Un depliant per conoscere il Papilloma Virus
Una premessa e alcune domande riassumibili in: Cosa è? A chi rivolgersi? Quali le terapie dopo la diagnosi?
E' il depliant dedicato alla conoscenza del Papilloma Virus umano, di cui esistono 130 tipologie differenti, che colpisce soprattutto - ma non solo - adolescenti e nei casi più gravi può degenerare in cancro alla cervice uterina. E che alla luce della diminuzione del numero di vaccinazioni gratuite effettuate sulle dodicenni, il Ministero della Salute ha deciso di inserire nei Lea, con entrata a regime, presumibilmente, l'anno prossimo.
L'Ordine dei Medici di Ferrara, presieduto da Bruno Di Lascio, ha ritenuto di intervenire con una campagna informativa rivolta ai giovanissimi e alle loro famiglie realizzando un opuscolo, in cui si spiega cosa è il Papilloma Virus, come e a chi si trasmette, quali sono le conseguenze, dove recarsi per accertamenti. E ne ha stampate per ora 500 copie, 400 in italiano e 100 in inglese, così da renderlo accessibile anche alla popolazione straniera che ha difficoltà con la nostra lingua.
"L'attenzione alla prevenzione ed agli screening in particolare viene da lontano: Ferrara ha una storia ed una tradizione unica in questo settore - ha spiegato Mauro Marabini Direttore Sanitario Azienda USL di Ferrara, nel corso della conferenza stampa di presentazione - grazie al quale la città estense si guadagna il primato di minor casi di tumore alla cervice uterina d'Italia. Tutte le istituzioni della nostra città dimostrano una particolare sensibilità sul tema della prevenzione ed iniziative come questa si inseriscono a pieno titolo nel contesto definito dal grande progetto Ferrara Città della Prevenzione". In accordo con USL - Igiene Pubblica, Centro Salute Donna e Udi saranno collocate nei luoghi frequentati dai 'destinatari'.
«Auspichiamo di arrivare a quella parte di popolazione che non si pone il problema, non ritiene di averlo, non sa di averlo, educando a una vita sessuale senza rischi », sintetizza Di Lascio, che mette l'accento sulla necessità di fare comprendere la differenza che c'è tra prevenzione delle malattie e contraccezione. «Confidiamo venga uno scrupolo, una premura - rimarca il Presidente - . Noi, come Ordine de Medici, continuiamo sulla strada dell'informazione e della promozione di una cultura che dia valore agli stili di vita e alla responsabilità individuale. Valorizzando al contempo quanto il sistema sanitario pubblico mette a disposizione».
Alcuni dati su screening e vaccinazioni HPV
Dall'attivazione del nuovo screening (dicembre 2015) circa 9000 donne hanno aderito "Un bel numero - rassicura il responsabile screening Aldo De Togni - in relazioni al precedente modello di screening e che ci fa ben sperare in un'adesione sempre maggiore.
Relativamente all'aspetto vaccinale, la responsabile vaccinazione del Dipartimento di Sanità Pubblica Marisa Cova ricorda che "Vaccinare è sempre importante, anche per l'HPV dove andiamo ad intercettare il virus prima ancora di andare alla ricerca delle lesioni come si fa con lo screening. Da quando è stata introdotta la vaccinazione HPV, nel 2008, c'è una misura in più per prevenire il tumore al collo dell'utero".
La vaccinazione avviene su chiamata attiva (è l'AUSL che chiama direttamente ogni anno i genitori dei neododicenni) ed è gratuita dai 12 ai 18 anni, ma è consigliata fino ai 45 anni di età. La percentuale di copertura si attesta all'81% circa, le 12enni che hanno aderito maggiormente sono quelle nate 1999 (85,6%) mentre gli ultimi dati disponibili per le adolescenti nate nel 2004 registrano una copertura del 77% .
Nel 2017 si registrano, inoltre due importanti novità: la vaccinazione contro l'HPV gratuita e raccomandata anche per i maschi e la disponibilità di un nuovo vaccino ancora più ampio che contrasta sia le neoplasie che le malattie sessulamente trasmissibili.