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Meningite sotto controllo: nessuna emergenza sanitaria a Ferrara

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pubblicato il 30/11/2016 12:25, ultima modifica 30/11/2016 13:08
Il dipartimento di sanità pubblica rassicura la popolazione della provincia: allo stato attuale non c’è un’emergenza sanitaria legata al meningococco
Meningite sotto controllo: nessuna emergenza sanitaria a Ferrara

Sede Sanità Pubblica di Ferrara

“Sono tante le richieste di informazioni, le richieste e le visite che riceviamo in queste ultime settimane da parte di cittadini allarmati. Per questo vogliamo tranquillizzare la nostra popolazione: non c’è un’emergenza sanitaria legata alla meningite”. A dirlo è il dr. Giuseppe Cosenza, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica di Ferrara, dopo le segnalazioni sempre più numerose ricevute dai suoi operatori di cittadini disorientati e spaventati dalla possibilità di contrarre la meningite. “I ferraresi vanno rassicurati: allo stato attuale, nel nostro territorio regionale e provinciale, non c’è un’emergenza sanitaria legata al meningococco”.
I casi registrati rimangono quelli attesi, senza registrare nuovi incrementi, questo significa che non sono necessarie dosi supplementari a quelle già effettuate nei ragazzi e nemmeno vaccinazioni in soggetti adulti in buone condizioni di salute.

La meningite è una malattia infettiva acuta, causata principalmente da virus e batteri. Tra le forme batteriche, la più temuta è causata dal meningococco (Neisseria Meningitidis), di cui esistono diversi ceppi, diversamente diffusi nei continenti, ma solo alcuni di essi ( A, B, C, W135, Y, X) possono dare luogo a forme severe di malattia.

Cosenza: “I ferraresi vanno rassicurati: allo stato attuale, nel nostro territorio regionale e provinciale, non c’è un’emergenza sanitaria legata al meningococco”

In Italia l'incidenza della malattia è più bassa che in Europa e riconosce due picchi. Il primo picco, il maggiore, si verifica nei bambini  fino a 4 anni (4,3 casi/100.000),  un secondo picco, molto più basso,  nell’età 15-24 anni (<1/100.000), per diminuire progressivamente dopo i 25 anni. La maggior parte dei casi, è sostenuta dai ceppi B e C:
Il ceppo (o siero gruppo) più frequentemente implicato è il “B”, che colpisce prevalentemente i bambini molto piccoli (con un picco di incidenza a 4-8 mesi); il ceppo “C” vede due picchi di incidenza: nella popolazione pediatrica al di sotto dei 5 anni e negli adolescenti.

Il meningococco è presente nelle prime vie aeree di molte persone (sono portatori il 2-30% dei bambini e il 5-10% degli adulti) senza che si manifesti alcun problema.
La trasmissione dell’infezione avviene, in genere, per contatto “diretto”, stretto (ravvicinato) e prolungato, tra soggetti infetti e/o portatori e soggetti sani, attraverso goccioline di saliva e/o secrezioni nasali. Ambienti chiusi e sovraffollati favoriscono la trasmissione del batterio/malattia.
In alcuni casi, per cause non chiare ma legate ad un’alterazione - anche temporanea - del sistema immunitario, può diffondersi nell’organismo fino a colpire le meningi, dando origine a meningite.
La malattia si presenta dopo un periodo di incubazione, che varia da 2 a 10 giorni (in media 3-4 giorni), con comparsa improvvisa di febbre, nausea, a volte associata a vomito, rigidità nucale, fotosensibilità (sensibilità dell’occhio alla luce) e stato mentale alterato. Le infezioni gravi sono poco frequenti, ma possibili (10% di casi mortali e 10-20% di esiti permanenti nei sopravvissuti).
Le possibilità di cura sono, tuttavia, molto migliorate: se individuata precocemente e tempestivamente trattata, l’evoluzione della malattia è favorevole. La maggior parte dei casi si presenta in forma sporadica (ossia casi isolati).

Nei confronti della meningite meningococcica esistono vari tipi di vaccini:

  1. VACCINO CONIUGATO TETRAVALENTE (ACW135Y), che conferisce immunità di lunga durata nei confronti della meningite causata dal meningococco C e dai sierogruppi A,Y e W-135 (diffusi specialmente in Africa e Asia).
    Sono vaccinati gratuitamente e con invito i lattanti a 12-15 mesi e adolescenti a 13-14 anni. Gli adulti con patologie che possono determinare una compromissione della risposta immunitaria,
    (es: asplenia, trapianti di midollo, emoglobinopatie,ecc.) possono invece accedere direttamente agli ambulatori vaccinali del dipartimento di sanità pubblica senza appuntamento con la richiesta del medico di famiglia o con la lettera di dimissione dell’Ospedale in cui sia riportata la patologia per la quale la vaccinazione è necessaria.
  2. VACCINO (rDNA) ADSORBITO ANTIMENINGOCOCCO-B, indicato per la protezione di soggetti di età pari o superiore ai due mesi contro la malattia meningococcica invasiva causata dal meningococco di gruppo B, maggiormente diffusa in Europa e Nord America.

Questo vaccino è stato recentemente inserito nel calendario vaccinale regionale e dal  2017 verrà offerto attivamente e gratuitamente ai nuovi nati (tre dosi a partire dal 4 mese più una dose di richiamo dopo l'anno di età). Come per il vaccino contro il meningococco C, anche questa vaccinazione viene offerta gratuitamente ai soggetti adulti con particolari condizioni di rischio (pazienti con asplenia, immunodeficienze, trapianto di midollo, emoglobinopatie).

La vaccinazione è, comunque, possibile a richiesta prendendo un appuntamento ai CUP, dietro pagamento di una quota di compartecipazione alla spesa di 36,20 Euro di vaccino più 16 Euro di prestazione come da tariffario regionale per la vaccinazione antimeningococcico tetravalente e 73,35 Euro di vaccino e 16 Euro di prestazione come da tariffario regionale a dose (le dosi previste sono 2) per la vaccinazione antimeningococcico B.

Per informazioni e per prendere direttamente appuntamento per la vaccinazione è possibile telefonare al 0532.235294.

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