Si parla di appropriatezza degli esami di laboratorio in un convegno organizzato il 2 ottobre a Cona
Tema molto attuale quello dell’appropriatezza in campo medico, trasferito – in questo caso - ad un settore vitale per la vita di una struttura sanitaria: il laboratorio analisi.
Nel convegno verranno analizzate le problematiche di appropriatezza della richiesta di esami di laboratorio in ambito generale e specialistico. Saranno presentate le esperienze di diverse aziende, che con metodiche diverse cercano di aumentare l’appropriatezza degli esami anche usando sistemi informativi derivati dalle banche dati già esistenti.
La richiesta di esami di laboratorio è in aumento così come il loro costo complessivo. Le spese legate all’inappropriatezza, misurata come impatto clinico, sono stati variamente calcolate, ma i dati disponibili sono insufficienti.
Lo sviluppo tecnologico e la disponibilità di mezzi diagnostici sempre più sofisticati può indurre un incremento della richiesta e un aumento della spesa senza un corrispondente reale beneficio sulla salute. Il rapporto tra appropriatezza e valore dell’intervento sanitario deve essere valutato in rapporto a numerose variabili, quali il contesto clinico del singolo paziente, la gravità della patologia, la soggettività del medico curante, l’applicazione di raccomandazioni e linee-guida. Per questo la ricerca dell’appropriatezza non può ridursi ad una mera questione di risparmio economico ma deve essere ispirata alla necessità di operare integrando varie competenze, allo scopo di sensibilizzare gli utenti e diffondere conoscenze sul corretto uso delle prescrizioni diagnostiche.
Si parlerà anche di Information Technology, un elemento strategico nel management clinico del paziente, anche se le sue risorse non sono state ancora completamente utilizzate.
Gli obiettivi sono migliorare l’appropriatezza della richiesta di Diagnostica di Laboratorio, garantire continuità tra setting assistenziali e clinici ed incrementare la sicurezza nei percorsi diagnostici terapeutici.