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Matto Gradimento in scena!

pubblicato il 26/05/2015 14:21, ultima modifica 26/05/2015 14:21
Ospiti ed operatori della Salute Mentale di Ferrara e Forlì portano sul palco il proprio rapporto con il disagio psichico, il servizio pubblico e le loro esperienze

Matto Gradimento - 29 maggio 2015I  Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Ferrara e Forlì invitano la cittadinanza allo spettacolo teatrale Matto Gradimento in programma venerdì 29 Maggio 2015  alle 17.30 a Ferrara, alla Sala San Francesco di via Savonarola.
Lo spettacolo è interpretato dalla Compagnia “il Dirigibile”, formata da ospiti e operatori del Centro Diurno Psichiatrico di via Romagnoli del Dipartimento di Salute Mentale di Forlì, con la partecipazione di Riccardo Ravani,  attore della Compagnia Fuori le Mura formata da ospiti e operatori Centro Diurno Maccacaro del DSM di Ferrara.
Le scenografie sono della Compagnia “il Dirigibile” e le musiche del Tam tam Group diretto da Paolo Ruocco, sceneggiatura e regia di Michele Zizzari.

Matto Gradimento prende spunto dalle risposte di un questionario anonimo che il Dipartimento di Salute Mentale di Forlì ha sottoposto ai suoi utenti, per avere una loro valutazione sul servizio offerto. La rappresentazione si svolge nella sala d’attesa di un ambulatorio psichiatrico dove alcuni utenti si trovano a socializzare, fino a esprimere liberamente i loro punti di vista sul rapporto coi medici e con gli operatori, con la malattia e col servizio pubblico nel suo complesso. Facendolo, tracciano un bilancio della loro esperienza di utenti psichiatrici,  offrendo – anche se in chiave teatrale e decisamente satirica – un quadro quanto mai attendibile delle reali e complesse problematiche che investono da un lato le persone che vivono un disagio psichico e dall’altro servizi e operatori pubblici chiamati a dare a quel disagio risposte adeguate.

Nel gioco del teatro e delle parti, nel segno del Teatro dell’Oppresso e del Teatro Forum di Augusto Boal, gli utenti-attori fanno emergere istanze, richieste, bisogni e speranze da sottoporre all’opinione pubblica e alla sensibilità del servizio pubblico. Una sorta di manifesto politico dei diritti dell’utente psichiatrico, nel quale si denuncia la persistenza dei pregiudizi nei confronti della sofferenza mentale; si chiede più ascolto e attenzione, di essere trattati con rispetto e alla pari di un qualunque altro cittadino; così come si auspica una migliore qualità dei rapporti umani, di poter ricevere come proprio diritto insindacabile terapie alternative e di poter svolgere attività creative e teatrali per partecipare come tutti alla vita sociale e culturale della propria comunità.
 

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