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Una centrale di dimissione e continuità assistenziale per gli ospedali della provincia di Ferrara

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pubblicato il 04/07/2017 15:05, ultima modifica 04/07/2017 15:07
Una centrale unica per garantire al cittadino in uscita da un “Setting ospedaliero”, la prosecuzione del trattamento nel luogo di cura più appropriato, secondo la complessità dei suoi bisogni

Presentata oggi -  martedì 4 luglio 2017 - ai giornalisti delle redazioni locali l’avvio della Centrale Dimissioni e Continuità Assistenziale – CDCA – che interesserà tutta la provincia di Ferrara.
Alla presenza del direttore Generale dell’Azienda USL, Claudio Vagnini e del direttore Sanitario del’Azienda Ospedaliero Universitaria, Eugenio di Ruscio, insieme alle direttrici dei tre distretti aziendali, Chiara Benvenuti, per il distretto Centro Nord, Romana Bacchi per il Sud Est e Nicoletta Natalini per l’Ovest, si è presentato il progetto e le modalità operative della Nuova Centrale di Dimissione che ha come obiettivo l’individuazione di un unico modello di governo della dimissione dei pazienti, inteso come passaggio Organizzato del paziente da un setting di cura ad un altro nel territorio della provincia di Ferrara.
Insieme ai diversi professionisti sanitari dell’Azienda USL e AOSP, che fanno parte del team di lavoro per la realizzazione della Centrale di Dimissione e Continuità Assistenziale, anche i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale e i referenti delle  ASP territoriali con i professionisti del settore Sociale. Rappresentate, in quanto direttamente coinvolti e partecipi nel progetto anche le Amministrazioni Comunali che afferisco ai tre distretti, con la presenza dell’Assessore alla sanità del Comune di Ferrara, Chiara Sapigni, dell’ Assessore alla sanità e alle politiche sociali,  Pier Giorgio Brunello del Comune di Poggio Renatico, per il distretto Ovest e dell’Assessore al Welfare Antonio Giannini, per l’Unione dei Comuni “Terre e Fiumi”.

La Centrale Dimissioni e Continuità Assistenziale (CDCA), prevede la costituzione, all’interno degli Ospedali della provincia di Ferrara, di una struttura organizzativa costituita da un team multi professionale - Geriatri, Infermieri, Assistenti Sociali - con lo specifico compito della gestione unificata  dei diversi percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio (LPA, ADI, OsCo, Hospice e cure palliative ambulatoriali e domiciliari, CRA/RSA e la presa in carico a cura dei Servizi Sociali), per tutti  i pazienti in cui la dimissione dai reparti Ospedalieri,  presenti elementi di problematicità.
La CDCA, quindi, attraverso una regia unica dei percorsi, si pone l'obiettivo di  garantire al cittadino in uscita da un “Setting ospedaliero”, la prosecuzione del  trattamento nel luogo di cura più appropriato, secondo la complessità dei suoi bisogni, preferibilmente al suo domicilio.
La CDCA diventa il riferimento unico per le varie tipologie di dimissione complessa, riceve la richiesta di dimissione dai reparti Ospedalieri, informa e orienta sulle modalità di accesso ai percorsi, valuta il paziente identificando il percorso più appropriato in collaborazione con le Unità Operative Ospedaliere e gestisce parzialmente o integralmente il processo di dimissione complessa coinvolgendo precocemente il medico di medicina generale

centra unica dimissioneLa prima a partire sarà la CDCA di Cona che sarà operativa dal 18 Luglio 2017, tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14.
Seguirà l’Ospedale di Cento per il distretto Ovest e gli Ospedali di Lagosanto e Argenta, per il distretto Sud-Est, per giungere a settembre alla piena operatività anche in queste sedi.
Il team di valutazione è composto da un coordinatore  infermieristico, da un geriatra (Ospedaliero o dell’Area anziani), dal case manager ADI/rete delle cure palliative, dall'infermiere della Unità di Valutazione Geriatrica, dall'assistente sociale dell’ASP / Comune e da medici specialisti (Palliativista o Psichiatra). Tali figure garantiranno presenze congiunte secondo modelli organizzativi variabili nei tre distretti della provincia e compatibili con le risorse destinate.
Il progetto, per la sua natura fortemente innovativa, prevede fasi successive di funzionamento e di attivazione di tutte le componenti organizzative,  in una ottica di sistema transmurale tra Ospedale e Territorio e di integrazione del personale, che andrà a costituire, non solo il nucleo residente della Centrale, ma anche la rete dei professionisti che a vario titolo sono coinvolti nel percorso di continuità assistenziale, primo fra tutti il medico di medicina generale.

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