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Attiva la Legge sulla Medicina di Genere con il Piano Nazionale per una cura a misura di donne e uomini

pubblicato il 21/06/2019 11:41, ultima modifica 21/06/2019 11:41
A Ferrara il Convegno Internazionale il 6 e 7 Dicembre sullo stato dell’arte in Italia.

La firma del Ministro della Salute al primo dei due Decreti previsti dall’articolo 3 della Legge 3 del 2018 sancisce l’approvazione del Piano Nazionale per la diffusione della Medicina di Genere che per la prima volta in Italia – unico Paese europeo – regolamenta l’applicazione della Medicina di Genere in ogni articolazione del Sistema Sanitario Nazionale.

 “Questo risultato, a cui ha contribuito in modo fondamentale l’Istituto Superiore di Sanità, definisce un momento storico per la medicina, la cura e la sanità tutta in Italia - dichiara Paola Boldrini, Senatrice ferrarese, prima firmataria e promotrice del percorso legislativo in parlamento che ha portato all’importante traguardo. Nei giorni scorsi ho avuto anche la richiesta di trasmettere il testo della Legge agli Uffici della Commissione Europea che la riconosce esempio virtuoso da proporre a tutti gli Stati membri”.

 Unife e l’Azienda USL ferrarese festeggiano questo momento, al cui raggiungimento hanno preso parte con un impegno concretizzato anche nella realizzazione a Ferrara del primo Centro Universitario di Studi sulla Medicina di Genere.

 “Da tempo avevamo intuito che il tema della medicina di genere meritava l’interesse universitario sulla materia. Abbiamo quindi avviato le procedure per creare una struttura che se ne potesse occupare -  interviene Giorgio Zauli, Rettore dell’Università di Ferrara - Nel 2018 abbiamo inaugurato il Centro Universitario di Studi sulla Medicina di Genere di Unife che rappresenta la prima realtà italiana. Abbiamo l’onore di avere tra le componenti del Consiglio Direttivo Alessandrà Carè, Direttrice del Centro di Riferimento Nazionale di Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità. Del Centro di Ferrara che ha già al suo attivo pubblicazioni scientifiche, progetti di ricerca ed eventi divulgativi molto apprezzati, fanno parte, tra gli altri, Lamberto Manzoli, Ordinario di Igiene Generale e Applicata, responsabile di Registri di Patologia Regionali e Componente Esperto del Comitato Nazionale PNE Piano Nazionale Esiti di Agenas”.

 “Nel 2016 ho proposto l’inserimento dell’attenzione al sesso e genere negli insegnamenti del percorso di formazione del Corso di laurea di Medicina e Chirurgia e la Conferenza Nazionale Permanente dei Presidenti di Medicina e Chirurgia ha ritenuto di raccomandare questo approccio a tutti i Corsi di Laurea di medicina Italiani. Circa l’80% ha aderito e stiamo approntando una modalità di valutazione e monitoraggio dell’effettiva applicazione” - afferma Tiziana Bellini, Direttrice del Centro Universitario, Prorettrice alla Didattica per l’Area Biomedica e Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.

 “Festeggiamo anche noi questo importante momento - interviene Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Ferrara - Vantiamo infatti un impegno ultradecennale di formazione in presenza e a distanza che ha coinvolto finora circa tremila partecipanti tra medici, infermieri, psicologi, terapisti della riabilitazione, etc., tutte le figure coinvolte nel percorso di cura. Parliamo di genere, quindi trattiamo anche dell’identità sessuale non solo uomo-donna e partecipiamo al Tavolo comunale sul rispetto dei diritti LGBT+, con numerosi, importanti riconoscimenti. Molto del merito va a Fulvia Signani, psicologa che ha avuto l’opportunità dieci anni orsono, di partecipare a tre dei più importanti progetti europei sul genere, ha scritto un libro di successo su ciò che ha appreso e da allora promuove la conoscenza della medicina di genere, invitata anche a numerosi congressi”

  “L’Azienda USL – interviene Signani - ha intuito la rivoluzione silenziosa che trasforma il modo di approcciarsi alla persona, alla prevenzione delle malattie e alla cura, considerando le differenze in tutti gli organi e apparati del corpo, condizionate dal sesso, ma anche dal genere, cultura e ruolo sociale. Stiamo parlando di medicina di genere che ormai tutti riconoscono come la prima fase della personalizzazione della cura di cui stiamo sedimentando un’esperienza collettiva. Personalmente ho interessanti opportunità di collaborare con un confronto costante con la Senatrice Paola Boldrini, con la Regione Emilia-Romagna che rappresento al Tavolo tecnico-scientifico di esperti regionali in Medicina di Genere organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e con l’Università di Ferrara dove sono una delle due Vice Direttrici del Centro”.

 “Il Centro ha dal 2016 un accordo di collaborazione scientifica con l’Istituto Superiore di Sanità e oltre ai temi della ricerca e della formazione, sta sviluppando altre importanti aree di lavoro – informa Tiziana Bellini.

 “Ad esempio stiamo approntando, in collaborazione con esperte dell’ISS, uno strumento scientifico di rendicontazione dei dati sulla violenza di genere che intendiamo non solo di uomo su donna, indubbiamente la più frequente, ma anche di donna su uomo” - interviene Rosa Maria Gaudio, Vice Direttrice del Centro, Ricercatrice e Docente di Medicina Legale, Medico legale presso le due Aziende Sanitarie ferraresi,  Coordinatrice di ricerca per l’European Centre for Bioethics and Quality of Life dell’UNESCO e Componente della Commissione Nazionale di Medicina di Genere di FNOMCeO.

 Riprende Tiziana Bellini “L’art.3 della legge 3/2018 prevede, tra l’altro, la costituzione presso l’Istituto Superiore di Sanità di un Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere con il compito di assicurare l’avvio, il mantenimento nel tempo e il monitoraggio delle azioni previste dal Piano. Per questa azione, cito testualmente ‘l’ISS si avvale, attraverso la sottoscrizione di appositi accordi, della collaborazione di soggetti pubblici (…) di centri dedicati alla Medicina di genere già esistenti (…), come ad esempio il Centro Universitario di Studi sulla Medicina di Genere dell’Università di Ferrara’ (pag.45 del Decreto che si trova in allegato). Abbiamo quindi ritenuto opportuno favorire l’applicazione di questa importante azione, organizzando un evento internazionale per il prossimo dicembre”.

 “Il workshop internazionale ‘Stato dell’arte della Medicina di Genere in Italia 2019. Ricerca, formazione, divulgazione e politiche attive’ si terrà venerdì 6 e sabato 7 dicembre 2019 a Ferrara” - informa Fulvia Signani - “Sarà l’occasione per fare il punto della situazione con tutte le persone e gli organismi che sono stati e sono protagonisti dello sviluppo della Medicina di Genere in Italia. Abbiamo già avuto importanti disponibilità di collaborazione che lasciano prefigurare un momento di condivisione, creazione collettiva e democratizzazione di sapere. Sarà anche l’occasione per allestire una Guida alla Medicina di Genere in Italia, che fornirà informazioni e possibilità di contatto. Potremo così collaborare fattivamente alla creazione del Network nazionale della Medicina di Genere che l’ISS auspica da tempo. Il panel internazionale previsto per sabato 7, inoltre, potrà aprire una produttiva finestra sull’Europa, dove l’Italia per la medicina di genere si colloca in un posto di assoluto rilievo”.

 

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