Le nuove sfide cliniche della cardiologia di domani
La cardiologia moderna è caratterizzata dalla continua introduzione di nuovi farmaci e procedure per cercare di trattare sempre meglio le patologie cardiovascolari sia in termini di riduzione di eventi avversi maggiori sia in termini di migliore qualità di vita.
Grazie a “Le nuove sfide cliniche della cardiologia di domani”, il Congresso Regionale dell’Associazione Regionale Cardiologi Ambulatoriali (A.R.C.A) Emilia-Romagna, che si è tenuto a Ferrara sabato 23 settembre 2017, i cardiologi di Ferrara e di tutta la nostra regione hanno avuto una nuova e preziosa occasione di condivisione delle nuove opzioni di trattamento e riflessione sui pazienti ai quali possono essere rivolte.
Un tema - quello della qualità dell’assistenza - che tanto sta a cuore al Direttore Generale dell’Azienda USL di Ferrara. “È stato un piacere ospitare nella nostra città un momento formativo e informativo dedicato a questo tema - sottolinea il Direttore Claudio Vagnini - sull’importanza della cardiologia (ospedaliera e territoriale) crediamo e stiamo investendo, tanto da inserire negli ultimi accordi della medicina generale un punto fermo sullo scompenso, affiancando al percorso di monitoraggio di diabete e disturbi respiratori anche questa patologia cronica così diffusa”. Lo scopo è quello di facilitare la vita alle persone prima ancora che diventino pazienti, garantendo loro un rapporto continuo di scambio tra specialisti e medicina generale. “La medicina d’iniziativa (la chiamata attiva cioè, dei pazienti cronici per controlli periodici ndr) sperimentata già con successo in alcune zone della nostra provincia sta diventando l’approccio di riferimento anche per i pazienti con patologie cardiologiche croniche”.
Quattro i grandi temi della cardiologia moderna affrontati nella giornata di studi: morte cardiaca improvvisa nel paziente giovane, cardiopatia ischemica cronica, stenosi aortica low gradient e scompenso cardiaco. “Lo scompenso - afferma Gabriele Guardigli cardiologo dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara - è la conseguenza di una patologia cardiologica proseguita nel tempo e divenuta cronica, coincide ad un “affaticamento del cuore” che colpisce circa 1 milione di scompensati in Italia ed almeno 3500 nel ferrarese. Oggi nella nostra provincia siamo in grado di garantire un’assistenza cardiologica di ottimo livello”, resa possibile grazie alla sinergia costruita nei decenni a Ferrara e provincia tra cardiologi ospedalieri, territoriali, universitari e medici di medicina generale.
Al centro delle riflessioni nella giornata di sabato anche i problemi cardiaci nei giovani e della morte cardiaca improvvisa “un argomento di attualità - ricorda Vagnini - alla quale abbiamo dedicato un convegno quale mese fa grazie alla collaborazione tra Cardiologie e Centro di medicina dello sport”, come pure di nuove terapie farmacologiche e soluzioni interventistiche all’avanguardia.
Il Presidente ARCA Emilia Romagna Kamal Al Yassini, cardiologo fino a qualche anno fa all’Azienda USL di Ferrara ed oggi libero professionista territoriale, ha espresso grande soddisfazione per l’esito della giornata sottolineando l’importante valore scientifico della riunione ospitata sabato alla Facoltà di Giurisprudenza: “Per la nostra Associazione, attiva in tutta Italia attraverso i coordinamenti regionali, questi incontri rappresentano momenti unici di condivisione di pratiche e conoscenza da parte della comunità di cardiologi ambulatoriali ospedalieri e territoriali “Al congresso hanno discusso e si sono confrontati professionisti di elevata caratura sia di Ferrara che di Bologna, Modena e Parma; specialistici cardiologi che attraverso un contatto diretto con i medici di medicina generale assicurano l’assistenza di qualità alle persone con problemi cardiaci”.