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Vaccine Day: la prima a vaccinarsi a Ferrara è Noemi Melloni di Cento, medico Usca, futuro medico di medicina generale.

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pubblicato il 28/12/2020 10:25, ultima modifica 28/12/2020 13:24
“Credo fortemente nel lavoro delle USCA” ha dichiarato “lavorare in modo integrato con i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, la Continuità Assistenziale e la rete dei servizi ospedalieri e territoriali, consente la migliore assistenza a questa grave emergenza sanitaria”. Bonaccini-Donini: "Dopo tanta attesa, questo giorno è finalmente arrivato. Oggi iniziamo il percorso che ci deve portare fuori dalla pandemia. Continuiamo a rispettare tutte le regole di sicurezza, guardando con una maggiore fiducia ai prossimi mesi. Facciamolo tutti, insieme, come Emilia-Romagna e come Paese". Nelle prossime settimane la vaccinazione per circa 180 mila persone: chi lavora nella sanità e nelle strutture per anziani e disabili, compresi i degenti nelle Cra.
Vaccine Day: la prima a vaccinarsi a Ferrara è Noemi Melloni di Cento, medico Usca, futuro medico di medicina generale.

Foto di Gruppo del Team di Vaccinazione

Ferrara, 28-12-2020.  Il Vaccine Day dell'Emilia-Romagna è iniziato alle ore 14  con la vaccinazione contro il Covid-19, in simultanea da Piacenza a Rimini, passando per l'azienda ospedaliero-universitaria di Cona a Ferrara. Ecco chi sono i primi 11 vaccinati, uno in ogni provincia, più Ausl Imola e una Cra a Bologna. In giornata, sono stati in tutto 975 professionisti della sanità vaccinati: medici, infermieri e operatori

“Dopo tanta attesa, questo giorno è finalmente arrivato. Un giorno storico, nel quale davvero possiamo iniziare e vedere la luce in fondo al tunnel”, affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffale Donini.

Come prevede la macchina organizzativa messa a punto da Regione e Aziende sanitarie, ad essere vaccinati nel corso di questa prima giornata saranno circa mille donne e uomini da mesi in prima linea nella lotta al virus: 975 fra medici, infermieri e operatori delle strutture sanitarie e socioassistenziali, a partire da coloro che dovranno poi vaccinare i colleghi.

Questa fase della campagna, infatti, anche in Emilia-Romagna è riservata - come stabiliscono le disposizioni ministeriali - proprio a chi lavora nella sanità (92.600 addetti) e nelle strutture per anziani e disabili (84.600 persone), per un totale di circa 180mila professionisti che verranno vaccinati nelle prossime settimane. Compresi i degenti nelle Cra.

Alle 14, a ‘scoprire il braccio’ per la prima dose di vaccino (Pfizer-BioNtech), a cui ne seguirà una seconda a distanza di 18-23 giorni c’erano sei donne e cinque uomini, vaccinati nei punti individuati in ogni provincia dalle aziende sanitarie: Andrea Vercelli, medico dell’Unità Operativa Pronto Soccorso e Obi dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza; Maria Chiara Parisini, pediatria a Langhirano, in provincia di Parma; Alessandro Zerbini, responsabile della struttura semplice dipartimentale autoimmunità, allergologia e biotecnologie innovative Azienda Usl Reggio Emilia; Alda Reggiani, infermiera Azienda Usl Modena; Noemi Melloni, medico Usca Azienda Usl Ferrara; Camilla Benedetti, medico Usca Pianura ovest, Azienda Usl di Bologna; Stefano Pasquali, Direttore Unità Operativa Complessa (UOC) denominata Medicina B e responsabile del "Bed Management" del Dipartimento Medico-Oncologico Azienda Usl Imola; Giovanna Giubelli, infermiera Servizi territoriali del Dipartimento di Cure Primarie e Medicina di Comunità Azienda Usl Romagna, sede provinciale Ravenna; Emilia Biguzzi, assistente sanitaria, Azienda Usl Romagna, sede provinciale Forlì-Cesena; Carlo Biagetti, medico, responsabile del Programma per la gestione del rischio infettivo e del buon uso degli antibiotici dell'Ausl della Romagna, Azienda Usl Romagna, sede provinciale Rimini. Insieme a loro, sempre alle 14, Afro Salsi, geriatra, Coordinatore dell'Assistenza agli anziani dell’ASP Bologna, vaccinato alla CRA ‘Cardinal Giacomo Lercaro’ di Bologna. In tutta Italia, infatti, l’avvio della campagna vaccinale ha coinvolto una Casa di residenza per anziani in ogni regione. (In allegato, le schede di ciascun primo vaccinato in Emilia-Romagna).

“Dopo tanta attesa, finalmente questo giorno è arrivato- affermano il presidente Bonaccini, presente all’avvio delle vaccinazioni a Modena, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute,  Donini, presente a Bologna-. Un giorno a cui tutto il Paese, e non solo, guarda con speranza e fiducia, nella consapevolezza che ci aspetta un periodo ancora molto duro ma che si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Ed è giusto e doveroso partire dagli operatori sanitari e socio-sanitari, donne e uomini che da mesi, così come fanno tuttora, mettono la loro competenza e professionalità al servizio di ognuno di noi e dell’intera comunità. Con la collaborazione delle Aziende sanitarie - che ringraziamo assieme ai protagonisti di questa giornata, coloro che si sono fatti e si faranno vaccinare - abbiamo allestito una macchina organizzativa complessa, perché questa è sicuramente la più grande sfida che la nostra sanità si trova ad affrontare dal dopoguerra ad oggi. Oggi iniziamo il percorso che ci deve portare fuori dalla pandemia, nel quale continuare a rispettare tutte le regole di sicurezza, guardando con una maggiore fiducia ai prossimi mesi. Facciamolo tutti, insieme, come Emilia-Romagna e come Paese”.

Da Piacenza a Rimini, i luoghi del Vaccine Day

In Emilia-Romagna le singole Aziende hanno predisposto il luogo esatto, all’interno delle strutture sanitarie presenti sul territorio di competenza, dove oggi vengono somministrate le vaccinazioni. Piacenza ha scelto il Laboratorio analisi dell’ospedaleParma vaccinerà presso l’Ospedale Maggiore; Reggio Emilia nei locali dell’ex ospedale Spallanzani; a Modena la somministrazione avverrà presso l’aera di riabilitazione dell’ospedale di Baggiovara.

Bologna le vaccinazioni verranno somministrate presso l’Autostazione e alla Casa di Residenza Cardinal Giacomo Lercaro mentre a Imola il Vaccine Day si svolgerà nel Medical Centre dell’Autodromo, inaugurato a fine ottobre scorso; a Ferrara il luogo identificato è l’Ospedale Sant’Anna di Cona mentre per la Romagna i centri individuati sono il Pala De Andrè a Ravenna, il Quartiere Fieristico di Rimini e Cesena Fiera.

Non esiste un team tipo di vaccinatori oggi in servizio, come ci sarà invece nella campagna vaccinale vera e propria, ma tutte le Aziende hanno precedentemente individuato, inviando i nominativi al ministero della Salute, i medici e gli infermieri che stanno vaccinando. /EC

In allegato:
la scheda con i nomi e le mansioni dei primi operatori sanitari vaccinati oggi, per Azienda. Con le loro personali riflessioni legate a questo momento
foto del presidente Stefano Bonaccini con la prima vaccinata, a Modena

Le foto durante le prime vaccinazioni, al link: https://www.regione.emilia-romagna.it/agenzia-di-informazione-e-comunicazione/stampa/2020/vaccine-day

  • NOEMI MELLONI si presenta:

Nata a Cento il 27/01/1993, dove risiedo. Qui ho frequentato le scuole dell’obbligo e il liceo scientifico tecnologico.

Mi sono iscritta alla facoltà di Medicina e Chirurgia a Bologna nel 2013 dove ho conseguito la laurea nel luglio 2019 con una tesi inerente i disturbi dislipidemici. Mi sono abilitata all’esercizio della professione medica nel marzo 2020.

Fin dai primi anni di studio ho svolto funzione di assistenza durante le visite medico sportive agonistiche affiancando mio padre, medico di medicina generale e medico dello sport. Nel luglio di quest’anno sono stata assunta da AUSL Ferrara come medico USCA, funzione che svolgo tutt’ora.

Sono iscritta da settembre 2020 al corso di formazione specifica in medicina generale sempre a Ferrara.

Nel mio tempo libero pratico nuoto e suono il piano, strumento che studio da oltre 10 anni.

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Nel corso della mia esperienza come medico USCA ho potuto imparare la gestione dei pazienti sospetti covid e accertati, maturando maggiori competenze e consapevolezze inerenti questa patologia. La malattia da virus Sars-Cov 2 è complessa, presenta quadri clinici diversi, spesso conseguenti uno all’altro senza la possibilità di prevedere l’aggravarsi della condizione. Per questo gestire i pazienti non è sempre facile.

Proprio per questo motivo, ho acconsentito alla vaccinazione in una giornata importante come il 27 dicembre. Sottoporsi a questo vaccino come operatore sanitario è importante per i nostri pazienti e per i nostri colleghi, al fine di poter lavorare in maggiore sicurezza e poter offrire un servizio migliore possibile. Il lavoro dell’operatore sanitario è un lavoro di equipe, dove tutte le figure sanitarie sono fondamentali per la cura dei pazienti.

Come giovane medico, ritengo importante propormi in prima linea per l’esecuzione del vaccino, anche come esempio per i miei coetanei e per i più giovani. Sempre ricordando che i dispositivi di protezione individuale e la corretta igiene delle mani sono fondamentali.

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