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Codigoro: focolaio Influenza aviaria. Le misure sanitarie dell’azienda Usl per il contenimento del fenomeno.

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pubblicato il 28/10/2021 10:22, ultima modifica 28/10/2021 10:23
A seguito del recente focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità sottotipo H5N1 in un allevamento di tacchini da carne di Codigoro, sono state messe in atto dall’Azienda USL Ferrara diverse attività per contenere il fenomeno.

Ferrara, 28-10-2021. A seguito del recente focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità sottotipo H5N1 in un allevamento di tacchini da carne di Codigoro, sono state messe in atto dall’Azienda USL Ferrara diverse attività per contenere il fenomeno.

Considerata la localizzazione dell’allevamento in prossimità di aree umide frequentate da avifauna selvatica, l’ipotesi è che l’infezione sia stata introdotta da uccelli selvatici che sono portatori naturali del virus.

Immediatamente a seguito della conferma della presenza del virus giovedì 14 ottobre dal Centro nazionale di referenza dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, per evitare ogni possibile rischio di diffusione della malattia, il Sindaco, su istanza del Servizio Veterinario dell’Ausl di Ferrara in accordo con il competente Servizio della Regione, ha disposto il sequestro dell’allevamento e l’abbattimento dei circa 37.000 tacchini presenti che si è svolto secondo procedure eutanasiche validate, nell’arco di due giorni. Successivamente sono partite le operazioni di pulizia, lavaggio e disinfezione volte a eliminare la presenza del virus dall’allevamento al fine di poterne garantire, nei tempi tecnici stabiliti per legge, il ripopolamento e la ripresa dell’attività.

Nel contempo, il Servizio Veterinario dell’Azienda USL, secondo quanto disposto dal Ministero della Salute e dalla Regione, sta attuando un piano di sorveglianza straordinario mirato ad escludere che l’infezione sia entrata in altri allevamenti della provincia. Il piano, che prevede accertamenti clinici e diagnostici, tamponi tracheali e prelievi di sangue anche negli animali selvatici, sta dando riscontri favorevoli.

Fermo restando che non sussiste alcun pericolo per il consumo di carni avicole, tuttavia in Europa, l'epidemia di influenza aviaria del 2020-2021, con un totale di 3.777 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) e circa 22.900.000 di volatili colpiti in 31 Paesi, “sembra essere una delle più grandi epidemie di HPAI mai verificatesi in Europa", avverte il Ministero. Lo stesso Ministero, a fronte della situazione epidemiologica a livello nazionale con 4 focolai recenti causati da virus  ad alta patogenicità in regione Veneto, ha ribadito l’obbligo per chiunque detenga volatili di segnalare all’Azienda USL i casi sospetti di influenza aviaria riferibili a comparsa di sintomatologia clinica, gli aumenti della mortalità e le variazioni significative dei parametri produttivi, con particolare riferimento alla produzione di uova e al consumo giornaliero di mangime e/o di acqua. Altre misure sanitarie adottate riguardano la sospensione dell’utilizzo come richiami vivi dei volatili appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriformi e la sospensione del rilascio di selvaggina da penna per il ripopolamento.

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