Malattie cardiovascolari: parte il progetto per prevenirle alla Casa della Salute di Ferrara
Uomini di 45 anni e donne di 55 (compiuti nel 2016) seguiti da 17 medici di famiglia che afferiscono al Nucleo Cure Primarie “Ferrara Anello S. Anna” nei prossimi giorni riceveranno una lettera dall’Azienda USL di Ferrara, con l’invito a partecipare ad un progetto innovativo e gratuito di prevenzione delle malattie cardiovascolari, come infarto, ictus, attacco ischemico transitorio. 21.164 sono i cittadini assistiti dai Medici di Medicina Generale e la popolazione estratta secondo i criteri regionali prevede l’arruolamento di 210 donne e 178 uomini per un totale di 388 soggetti.
La “Lettura integrata della Carta del Rischio Cardiovascolare”, questo il nome del progetto, presentato questa mattina, da Chiara Benvenuti, direttore del Distretto Centro Nord, in occasione di un incontro stampa, ha dunque l’obiettivo di raggiungere individui sani e supportarli a divenire soggetti attivi informati e preparati, in grado di assumere corretti e sani stili di vita. “E’ la cosiddetta medicina di iniziativa: non si attende di dover assistere e curare il malato, ma si promuove la salute, per prevenire l’insorgenza della malattia. E’ un importante progetto, che per essere realizzato ha la necessità di più professionisti che lavorano in team, e la Casa della Salute rappresenta il contesto più favorevole per l’implementazione di progetti che necessitano dell’integrazione dei diversi professionisti per una migliore presa in carico delle persone e dei loro problemi di salute. Le Case delle Salute sono quindi i setting ideali in cui realizzare questi tipi di progetto. Nella Casa della Salute Cittadella S. Rocco sono attivi da tempo progetti di integrazione tra medici di medicina generale, infermieri di NCP e medici specialisti volti alla gestione delle patologie croniche nell’ottica della medicina di iniziativa”.
Carlo Alberto Guidoboni, Coordinatore dei 17 medici che afferiscono al Nucleo di Cure Primarie che seguiranno il progetto, evidenzia come sia importante per i cittadini aderire al progetto. Diversi i motivi che devono interessare i cittadini: si potranno avere maggiori informazioni sul proprio stato di salute e su possibili rischi cardiovascolari, si potrà usufruire dell’assistenza e dei consigli di personale qualificato (Medico di famiglia e personale infermieristico dell’Ausl), utili ad effettuare scelte consapevoli a modificare comportamenti non corretti e a ridurre il rischio di ammalarsi. “In questo modo per il medico di Medicina Generale sarà possibile fare una “prevenzione primaria” proprio su un gruppo di persone che molto probabilmente non va quasi mai dal proprio medico. Intercettare soggetti sani affinché si possano riconoscere e intercettare condizioni di rischio vuol dire realizzare una condizione di salute per il loro futuro".
Sandro Bartalotta, Bertilla Mazzanti, dirigenti del dipartimento di Cure Primarie e Valentina Marzola, Coordinatrice infermieristica, hanno poi illustrato come funziona il progetto. Per il cittadino partecipare sarà semplice. Oltre a ricevere una lettera personalizzata, un operatore dell’Azienda USL contatterà ognuno dei cittadini coinvolti, per fissare l’appuntamento del primo incontro, in ambulatorio. Al primo incontro, verranno misurati peso, altezza, circonferenza vita e pressione arteriosa. Inoltre, un infermiere effettuerà un’intervista su comportamenti e stili di vita. Occorrerà portare con sè la lettera d’invito.
L’incontro ha l’obiettivo, una volta valutato lo stato di salute, di programmare i successivi interventi di prevenzione specifici e mirati. cittadino partecipare sarà facile
Il progetto è un’iniziativa del Servizio Sanitario Regionale, realizzato nella provincia di Ferrara, dall’Azienda USL in collaborazione con i medici di medicina generale ed ha l’obiettivo di attivare uno screening con chiamata attiva, mediante l’utilizzo della carta del rischio e degli altri strumenti del progetto, per personalizzare l’intervento da mettere in campo finalizzato alla promozione di uno stile di vita salutare, nell’ambito di una rete che coinvolga infermieri, medici di medici generale, assistenti sanitarie e medici dell’area di sanità pubblica, cercando anche alleanze con enti e istituzioni operanti sul territorio. Il know how dei professionisti coinvolti consente la predisposizione di strumenti e modalità utili ad aumentare le conoscenze dei cittadini sugli stili di vita sani, che rafforzino la capacità delle persone di effettuare scelte consapevoli rispetto alla salute e di orientare i propri comportamenti.
Alcuni approfondimenti
Ricordiamo che le malattie cardiovascolari sono oggi la principale causa di morte nel mondo e il loro impatto sta crescendo costantemente.
Le cause principali sono riconducibili a determinati fattori di rischio: sedentarietà, fumo, alcol, stili alimentari non corretti, alti livelli di colesterolo LDL (quello che più danneggia le arterie) e bassi livelli di colesterolo HDL (quello meno dannoso per le arterie), pressione arteriosa alta, valori di glicemia alti. Tutti fattori che possono essere prevenuti - e modificati - con una corretta informazione e con l’impegno.
I dati di Passi 2010 – 2013 mostrano che a Ferrara ben il 40,4% della popolazione adulta ha tre o più fattori di rischio cardiovascolare. Mentre, per contro, sono meno del 4% gli adulti completamente privi di rischio cardiovascolare.
A Ferrara, l’ipertensione coinvolge il 19,9% della popolazione adulta, l’ipercolesterolemia il 23,8%, l’eccesso ponderale il 44,3%, il diabete il 5%, il fumo di tabacco e la sedentarietà rispettivamente il 27,6% e il 19,8%. Inoltre l’89.3% della popolazione consuma meno di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.