Numero verde del Servizio sanitario regionale, da luglio aumenta l'attività
Cambia l’orario del numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale. Dopo 14 anni, lo storico 800 033 033 – a cui ci si può rivolgere per sapere dove andare per accedere ai servizi sanitari e socio-sanitari, come farlo, cosa presentare – aumenta di mezz’ora la propria attività dal lunedì al venerdì: a partire dal mese di luglio, il call center risponderà dalle 8.30 alle 18 (prima era fino alle 17.30), il sabato dalle 8.30 alle 13 (prima, fino alle 13.30).
L’orario complessivamente sale a 52 ore settimanali, due in più rispetto a prima: aumenta mezz’ora dal lunedì al venerdì e diminuisce di mezz’ora il sabato. Questo perché la mezz’ora del sabato, in tutto il 2016, è stata poco frequentata dai cittadini: tra le 13 e le 13.30 le telefonate sono state il 2% del totale nella mattinata, 162 su 7914. Inoltre, con l’entrata in vigore del nuovo orario, il cittadino potrà chiamare il numero verde 800 033 033 anche per avere assistenza tecnica per l’accesso e l’utilizzo dei vari servizi sanitari online (Fascicolo sanitario elettronico, CupWeb, Pagonline), mentre prima doveva riferirsi a un altro call center. In questo modo, si offre all’utente un punto d’accesso unificato e si razionalizza l’organizzazione dei due servizi, migliorando le tecnologie utilizzate.
Le chiamate al numero verde. I dati 2016 Dall’attivazione, nel 2003, a oggi le chiamate all’800 033 033 hanno superato quota 2 milioni. Nel 2016 sono state complessivamente 139.793, con una media giornaliera di 423 chiamate. La gran parte delle richieste ha riguardato dove e come effettuare visite, esami, terapie, interventi (45,9%), a seguire le richieste su sedi, strutture del Servizio sanitario regionale (18.5%), dove e come fare certificati e vaccinazioni della sanità pubblica (5,4%), informazioni su campagne informative e di prevenzione (5,2%) e su ticket, pagamenti, rimborsi (4,8%). Nei primi quattro mesi del 2017, le chiamate sono state 36.059, con una declinazione delle richieste in linea con il 2016. Un aumento sensibile ha riguardato certificati e vaccinazioni (7,2% del totale).
Fonte: Regione Emilia - Romagna