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Cardiologia riabilitativa per pazienti cardiopatici: creata una nuova Unità Operativa Complessa, sarà diretta dal dottor Giovanni Pasanisi

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pubblicato il 29/11/2021 12:37, ultima modifica 29/11/2021 12:37
L’Azienda USL di Ferrara investe nella riabilitazione cardiologica per far fronte alle richieste dei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici di natura cardiologica o con patologie cardiovascolari croniche, che necessitano di un intervento riabilitativo.

Un investimento importante che passa dall’istituzione della nuova Unità Operativa Complessa di Cardiologia Riabilitativa, operativa dal 1° dicembre sotto la direzione del dottor Giovanni Pasanisi, nominato a seguito della prevista procedura selettiva.

Cardiologia riabilitativa

La riabilitazione cardiologica è un processo multifattoriale rivolto a migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti dopo un evento cardiovascolare acuto, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come parte integrante del programma di cura.

Per realizzare questa presa in carico a 360 gradi di un paziente cardiopatico post-acuto e cronico, è necessario l’intervento di un team multidisciplinare composto da fisiatra, medico dello sport, fisioterapista, chinesiologo, dietista, psicologo, infermiere, e coordinato dal cardiologo riabilitatore.

La Cardiologia Riabilitativa della AUSL sarà articolata in attività di degenza e attività ambulatoriale (anche presso le Case della Salute della provincia). La grande novità è che verrà garantito l’accesso ai pazienti con patologie cardiovascolari croniche e non solo ai pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico, per i quali esisteva già un percorso di presa in carico nella fase post-operatoria presso la U.O. di Cardiologia del Delta.

Una nuova struttura all’avanguardia: particolare attenzione verrà infatti posta nell’implementare prestazioni di telecardiologia secondo un modello di riabilitazione domiciliare a distanza. È prevista una forte integrazione con le Unità Operative di Cardiologia della provincia di Ferrara, delle Ausl di Area Vasta Centro, e con gli ambulatori per la cura dello scompenso cardiaco, il consolidamento della rete di collaborazione con la Medicina dello Sport territoriale e le Cardiochirurgie extra provinciali in un circuito virtuoso per una presa in carico a 360 gradi.

Il direttore Giovanni Pasanisi

La struttura sarà diretta dal dottor Giovanni Pasanisi, 44 anni, dirigente medico di Cardiologia in AUSL Ferrara dal 2007, titolare di incarico di alta specializzazione in “riabilitazione cardiologica post-cardiochirurgica e percorsi cardiologici di prevenzione secondaria” dal 2016, vicedirettore U.O. di Cardiologia del Delta dal 2017, professore a contratto Unife con insegnamenti sulla riabilitazione cardiologica nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Scienze Motorie, autore di 70 pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali ed internazionali.

Ringrazio la direzione per l’attenzione dimostrata verso questa importante disciplina, dagli obiettivi ambiziosi – dichiara il direttore Pasanisi -. Tra i nostri obiettivi di breve periodo, ci si aspetta una riduzione della degenza ordinaria nei letti per acuti e la riduzione delle riospedalizzazioni. Nel lungo periodo, si attende un significativo aumento della sopravvivenza dei pazienti con un miglioramento della qualità della vita come ampiamente documentato dalle evidenze scientifiche. Le sfide più ambiziose comprendono da un lato l’inserimento degli anziani fragili nei programmi riabilitativi affrontando anche aspetti psicosociali, dall’altro il perseguire soluzioni innovative attraverso nuove tecnologie e implementazioni digitali a livello organizzativo” conclude il dottor Pasanisi.

“Negli ultimi mesi – evidenzia la dottoressa Monica Calamai, direttrice generale dell’Ausl di Ferrara – abbiamo dato guida stabile a vari importanti servizi tra cui, per citare solo alcuni esempi, le Cure Primarie e la Sanità Pubblica. Con questa nomina, non solo continuiamo in questo percorso, ma in più implementiamo un servizio innovativo che darà risposte importanti a bisogni di salute emergenti, con modalità innovative”.

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