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La densitometria non prevede le fratture ossee

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pubblicato il 15/04/2015 14:55, ultima modifica 15/04/2015 15:05
La prevenzione più efficace è quella attraverso stili di vita sani e ambienti domestici amici

Negli anni scorsi l’Azienda USL di Ferrara, in collaborazione con i Comitati Consultivi Misti e le Direzioni di Distretto, ha realizzato un ciclo di incontri con la popolazione per illustrare il significato reale della densitometria ossea e la prevenzione dalle fratture ossee.
Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che la densitometria ossea ha un basso potere predittivo cioè non è in grado di prevedere le fratture ossee (la maggior parte delle fratture avviene in persone con densitometria “normale”), quindi non ha valore preventivo.
Il servizio sanitario pubblico riconosce una certa utilità clinica (e non preventiva) alle informazioni fornite dalla densitometria ossea solo nel caso di 5 gruppi di malattie (riepilogando per sommi capi:

  1. Donne e uomini con sospetta osteoporosi secondaria;
  2. Soggetti che iniziano terapie prolungate con farmaci osteopenizzanti;
  3. Donne in condizioni ginecologiche suggestive di carenza estrogenica; 
  4. Donne in menopausa da almeno sei mesi, con fattori di rischio accertati - anamnesi familiare, stili di vita e assunzione cronica di farmaci -, per le quali l'esecuzione dell'esame è a supporto della decisione terapeutica verso una terapia ormonale sostitutiva o altro trattamento per l’osteoporosi di lunga durata;
  5. Soggetti con evidenza radiologica di osteoporosi o con storia di precedenti fratture di tipo osteoporotico).

Le persone affette da queste malattie ottengono una densitometria ossea in tempi rapidi e solo per loro l’esame è riconosciuto come Livello essenziale di assistenza.
Una signora che si ritiene minacciata dall’osteoporosi, vittima in questo anche di aggressive campagne di marketing, e che - per sua fortuna - non è affetta da nessuna delle malattie elencate potrà avere minimi benefici dall’esecuzione della densitometria ossea: per questo motivo e solo nei casi di questo tipo, la densitometria è esclusa dai Livelli Essenziali di Assistenza e perciò dall’obbligo di rispetto di tempi di attesa. Tra l’altro, gli studi scientifici hanno mostrato come i limiti tecnici della densitometria consentano un confronto affidabile fra due esami solo quando eseguiti ad almeno 2 anni di intervallo.

Vale la pena ricordare che gli interventi efficaci per la prevenzione delle fratture ossee sono due:

  • sani stili di vita, con un’alimentazione variata ricca di frutta e verdura e una sufficiente attività fisica quotidiana;
  • un ambiente domestico “amico”, che aiuti a non cadere (le cadute sono la principale causa di fratture ossee).
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