Sportello Unico
AREA CLINICA
1. Assistenza Primaria NCP: medicina di gruppo, ambulatorio infermieristico, Continuità assistenziale H12, ambulatorio Osservazione – terapie, ambulatorio ostetrico, assistente sociale, guardia medica.
2. Servizi sanitari: punto prelievi, poliambulatorio, diagnostica tradizionale, ambulatorio ECO, recupero e riabilitazione funzionale, palestra polivalente, CSM, neuropsichiatria infantile, centro residenziale psichiatrico, centro diurno psichiatrico, SERT, consultorio familiare, pediatria di comunità.
3. Servizi socio-sanitari: RSA – struttura protetta, centro diurno anziani, coordinamento assitenza domicliare UVG anziani e disabili.
4. Prevenzione: vaccinazioni, screening pap test, screening colon retto, certificazioni monocratiche, commissione invalidità civile.
5. Servizi Sociali: Uffici.
AREA DI STAFF
Uffici, distribuzione ausili protesici, CUP, Sportello Unico, sala riunioni, sala polivalente, uffici di staff
Alcuni dati della Casa della Salute di Portomaggiore Ostellato
I lavori sono iniziati a luglio 2012 e terminati nell'ottobre 2014, ai quali sono seguite le operazioni di collaudo strutturale ed impiantistico.
L’edificio oggetto dell’intervento ha una superficie di circa 800 mq ed è strutturalmente costituito da una nuova porzione di fabbricato su 3 piani ed un nuovo vano di collegamento verticale contenente un ascensore montaletti entrambi collegati da un percorso coperto esterno, ad implementazione della preesistente struttura di 10.095 mq nella quale vi trovano collocazione.
I 3 piani del nuovo fabbricato sono destinati a:
- Piano Terra all'accoglienza/accettazione;
- Piano Primo Area Ambulatoriale;
- Piano Secondo Area Impianti Tecnologici.
Oltre alla nuova realizzazione, si è intervenuto sull'esistente per complessivi 300 mq circa, e su tutta l'area esterna per circa 5.000 mq, in quanto il progetto si caratterizza in particolare nell'analisi dei flussi dell'utenza e dell'integrazione della struttura socio-sanitaria con il contesto cittadino mediante una forte rivisitazione del parco con la rimozione di tutte le precedenti barriere architettoniche.
Il quadro economico dell’intervento nel suo complesso è pari a 2.500.000 euro; il quadro finanziario prevede i seguenti finanziamenti: per le sole opere edili ed impiantistiche, l'importo finale dei lavori ammonta ad 1.851.704,70 Euro, comprensivo degli oneri per la sicurezza del cantiere.
Focus: AMBULATORIO SCOMPENSO
Le “Case della Salute” quindi possono essere descritte come un nuova forma di organizzazione dell’assistenza territoriale. Un sistema di servizi che si prendono cura delle persone fin dal momento dell’accesso attraverso la collaborazione e l’integrazione tra i professionisti che puntano ad operare in maniera più mirata intorno ai bisogni della persona e a fornire risposte integrate, flessibili ed appropriate, privilegiando un approccio globale.
Tutte le Case della Salute presenti sul territorio si occupano della presa in carico dei pazienti con patologie croniche e i modelli organizzativi di ciascuna sono accomunati dal fatto di essere sistemi organizzati e integrati che pongono al centro dell’intero sistema il paziente, la famiglia e i care-givers: tutti coinvolti per svolgere un ruolo attivo nella gestione della malattia.
Per la Casa della Salute di Portomaggiore – Ostellato un progetto di eccellenza che nel corso di questi anni è diventato sempre più strutturato è rappresentato dall’ambulatorio a gestione integrata per lo scompenso cardiaco. All’ambulatorio vengono indirizzati dai medici di famiglia i pazienti che hanno problemi cardiaci. Nell’ambulatorio per lo scompenso cardiaco operano l’infermiere care manager e lo specialista cardiologo che attuano l’inquadramento clinico ed assistenziale ed elaborano il piano di cura specifico per ogni assistito.
I risultati ottenuti dopo la prima fase di sperimentazione hanno dimostrato che la gestione proattiva dei pazienti con scompenso cardiaco cronico ha permesso un più accurato monitoraggio e una maggior appropriatezza nello svolgimento degli esami e delle visite previste e una riduzione dei ricoveri ospedalieri. L’educazione sanitaria svolta dai professionisti, la rete assistenziale di supporto che viene attivata in base alle specifiche situazioni, hanno determinato una maggiore permanenza al domicilio del paziente e una riduzione dei ricoveri con un’importante miglioramento della qualità della vita delle persone assistite.