Come affrontare il caldo torrido senza rischi
“Oggi si muore dal caldo”… non è solo la classica espressione che esprime l’insofferenza verso il clima caldo-umido delle estati ferraresi, purtroppo è anche una verità riconosciuta anche a livello internazionale.
L’effetto delle condizioni “estreme” del clima estivo sulla mortalità è un problema di sanità pubblica.
Questo l’identikit di chi è più a rischio: una persona molto anziana, affetta da una preesistente malattia, che vive da sola, in città e in zone con poco riparo all’ombra, in abitazioni surriscaldate e con scarsa ventilazione.
Gli anziani sono più facilmente vittime del caldo perché tendono a “bere troppo poco” -ovvero non bevono i due litri d’acqua al giorno che dovrebbero assumere, e possono sviluppare rapidamente disidratazione, subire un aggravamento delle patologie croniche (come quelle cardio-respiratorie) o essere vittime di un colpo di calore.
Su una popolazione complessiva di 346.563 abitanti nella provincia di Ferrara, circa il 27,90 % è anziano (la percentuale più alta fra le province della Regione), oltre la metà di questi -51.101- ha superato i 75 anni e rientra nella fascia ritenuta potenzialmente debole e detentrice di bisogni socio-sanitari.
Gli Interventi
Su tutto il territorio regionale è operativo, dal 13 maggio 2019 al 13 settembre 2019 un sistema di previsione del disagio bioclimatico, gestito da ARPAE Emilia-Romagna Servizio Idro-Meteo-Clima in grado di prevedere, con 72 ore di anticipo l’arrivo di ondate di calore. Il sistema è disponibile sul sito Web www.arpae.it/calore
PER TUTTI 10 BUONE REGOLE DA SEGUIRE
Una serie di semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione riducono notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore non solo sulle persone anziane.
1. Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata, evitando la fascia oraria 11-18, e ricordando di proteggere il capo con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole; inoltre proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
2. Indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per far assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute.
3. Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro. Schermare le finestre esposte al sole, chiuderle durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata.
Se si utilizza l’aria condizionata, regolare la temperatura tra i 24°C e i 26°C e provvedere alla loro manutenzione del dispositivo e alla pulizia regolare dei filtri.
4. Ridurre la temperatura corporea. Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca. In casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca.
5. Ridurre il livello di attività fisica. Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa o lavori pesanti.
6. Bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante), evitare alcolici e limitare l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura).
Porre particolare attenzione alla conservazione degli alimenti ed evitare di lasciarli all’aperto per più di 2 ore.
7. Se si esce in macchina, prima di salire su un’auto parcheggiata al sole, aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati.
Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.
8. Conservare correttamente i farmaci. Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta.
9. Adottare precauzioni particolari se si è a rischio. Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete etc.) e le persone che assumono farmaci, devono consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici); segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacologica; non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.
10. Sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio. Nei periodi prolungati di caldo intenso, prestare attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende, come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia etc. Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o di pericolo per la salute (es. i senza tetto in condizioni di grave bisogno
PER EMERGENZE CHIAMARE IL 118
Per informazioni
- · Numero Verde Unico del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033. Per informazioni sulle iniziative locali anticaldo e sui referenti i cittadini possono telefonare al (attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 18, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13), che può anche trasferire la telefonata, sempre senza oneri per chi chiama, all’Ufficio Relazioni con il pubblico di ciascuna Azienda Sanitaria.
- · Progetto E-Care. Per i Comuni del distretto Sud Est (Codigoro, Comacchio, Portomaggiore, Argenta, Ostellato, Lagosanto, Goro, Fiscaglia, Mesola). Attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17 e il sabato dalle 8.30 alle 13, il Numero Verde e-Care 800 072 110.
Il servizio fornisce informazioni meteorologiche per le ondate di calore, consigli e precauzioni da adottare per prevenire gli effetti provocati da elevate temperature. Inoltre per gli anziani segnalati dagli Enti Locali e ASP è previsto un monitoraggio telefonico periodico delle condizioni di salute e sociali che consentono, di attivare la rete presente sul territorio, qualora si presentassero situazioni di emergenza in occasione del monitoraggio. L’iniziativa è promossa e realizzata in collaborazione con Azienda USL di Ferrara, Enti Locali, ASP del Delta Ferrarese, ASP Manica – Eppi-Salvatori, Lepida S.c.p.A. , Associazioni di volontariato operanti sul territorio che hanno aderito al progetto.
- Progetto UFFA CHE AFA. Per il Comune di Ferrara è attivo dal lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18 e il sabato dalle 8.30 alle 13, il Numero Verde 800 072 110 Al servizio si possono rivolgere anziani e persone in difficoltà per avere informazioni e consigli o per ricevere assistenza e pronto intervento di tipo sociale. “Uffa che afa” è promosso dal Comune di Ferrara – Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona: nodo centrale della rete che coinvolge l’ASP - Centro Servizi alla Persona, l’Azienda USL di Ferrara, l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna, la Protezione Civile del Comune, la Società Lepida (in cui è confluito il servizio di teleassistenza e gestione del numero verde di Cup 2000). La Prefettura, la Questura, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa partecipano al progetto che vede coinvolte le Associazioni AUSER, ANTEAS, AVULSS, Nadiya, Ferrara Assistenza e ANCeSCAO, coordinate dalla Cooperativa Integrazione Lavoro per gli interventi operativi.
- Servizi Sociali Territoriali. Per i Comuni del distretto Ovest (Cento, Vigarano Mainarda, Terre del Reno e Poggiorenatico) le segnalazioni devono essere inoltrate ai Servizi Sociali Territoriali (GAFSA) 051.6843350; mentre per il Comune di Bondeno chiamare 0532899500.
- www.salute.gov.it il sito del Ministero della Salute ospita una pagina specifica sulle ondate di calore che contiene raccomandazioni generali utili a tutti, opuscoli informativi destinati a chi assiste le persone anziane, al personale delle strutture di assistenza, ai medici e una serie di FAQ e informazioni utili sui rischi delle ondate di calore e sulle misure da adottare.