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Progetto di integrazione strutturale tra Azienda USL e Azienda Ospedaliera di Ferrara.

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pubblicato il 14/06/2016 13:09, ultima modifica 14/06/2016 13:09
La riprogettazione deil'insieme dei servizi amministrativi, tecnico-professionali (servizi tecnici, servizi di ingegneria clinica, fisica sanitaria e servizi ICT) è già avviata e per i servizi sanitari si prevede la realizzazione a partire dal secondo semestre 2016. In allegato il testo completo del progetto indirizzato alle organizzazioni sindacali mediche, del comparto, della dirigenza SPTA di Ausl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

Ferrara, 14 Giugno 2016. Da diversi anni gli indirizzi regionali alle Aziende sanitarie sottolineano l'esigenza di sviluppare possibili forme di collaborazione, sia a livello provinciale che di Area Vasta. Anche a Ferrara, tali azioni negli anni hanno coinvolto sia aspetti sanitari/produttivi, sia i cosiddetti "servizi di supporto".

Come è noto le finalità sono volte a migliorare la qualità dell'offerta e dell'efficienza nella produzione di servizi, avviando un processo di integrazione di attività e funzioni tra Aziende per condividere le migliori professionalità presenti, razionalizzare risorse tecnologiche, materiali, umane e finanziarie, concentrando strutturalmente le funzioni amministrative, tecnico-professionali e sanitarie a prevalente carattere generale e di supporto tecnico-Iogistico.

Tali obiettivi sono contenuti nelle delibere di mandato alle due direzioni generali (DGR 168 e DGR 174 del 23/2/2015) ed, in particolare per i Servizi tecnico amministrativi comuni, anche nella DGR901/2015.

Fondamentale importanza avrà in questo percorso, la gestione delle risorse umane, che saranno tutelate in ogni fase del processo di cooperazione e di integrazione strutturale, utilizzando tutte le opportunità che sono offerte dalla legislazione e dai contratti vigenti.

Anche in questa logica, le due Aziende hanno proceduto alla adozione del regolamento sul Recesso unilaterale, (delibera AUSL n. 315 del 23/12/2015 e AOSP n. 203 del 23/12/2015) che consentirà di conciliare la possibilità per i dipendenti di uscire dai percorsi lavorativi senza penalizzazione e per l'Azienda di favorire i processi di riorganizzazione e o ristrutturazione di ricambio generazionale a tutela di interessi pubblici e generali.

In questo contesto dovranno essere valutate le posizioni dirigenziali che, abbiano già conseguito la maturazione del requisito di anzianità contributiva previsto per l'accesso alla pensione anticipata e abbiano raggiunto un'età anagrafica che non dia luogo a riduzione percentuale del trattamento pensionistico.

La maturazione di tali requisiti ed il conseguente pensionamento eviterà di esporre altri professionisti che non si trovino in tali condizioni, (per età o contribuzione), a rischi potenziali correlati alla applicazione di norme sulla riduzione delle strutture dirigenziali, la cui applicazione, prevista dagli standard dell'assistenza ospedaliera declinati in base al DM 78/2015, è fonte normativa primaria, oltre gli spazi di autonomia aziendale.

Anche queste scelte consentiranno di perseguire nella strategia di posizionamento delle due Aziende, per l'attuazione di un patto di fiducia tra le aziende sanitarie, i cittadini (per un sistema sanitario ferrarese di tutela e qualità), enti locali (per una valorizzazione dei territori che duri nel tempo) e professionisti (per lo sviluppo delle competenze cliniche e dei saperi).

Con la precisa volontà di dare sostenibilità ad un sistema di grandi eccellenze, quale è quello ferrarese, che può recuperare il suo ruolo, soprattutto nel diventare attrattivo per i propri cittadini, su tutti i Distretti del territorio, non in competizione, ma in cooperazione.

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