Argenta: seminario su "Diabete nella donna e nell'uomo"
Tra uomini e donne con il diabete ci sono diverse aderenze alla terapia e diverse risposte ai farmaci?
Esiste un fenomeno di sottotrattamento delle donne con diabete rispetto agli uomini?
Il genere femminile sottoutilizza statine e ACE1 per motivi che occorre indagare?
Il genere del medico influenza le scelte terapeutiche?
I trattamenti farmacologici per gli uomini sono validati quanto quelli delle donne?
A partire da questi quesiti l’Azienda USL di Ferrara propone una riflessione con operatori, professionisti, cittadinanza ed associazioni sul tema del Diabete nella donna e nell’uomo, nel corso del seminario in programma sabato 11 maggio 2019 dalla 9.00 alle 13.00 al centro culturale “Il mercato” ad Argenta, piazza Marconi.
L’epidemia globale di Diabete tipo 2 (quello che, possiamo dire semplificando, sorge in età adulta) colpisce in modo uguale donne e uomini, ma l’impatto cardiovascolare del diabete è relativamente maggiore nelle donne rispetto agli uomini, quando confrontati con coetanei senza diabete. Le differenze di rischio cardiovascolare dipendono da vari elementi quali ormoni sessuali, differenze nell’impatto dei vari fattori di rischio, disparità di sesso nella gestione del diabete.
Le donne con diabete tipo 2 in Italia mostrano differenze rispetto agli uomini per i principali fattori di rischio cardiovascolari, nonostante pari opportunità di accesso alle cure e di intensità di cura.
Non ci sono diversità di trattamento tra maschi e femmine, ma esiti peggiori, questo può dipendere da: differenze biologiche / genetiche, diversa risposta ai farmaci e diversa aderenza alle terapie.
Tra i relatori di spicco della giornata, anche Valeria Manicardi, già Coordinatrice della diabetologia per la provincia di Reggio Emilia e Direttrice del Dipartimento di internistica cdell’Ospedale di Montecchio (RE); nella società scientifica nazionale dei Medici Diabetologi ha coordinato il Gruppo Donna che si è occupato di Medicina di genere, che nel corso dei sui interventi ha più volte sottolineato come «[…] Le donne, rispetto agli uomini, erano più obese, soprattutto le più giovani (con meno di 55 anni), con un BMI (indice di massa corporea) significativamente più alto. Inoltre, avevano un peggiore controllo del diabete e soprattutto un peggiore profilo lipidico (colesterolo-LDL) rispetto agli uomini. Quindi guardando i quattro fattori di rischio cardio-vascolari più importanti a disposizione che, semplificando, possiamo sintetizzare in compenso metabolico, obesità, livelli di colesteroloe pressione arteriosa, l'unico parametro in cui non c'erano differenze di genere era il controllo della pressione arteriosa, ma i primi tre parametri complessivamente nelle donne con diabete di tipo 2 davano un profilo di rischio cardiovascolare peggiore per loro rispetto agli uomini».
ALCUNI DATI SUL DIABETE IN PROVINCIA DI FERRARA
Numero totale di assistiti: 28362
Centro Antidiabetico di Argenta – Portomaggiore n° assistiti 3051
Centro Antidiabetico di Cento n° assistiti 3895
Centro Antidiabetico di Comacchio – Codigoro n° assistiti 3905
Centro Antidiabetico di Copparo n° assistiti 3122
Centro Antidiabetico di Ferrara n° assistiti 8254
Età media
Diabete tipo 2 con erà media maggiore di 71 anni
Diabete tipo 1 con età media maggiore di 49 anni.