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Chiude il “Mese delle donne AuslFe” partito l’8 marzo. Il bilancio: con il Piano triennale delle azioni positive Direzione generale e CUG danno impulso alla parità di genere e al benessere sul lavoro

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pubblicato il 08/04/2022 11:35, ultima modifica 08/04/2022 11:39
Il 73% delle persone che lavorano in Azienda Usl sono donne mentre sono meno a livello dirigenziale. Così come per le donne la retirbuzione media è inferiore a quella degli uomini. Lo dice la "Relazione sulla siutazione del personale" del CUG AuslFe arrivata nel 2020 su impuslo della direttrice generale Monica Calamai. Il Piano 2021-2023 delle azioni positive con il CUG (Comitato unico di garanzia) AuslFe e l'intervento della presidentessa del CUG AuslFe Cinzia Pizzardo (in foto)
Chiude il “Mese delle donne AuslFe” partito l’8 marzo. Il bilancio: con il Piano triennale delle azioni positive Direzione generale e CUG danno impulso alla parità di genere e al benessere sul lavoro

La presidentessa del CUG AuslFe Dr Cinzia Pizzardo

Si conclude oggi, 8 aprile, il mese di iniziative di sensibilizzazione sulle politiche di genere iniziato l’8 marzo (“Giornata Internazionale della Donna”) che l’Ausl di Ferrara ha intrapreso aderendo alla campagna #LOTTOcontrolaviolenza promossa da Federsanità.
Iniziative che testimoniano il forte impegno profuso in tal senso dalla Direzione Generale, anche attraverso l’opera del Comitato Unico di Garanzia Aziendale (CUG), presieduto dalla dottoressa Cinzia Pizzardo, di cui si riporta di seguito un intervento che evidenzia quanto si sta concretamente facendo.
Su impulso della Direttrice Generale, dottoressa Monica Calamai, già nel 2020 il CUG ha infatti redatto la “Relazione sulla situazione del personale” da cui emerge, tra l’altro, che le donne rappresentano il 73 per cento circa del personale aziendale ma sono meno numerose degli uomini nel ruolo dirigenziale; la retribuzione media del personale femminile è inoltre, a parità di ruolo, inferiore a quella del personale maschile, e le donne usufruiscono di part time e altri istituti analoghi in maniera decisamente superiore agli uomini (dovendo evidentemente contemperare il ruolo lavorativo con maggiori impegni famigliari).


Sempre su impulso della Direzione, il CUG ha dunque redatto il “Piano triennale delle Azioni Positive 2021-2023”, strumento che “definisce il programma degli interventi che l’Azienda intende attuare per garantire un’effettiva parità tra lavoratori e lavoratrici, un ambiente di lavoro libero da discriminazioni o molestie e rispettoso della dignità di ognuno”. Ciò attraverso – come descritto nell’intervento della dottoressa Pizzardo - quattro Aree di intervento: “Conoscere le caratteristiche ed i bisogni del personale delle aziende”; “Stare bene: promuovere salute, sicurezza e benessere lavorativo”; “Favorire politiche di conciliazione tra vita lavorativa e responsabilità familiari” e “Prevenire e contrastare discriminazioni e molestie sul lavoro”.

 

L'intervento a cura della presidentessa del CUG AuslFe Cinzia Pizzardo

I Comitati Unici di Garanzia (CUG), istituiti ai sensi dell’art. 57 del d.lgs. n. 165/2001, sono comitati paritetici, costituiti all’interno delle Amministrazioni pubbliche, con compiti propositivi, consultivi e di verifica in materia di benessere lavorativo e di parità e pari opportunità di genere garantendo un ambiente di lavoro nel quale sia contrastata qualsiasi forma di discriminazione per i/le lavoratori/trici

La Direttiva n. 2 del 2019 “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche" stabilisce che la promozione della parità e delle pari opportunità nella pubblica amministrazione necessita di un’adeguata attività di pianificazione e programmazione, pertanto nell’ambito dei compiti propositivi del CUG riveste particolare importanza quello riguardante la predisposizione di Piani di azioni positive per favorire l’uguaglianza sostanziale sul lavoro tra donne e uomini, nonché prevenire o rimuovere situazioni di disparità.

 

L’Azienda USL di Ferrara ha adottato il Piano delle Azioni Positive per il triennio 2021-2023. Il Piano è articolato in 4 aree di intervento: conoscere i bisogni del personale delle aziende, promuovere la salute e il benessere lavorativo, favorire politiche di conciliazione tra vita lavorativa e responsabilità familiari e prevenire e contrastare discriminazioni e molestie sul lavoro.

 

Quest’ultima area “Prevenire e contrastare le discriminazioni e le molestie sul lavoro” si inserisce in contesto politico e programmatorio più che mai attuale.

 

La UE attraverso “La strategia per la parità di genere” 2020-2025 ha presentato gli obiettivi strategici e le azioni volte a compiere progressi significativi entro il 2025 verso un'Europa garante della parità di genere. Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) 2021 (Next Generation EU) del Governo Italiano rappresenta un vero e proprio promotore delle pari opportunità, alla luce del fatto che il contesto politico-legislativo europeo ha ormai consolidato questo tema come una delle priorità politiche. La Missione 5 - Inclusione e Coesione - del PNRR sostiene infatti il superamento delle rilevanti differenze di genere presenti in Italia in molteplici ambiti del vivere quotidiano: mercato del lavoro, partecipazione a processi decisionali, istruzione e accesso alla salute.

 

In Italia, infatti, secondo i dati ISTAT, la retribuzione oraria è pari a euro 15,2 per le donne e a 16,2 per gli uomini; il differenziale retributivo di genere è più alto tra i dirigenti (27,3%) e i laureati (18%). Nel Servizio Sanitario Nazionale, in base agli ultimi dati disponibili del Conto annuale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, lavorano complessivamente 12.822.857 persone, di cui il 63,5% è rappresentato da donne. Ma dall’ultimo Rapporto Oasi 2019 dell’Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario italiano, a cura di Cergas e Bocconi, emerge che, sebbene le donne complessivamente rappresentino il 44% del totale di medici e odontoiatri, “solo il 32% dei direttori di struttura semplice e il 16% dei direttori di struttura complessa è donna.

La partecipazione femminile al mercato del lavoro, e un trattamento salariale uguale a quello degli uomini, contribuisce in misura determinante all’empowerment delle donne nel contesto economico, sociale e politico. Analizzare le dimensioni che contribuiscono a determinare i differenziali salariali di genere è importante per comprendere in che misura agiscano fattori di discriminazione e per individuare i driver che possano favorire la riduzione di tali divari.

A tal scopo l’Azienda USL di Ferrara ha deciso di adottare, fra le azioni positive del CUG, la redazione del bilancio di genere, ovvero uno strumento di rendicontazione e promozione delle pari opportunità, grazie al quale analizzare e valutare le scelte politiche e gli impegni economici e finanziari dell’Azienda USL in termini di benessere e qualità della vita degli uomini e delle donne. Per questo, la Direzione Generale, ha deliberato il 15 marzo 2022 il progetto di redazione del Bilancio di genere e nominato la relativa Cabina di Regia, coordinata dalla dottoressa Silvia Foglino, per lo sviluppo e l’implementazione delle azioni necessarie alla redazione e diffusione del bilancio di genere e avvio degli interventi di miglioramento ad esso conseguenti.

 

Un’altra importante azione messa in programma dall’Azienda USL di Ferrara, per favorire la trasparenza e le buone pratiche per ridurre il divario di genere, è l’adozione della certificazione della parità di genere istituita con la recente legge 162/2021. Tale certificazione verrà rilasciata a tutte le Aziende che dimostreranno l’effettività e l’efficacia delle proprie politiche in tema di parità di genere tra uomo e donna con conseguente premialità per le aziende virtuose e inasprimento di sanzioni e controlli. È un ulteriore strumento di stimolo in relazione all’opportunità di crescita in Azienda, alla parità salariale, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.

 

Appare chiaro che l’attuazione delle azioni di cui sopra devono passare attraverso un processo di cambiamento culturale e strutturale in cui il CUG può assumere un ruolo chiave dovendo operare in collaborazione continua con la dirigenza dell’amministrazione di appartenenza e con tutte le persone che in essa lavorano, chiamandole a contribuire in prima persona.

 

*Presidentessa CUG Ausl Ferrara

 

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