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Smentita la tesi UIL FPL. I Direttori generali delle Aziende Sanitarie ferraresi non si trovano in regime di proroga

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pubblicato il 23/02/2015 17:35, ultima modifica 23/02/2015 17:35
A sostenerlo sono diverse istituzioni interpellate: “la nota della UIL FPL è infondata – afferma il Servizio regionale competente - e non considera correttamente i provvedimenti adottati dalla Regione e la normativa applicabile ai contratti dei Direttori generali. I Direttori generali delle Aziende Sanitarie non sono tecnicamente prorogati e/o non si trovano in regime di prorogatio”.

La proroga, per intenderci, si verifica quando “gli Organi scaduti, non rinominati, per i quali non è stato adottato alcun provvedimento espresso e per i quali il legislatore statale ha previsto un periodo massimo di mantenimento in carica, coincidente con 45 giorni, nei quali i poteri sono limitati agli atti di ordinaria amministrazione.”

Non è il caso dei direttori generali di Ferrara che, insieme ai direttori di altre 5 Aziende Sanitarie emiliano romagnole, hanno invece sottoscritto una clausola di modifica del loro originario rapporto contrattuale, coerente con i nuovi termini disposti dal committente (la Regione).

Nel prendere atto di quanto esposto dalla Regione Emilia-Romagna e dalla nota delle due Aziende sanitarie, concordano  i  collegi sindacali delle due  Aziende di Ferrara.

Le due Direzioni Generali dell’ AUSL  e dell’Azienda Ospedaliera di Ferrara hanno risposto con una lettera alle reiterate note della UIL FPL  a firma del coordinamento AUSL-AOSP Enrico Franceschi. Tali note, a cui il sindacato ha dato massima diffusione a livello nazionale, avanzavano anche alcune richieste  agli organi governativi (Ministero e Regione) ed ai Presidenti dei Collegi Sindacali sul tema:

“Le Direzioni delle Aziende Sanitarie ferraresi hanno adottato atti non urgenti ed indifferibili in regime di proroga”. Questa in estrema sintesi la segnalazione.

Una storia a lieto fine? Non tanto perché per dimostrare l’assoluta infondatezza della “segnalazione” UIL FPL sono stati spesi tempo e denari pubblici per raggiungere un parere unanime, peraltro di assoluta semplicità e chiarezza: “nel periodo intercorrente tra la scadenza originaria del mandato ed il nuovo termine di scadenza, disposto dalla Giunta ed accertato nelle nuove pattuizioni contrattuali dai Direttori generali interessati, il mandato di questi ultimi risulta essere quello proprio e caratterizzato dalla pienezza dei poteri, anche di tipo discrezionale”. Bastava leggere - con capacità tecnica ed onestà intellettuale - leggi e deliberazioni, senza pregiudizi, almeno per una volta.

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