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Mesola sperimenta un sistema integrato di assistenza mirata, attenta e vicina al cittadino

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pubblicato il 06/04/2017 14:25, ultima modifica 06/04/2017 14:47
Vagnini: “Con i medici in rete facilitiamo la vita dei pazienti”

Nasce il nucleo di cure primarie ‘avanzato’ di Mesola: grazie a Imer Arveda, Angela Di Bari, Anna Berro, Alessandra Fabbri e Natale Vita, 5 medici di medicina generale ha preso il via un modello avanzato di medica di rete.
L’obiettivo lo ha dichiarato Claudio Vagnini Direttore Generale Azienda USL Ferrara incontrando i giornalisti: “Vogliamo facilitare la vita alle persone. I medici in rete ‘avanzata’ sono lo strumento giusto per gestire la cronicità nella principali malattie. I cittadini sono seguiti da professionisti che hanno la volontà di lavorare insieme”. Un modello rodato quello delle medicine di gruppo e dei medici in rete, sia a livello nazionale che provinciale, che a Mesola fa il salto di qualità con un preziosa virtù: comunicare che in un territorio con quelle caratteristiche medici di medicina generale e di continuità assistenziale, pediatri e associazioni di volontariato rappresentano un punto di riferimento importante, tanto quanto in passato lo erano gli ospedali. “Stiamo tentando di dare valore all’assistenza primaria - continua Vagnini - un processo virtuoso, vicino al paziente, in grado di assicurare un’assistenza precisa, mirata e sempre più attenta alla qualità di vita del paziente.

“Adesso il contesto provinciale è maturo per attuare un modello ‘avanzato’ - secondo Sandro Guerra, direttore del dipartimento cure primarie - abbiamo bisogno di prendere in carco ed assistere i pazienti a domicilio ed il medico di medicina generale gioca un ruolo strategico fondamentale”.
Grazie alla collaborazione intrapresa, da circa un mese, tra i medici del nucleo di Codigoro, al personale infermieristico aziendale ed all’associazione Anteas è stato possibile garantire a rotazione tra i professionisti l’apertura dell’ambulatorio medico sette ore al giorno dal lunedì al venerdì aperto fino alle 19 - con una maggiore facilità di accesso per i cittadini - ed aprire un ambulatorio infermieristico, all’interno della struttura sanitaria di Mesola, con infermieri dell’Azienda USL e volontari Anteas presenti fino alle 19, 5 giorni su 7. I cittadini avranno anche altri vantaggi, i medici potranno infatti consultare tutte le cartelle degli assistiti dei colleghi in caso di necessità e troveranno all’ambulatorio infermieristico personale preparato e competente che assicura - attraverso i volontari - un punto di riferimento importante sul territorio anche in orari di apertura non tradizionali. “Un valore aggiunto - sottolinea Guerra - che completa l’offerta con setting assistenziali più efficaci per i pazienti cronici”. I medici di famiglia, infatti, conoscono i pazienti più fragili ed a rischio non autosufficienza e possono intervenire, secondo le modalità tipiche della medicina proattiva e d’iniziativa, contattando il paziente a casa e con una gestione in rete anche della consulenza specialistica.

Questo aspetto in particolare rappresenta una nuova sfida per i medici di medicina generale, lo spiega bene Vita Natale, medico del nucleo “L’esigenza di lavorare in maniera ancora più integrata è venuta da noi professionisti. Vorremmo essere i precursori in provincia di questo nuovo modello di medicina generale che coinvolge i pazienti: non aspettandoli in ambulatorio, ma andandoli a cercare a casa. Nelle realtà in cui in passato l’ospedale era la struttura di riferimento sono nate le Case della Salute, c’è bisogno anche in territori fisicamente distanti da questi luoghi di garantire una’assistenza e presa in carico completa nell’arco della giornata”.

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