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Screening del colon-retto: un nuovo dispositivo sperimentale a base di sensori

pubblicato il 04/05/2017 14:32, ultima modifica 04/05/2017 14:32
Un dispositivo a base di sensori di composti organici volatili per lo screening del cancro al colon-retto. Validazione clinica, raccolta dati e loro disseminazione

E’ stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa interaziendale che si è svolta presso l’ospedale di Cona, il progetto inerente il Dispositivo a base di sensori di composti organici volatili per lo screening del cancro al colon-retto: validazione clinica, raccolta dati e loro disseminazione”.

Alla conferenza erano presenti il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara Eugenio Di Ruscio, il Direttore Generale e il Direttore Sanitario dell’Azienda Usl di Ferrara Claudio Vagnini e Mauro Marabini, il Vicario del Rettore dell’Università di Ferrara Andrea Conti, il Presidente e il Vicepresidente della LILT di Ferrara Sergio Gullini e Gianpiero Gargini, Cesare Malagù Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra UNIFE, Aldo De Togni Direttore Dipartimento Sanità Pubblica USL di Ferrara, Caterina Palmonari Centro Screening USL di Ferrara, Gabriele Anania Chirurgia 1 OSPFE, Giorgio Cavallesco Capo Dipartimento Chirurgico OSPFE, Paolo Pazzi Direttore Gastroenterologia del S. Anna e Nicolò Landini CEO di SCENT srl.

Il progetto è risultato vincitore di un cofinanziamento nel Piano di lavoro progettuale Bando di ricerca sanitaria 2016 (Programma 5 per mille anno 2014) e nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio Sensori (LS) del Dipartimento di “Fisica e Scienze della Terra” e di “Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale“ (UNIFE), la startup SCENT S.r.l., la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) di Ferrara, l’Unità Operativa di Gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria S. Anna di Ferrara (OSPFE) e il Centro Screening del Dipartimento di Sanità Pubblica (AUSL).

Il Laboratorio Sensori da più di vent’anni realizza dispositivi per la rivelazione di concentrazioni piccolissime di gas. Tale tecnologia è applicata nel presente studio alla diagnostica del cancro al colon-retto.

Da maggio 2016 è stato avviato il protocollo di validazione clinica del dispositivo sperimentale approvato dal Comitato Etico. Tutti i soggetti risultati positivi al test FOBT che si rivolgono al Centro Screening di Ferrara, prima di essere sottoposti a colonscopia, sono invitati ad eseguire anche il test denominato “SCENT A1”. Essi ricevono un contenitore apposito che dovranno restituire congelato con il campione all’interno. Gli esiti del test sono poi confrontati con i risultati del FOBT e con quelli della colonscopia.

Il progetto si propone di portare ricadute sociali notevoli dal punto di vista del perfezionamento dell'attuale sistema di pre-screening. SCENT vorrebbe migliorare il monitoraggio sui pazienti facilitando la capacità di intervento precoce per chirurghi e proctologhi ed insieme promuovere una maggiore responsabilità da parte dei pazienti stessi nei confronti del proprio stato di salute, mettendo a disposizione uno strumento di analisi specifico per marker prodotti unicamente dai tumori stessi, con conseguente aumento della capacità di prevenzione contro la patologia. 

Nella foto da sinitra: Andrea Conti, Cesare Malagù, Gabriele Anania, Paolo Pazzi, Mauro Marabini, Luciano Ricci, Claudio Vagnini, Gianpiero Gargini, Caterina Palmonari, Aldo De Togni, Giorgio Cavallesco, Eugenio Di Ruscio.

 

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