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Centro Studi di Medicina di Genere: le ragioni di un Centro Universitario

pubblicato il 28/06/2018 09:06, ultima modifica 28/06/2018 09:06
Il Convegno di presentazione del Centro Studi di Medicina di Genere dell'Università di Ferrara in programma per venerdì 29 giugno 2018, dalle 9 alle 13, al Dipartimento di Economia e Management a Ferrara - Aula Magna - Palazzo Costabili di via Voltapaletto 11

A Ferrara l’impegno di Università e Aziende sanitarie sulla medicina di genere è iniziato già dal 2009, con eventi formativi comuni, convegni, ricerche e pubblicazioni. La sensibilità locale sull’argomento si ricava anche dal fatto che la parlamentare Paola Boldrini, attuale Senatrice, nel 2016 ha proposto la legge sulla medicina di genere, sintetizzata e approvata nell’art. 3 della Legge 3/2018 nota come “DDL Lorenzin sulle professioni”

La volontà e l’attività del Prof. Roberto Manfredini Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Ferrara, hanno permesso nel Febbraio 2018 la nascita del Centro Studi per la Medicina di Genere dell’Università degli Studi di Ferrara, che ha ricevuto anche un finanziamento dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

 venerdì 29 Giugno si terrà il Convegno di presentazione del Centro.

Saranno presenti:

-          il Rettore dell’Università di Ferrara Prof. Giorgio Zauli;

-          il Prof. Michele Rubini, direttore del Centro, che parlerà della possibilità e volontà di applicare le indicazioni della legge, cosa che potrà posizionare il Centro in una posizione di rilievo all’interno del panorama scientifico italiano ed internazionale

-          le Vicedirettrici Tiziana Bellini (biochimica, Presidente del Corso di Laurea e Prorettrice alla Didattica), Rosa Maria Gaudio (medico legale, Direttore f.f. del Servizio Interaziendale di Medicina legale);

-          i componenti del Consiglio Direttivo: Gloria Bonaccorsi (ginecologia e ostetricia), Barbara Bramanti (antropologia medica), Donato Gemmati (genetico medico), Lamberto Manzoli (igiene e sanità pubblica), Maria Roberta Piva (biochimica), Michele Rubini (genetica medica),  Katia Varani (farmacologia);

-          i membri esterni del Centro: Alessandra Carè, Direttrice ff del Centro di Riferimento Nazionale di Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità ISS, ente con il quale esiste un Accordo di collaborazione scientifica; Fulvia Signani, docente di Sociologia di genere, psicologa dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara, rappresentante concreta del contributo dell’Azienda USL al Centro.

Gli obiettivi di lavoro sono: la ricerca, l’insegnamento (Tiziana Bellini ha ideato un modello di rimodulazione del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che inserisce l’attenzione al genere in tutte le discipline), l’aggiornamento professionale (“Elementi di Medicina di Genere. Ambiente strutturato di documentazione online per docenti universitari” ); la prevenzione (Rosa Maria Gaudio, in qualità di specialista in medicina legale apporta il proprio contributo su un nuovo modo di rilevare e correlare i dati sulla violenza di genere, non solo uccisioni, ma anche ferimenti, minacce, vessazioni, aggressioni sessuali.

Verrà anche delineato l’impianto di un Osservatorio sulla disseminazione della medicina di genere che potrà integrare le azioni già implementate dall’ISS, anche ai fini di una rendicontazione nazionale, come è previsto dalla Legge.  L’Assessore per le Politiche alla Salute della Regione Emilia – Romagna Sergio Venturi chiuderà i lavori.

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